Chiude col botto la seconda stagione de L’Intervista, in onda alle 23.30 su Canale 5 il giovedì sera. Nel suo talk, Maurizio Costanzo ha ospitato il capitano della Roma Francesco Totti, che si è raccontato partendo dagli inizi della sua carriera ripercorrendone le tappe, insieme al futuro professionale e privato. Il conduttore si è scagliato però in particolare contro il tecnico della Roma:
“Io me la prendo con Spalletti se Totti non gioca. Si deve fare un esame di coscienza o si prenda una vacanza. Essendo io romanista da una vita, penso che far entrare Totti negli ultimi 5 minuti è una stronzata. Cinque minuti è come un contentino. Spalletti, non si danno i contentini a Totti! Si incazzerà con me, ma gliene dirò altre. Totti non è un calciatore, un campione da contentino. Spalletti, il contentino se lo prenda lei e ci si faccia una passeggiata! Io mi incazzo con lui, una volta non era così. Mi chiamò una volta, mi occupavo de Il Romanista. Ora non mi piace, è anche una questione di insensibilità pensando ai tifosi, la Curva, cos’è Totti per i tifosi”.
A Totti: “Io mi sono intenerito quando ti sei commosso in tribuna, l’ho considerata una grande ingiustizia. Lo sport ha dei campioni come lo storia ha degli eroi. Vorrei insegnare il rispetto per i campioni come è giusto avere rispetto per gli eroi. Totti ha fatto sognare generazioni di calciatori, merita rispetto ed attenzione più di chi ha avuto un fuoco di paglia o un momento d’oro. La mia polemica è nella disattenzione verso chi ha fatto sognare, gioire generazioni e ha dato alla Roma una bandiera. Come dice Berlusconi le bandiere non si toccano. La mia personale polemica è per chi non si rende conto che mandare Totti in tribuna vuol dire provocare un’inutile e ingiustificata umiliazione che mi porta a reazioni furibonde che non dico perché altrimenti passerei la vita in tribunale. Quando Ilary ha definito Spalletti ‘un piccolo uomo’ ha fatto una cosa bella nello schierarsi dalla tua parte. Se Spalletti conoscesse l’ambiente allora non si comporterebbe così con te”.
Costanzo prosegue: “Io non ho antipatie per Pallotta. E’ diverso da Spalletti. Lui ha naso per gli affari, è attento, non credo che perda Totti così facilmente. Gli do un consiglio, perda Spalletti invece che Totti! A me non importa niente della partita. Io pensavo a Totti che soffriva e si immalinconiva messo da parte, mi sono immedesimato e mi sono incazzato. Vorrei che Pallotta si appuntasse la frase di Spalletti che se non firma Totti lui non è più l’allenatore della Roma. Magari potrebbe pensare a Capello, volendo… Se lei vuole incontriamoci, ne parliamo! Spallè, pensa se Totti va in Cina! Ti fa gli occhi a mandorla…”
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