La Curva Sud prende posizione in vista di Roma-Lione. I rappresentanti del settore più caldo della tifoseria giallorossa hanno emesso un lungo comunicato in cui confermano la loro assenza per la gara di Europa League con il Lione di giovedì prossimo, rispondendo così all’appello lanciato dal tecnico Luciano Spalletti nella conferenza stampa di sabato scorso.

Questo il testo del comunicato:

“A Roma ci sono le barriere, le multe per cambio posto, scanner biometrico, triplo filtraggio, ispezione delle scarpe, divieto di lanciare cori dalla balaustra, sequestrano le sciarpe “offensive”, non si possono fare cori tradizionali, niente fumogeni, torce e controlli perfino ai bambini. Diffide per motivi ridicoli, che però sono molto pesanti anche sul piano lavorativo della propria vita quotidiana. E tanto altro. Lo Stadio Olimpico di Roma non è un luogo adatto per la nostra enorme passione. Se finalmente vi siete resi conto che la Sud è indispensabile, siete ancora in tempo per battere i pugni sul tavolo contro prefetto e questore (e NON contro i ragazzi della Sud!) per farla tornare a tifare liberamente. Ma sul serio, perchè siamo stufi delle solite frasette che non portano al cambiamento decisivo, continuamente posticipato”.

“Chi vorrà andare a Roma-Lione vada, nessuno vi ha mai bloccato. Non ci saremo per i soliti motivi, fino ad un cambiamento concreto. Compratevi il biglietto e occupate indegnamente la Sud se volete, fatevi i selfie e vedetevi la partita, ma non giudicate chi sta portando avanti con dolore nel cuore questa battaglia di dignità e libertà di tifo. Nessuno vi ha mai impedito di tifare, è solo che alla maggior parte di voi piace vedersi la partita e lamentarsi che nessuno tifa al posto vostro”.

“Quelli che “si sono messi di traverso” sono presenti ad ogni trasferta in Italia e in Europa ed hanno tutti 5/10/25 anni alle spalle di Curva Sud. Siamo tutte menti aperte e pensanti e andiamo fieri del nostro dissenso e di non esserci piegati al loro modello di Tifo. Una battaglia dura, ma che avremmo perso in partenza se avessimo accettato anche le ultime forti repressioni del Tifo. Assenti oggi per tornare grandi e avvelenati domani. Mr. Spalletti, noi nel complesso la stimiamo sia come allenatore sia per come tiene testa ai giornalisti, vogliamo sperare abbia detto un’idiozia in buona fede perchè non capisce certe dinamiche. Chiediamo totale rispetto per un dissenso civile e comunque uno sforzo per capire”.

“Ora tutti concentrati su giovedì, tutte le altre questioni contano poco. Col cuore ci siamo e fisicamente speriamo di esserci in un altro settore ospiti ai quarti di finale. Facciamo notare che non solo il cuore del tifo è assente, ma che ci saranno solo 25000 spettatori giovedì. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Ad esempio sul caro biglietti, ma non solo. E mettetevi in testa che il tifoso non è colpevole di tutto ciò, ma ne è vittima. Non vediamo l’ora di riabbracciare la Roma e la Sud all’Olimpico. Iniziate (come minimo) a togliere totalmente multe e barriere e la Sud torneràa tifare. La nostra presenza non è legata all’importanza del match, noi siamo OVUNQUE se LIBERI DI TIFARE. AVANTI CURVA SUD, FINO ALLA VITTORIA!”.



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