ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – Credo in Mourinho. Amen. Deve essere il dogma del tifoso della Roma da qui sino alla fine della stagione. Come in chiesa, quando si recita il Padre Nostro o l’Ave Maria, o ancor meglio il Credo. C’è chi gode delle sconfitte della Roma: le urla dei residui pallottiani ai tre gol dell’Inter si sono sentite in tutta la Capitale. E’ un male da estirpare. Come fare a sotterrarlo definitivamente? Vincendo.
Ora anche i Friedkin sono finiti nel tritacarne di alcuni tifosi. Dicono: “Perchè avete criticato Pallotta e ora non possiamo criticare i Friedkin?”. Voi potete fare quello che volete, ma state in torto, sappiatelo. Il motivo? Semplice: Friedkin ha ereditato dalla precedente gestione 400 milioni di euro di debiti e una rosa distrutta dai vari Monchi e Petrachi. Non si ristruttura un debito in uno schiocco di dita, ma ci vuole tempo.
Con questo non stiamo esentando i Friedkin dalle loro responsabilità per il momento negativo della Roma: tutti, anche Mourinho, hanno le proprie responsabilità, così come Tiago Pinto. Ma non per questo dobbiamo buttare tutto al macero come vorrebbero i pallottiani della prima ora.
Mourinho secondo voi è bollito? Secondo me no. Sta cercando soluzioni, le sta provando tutte per risollevare la Roma. Ma tra problemi di Covid, infortuni, squalifiche e arbitraggi scelerati, è il massimo che può fare in questo momento. Bisogna avere pazienza e cercare di pensare partita dopo partita. La Roma può ancora arrivare al quarto posto e chi recita il de profundis della Roma, sbaglia. Lo fa per interesse o perchè di calcio ne capisce poco.
E’ giusto essere delusi. E’ giusto criticare con obiettività il criticabile. E’ profondamente ingiusto e scorretto, per non dire altro, criticare a priori e invocare Fonseca e Pallotta. Questa città deve essere scevra da ogni condizionamento: spegnete le radio, le televisioni, non leggete i giornali e starete meglio. Cercate di pensare con il vostro cervello e non con quello altrui. Dobbiamo essere uniti e compatti per risollevare la Roma. Noi, accanto a Mourinho e alla proprietà. Credo in Mourinho. Deve essere la nostra parola d’ordine. Solo lui ci può salvare.
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