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Coric: “Sono felice di essere alla Roma. Io il nuovo Modric? Devo farne di strada…”
NOTIZIE AS ROMA RITIRO CORIC – Ante Coric, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista al canale tematico giallorosso parlando delle sue prospettive con la squadra di Eusebio Di Francesco.
Le prime sensazioni? Come ti trovi?
Sta andando tutto bene, sono felicissimo di essere arrivato in un grande club. Non vedevo l’ora di iniziare.
Le tue qualità tecniche? Il tuo ruolo?
Vorrò dimostrarle sul campo. La mia posizione? Sono un centrocampista offensivo, quando giochiamo a tre gioco mezzala sinistra o centrale ma con una professione offensiva.
Ogni volta che si parla di te si parla di nuovo Modric, ma io torno indietro nel tempo con Boban e Prosinecki. Pensi di assomigliare anche a loro?
Anche in Croazia mi paragonano spesso a loro. Sono giocatori straordinari, faccio fatica a paragonarmi a loro. Mi viene la pelle d’oca. Mi piacerebbe avvicinarci a loro, Modric in particolare, ma devo fare ancora tanta strada.
Si sente anche Kovacic, ma noi abbiamo Coric, conosciamo lui!
Sono qui a vostra disposizione per rispondere alle vostre domande.
Oggi è una giornata importante per la Croazia. Hai chiesto un permesso speciale per vedere la partita e saltare la cena?
Non vedo l’ora che inizi la partita stasera, vivo con ansia questa attesa. Speriamo che la Croazia possa fare un grande risultato, in ogni caso ha eguagliato il risultato del 1998. Non ho dovuto chiedere permessi speciali, è stato allestito un maxischermo dove ceniamo.
Arriva qua con grande esperienza, non è facile definirti giovani a livello calcistico.
Sì è vero, calcisticamente non sono così giovane. Centocinquanta partite sono tante, ora voglio raggiungerne 300. È stato un piacere iniziare così giovane. Voglio ringraziare la Dinamo Zagabria.
Perché la scelta di andare in Austria da bambino?
È stata una palestra abbastanza dura, avevo soltanto 11 anni quando mi sono trasferiti. In Austria ho dovuto imparare il tedesco, l’ho fatto in 4 mesi. È stata una palestra dura, ma la scelta migliore per la mia crescita. Lì la disciplina è al primo posto. Probabilmente avevo una testa da calciatore a 12 anni, se non a 6.
Sei nato in una famiglia legata al calcio.
Vengo da una famiglia di calciatori di grande talento. Probabilmente quello più talentuoso è mio fratello maggiore, poi c’è l’altro mio fratello, ha giocato per alcuni mesi nella massima serie della Bosnia. Anche mio padre era un ottimo calciatore.
C’è un calciatore con cui stai legando di più? Chi ti sta spiegando la Roma?
In queste prime settimane ho condiviso la stanza con William Bianda, chiacchieriamo molto tra di noi. Abbiamo fatto una passeggiata in centro. In campo Daniele De Rossi. È una straordinaria persona, colgo l’occasione per ringraziarlo. Non manca mai di darmi attenzioni chiedendomi se sto bene o se o qualche dolore. Sono giovane e non credo di potermi permettermi di fermarmi o lamentarmi.
Perché hai scelto la Roma?
Ho già avuto modo di dire che è un grandissimo club, non ho esitato un istante. È un salto in avanti per la mia carriera.
Ci sono tanti giocatori croati di grandissimo talento. È una nazione che sforna tantissimi talenti.
Sì, siamo 4 milioni di abitanti e stasera giochiamo una semifinale mondiale. Siamo tanti giocatori di talento, siamo benedetti dall’alto in questo senso.
Hai un traguardo per questa stagione? Saresti contento se…?
Se sarò parte della squadra, lo sarò ancora di più se avrò minuti per dimostrare i miei valori in campo. Già far parte di questa squadra è un grande obiettivo.
Seguivi il campionato italiano? Hai visto cosa ha fatto la Roma in Champions?
Sì, seguivo la Serie A e la Roma in particolare. Ho visto la partita della Roma col Barcellona e solo riparlarne mi viene la pelle d’oca. Mi dava sensazioni davvero incredibile.
Un saluto ai tifosi della Roma.
Ciao tifosi della Roma! Forza Roma!
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