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Coronavirus, Pallotta nel team di miliardari che studia la cura
Il presidente della Roma James Pallotta fa parte di un team di scienziati e miliardari che negli Stati Uniti sta studiando e finanziando un progetto per trovare la cura anti-coronavirus. Il Wall Street Journal racconta di un gruppo che lavora in segreto cercando la risposta alla pandemia per poi presentare il progetto alla Casa Bianca.
Il team di ricerca è guidato dal medico Tom Cahill, che a Pallotta è stato presentato dal figlio. E da lì è iniziata una collaborazione per la Raptor Group, che tra i suoi business di investimento ha anche quello dell’assistenza sanitaria. Il team comprende biologi, chimici, un immunobiologo, un neurobiologo, un cronobiologo, un oncologo, un gastroenterologo, un epidemiologo e uno scienziato nucleare. Tra gli scienziati al centro del progetto anche Michael Rosbash, vincitore del Premio Nobel per il 2017, che ha dichiarato: “Non c’è dubbio che io sia il meno qualificato del gruppo”. Il Wall Street Journal paragona l’iniziativa segreta che paragona addirittura al Manhattan Project, che durante la Seconda guerra mondiale portò allo sviluppo della bomba atomica. La task force, che ha analizzato per settimane le principali pubblicazioni scientifiche sulle patologie virali, punta sulla sperimentazione di farmaci già esistenti ma non sull’idrossiclorochina, il medicinale del quale Donald Trump ha parlato per settimane: per loro, invece, è inefficace. Secondo l’équipe la risposta potrebbe essere la somministrazione di dosi molto maggiori di farmaci usati contro l’ebola.
Il programma è sostenuto dal miliardario della tecnologia Peter Thiel, dal finanziere Michael Milken, dal proprietario dei Boston Celtics Steve Pagliuca, dal capo della NBA Adam Silver, oltre che da James Pallotta e altri miliardari.
(Wall Street Journal)
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