Dalla prossima stagione i tifosi di Roma e Lazio troveranno delle telecamere con un sistema di rilevamento biometrico ai tornelli d’ingresso dello stadio Olimpico. La notizia ha scatenato la protesta di molti, soprattutto tra chi ha comprato un abbonamento mesi senza essere a conoscenza della novità. Lorenzo Contucci, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Incontro Olympia, ha commentato questo provvedimento:

“Daspo, biglietto nominativo, tessera del tifoso, tornelli, barriere, ora lo scanner per i rilevamenti biologici peraltro già attivo da un anno senza che nessuno lo sapesse: l’Olimpico non è più uno stadio di calcio ma un lager, un bunker oramai inaccessibile per i tifosi. Quest’ultima novità che prevede un software pronto ad analizzare la foto che viene scattata all’ingresso di ogni singolo tifoso per compararla con i suoi dati personali ne è la testimonianza. Il garante della privacy ha già dato l’ok, chi vuole andare allo stadio deve sapere che l’impianto sportivo di Roma è diventato un laboratorio sociale in nome del tema della sicurezza nazionale. Si parla di stadi nuovi per Roma e Lazio, dimenticando che quello attuale è sempre più lontano dalla logica del calcio. Il derby romano con appena 20.000 spettatori parla da solo, non ha bisogno di ulteriori parole…”



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