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Campionato

De Rossi: “La squadra sta bene, ma devo valutare la condizione dei giocatori dopo 120 minuti. Le squadre di Juric difficili da affrontare”

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AS ROMA NEWS TORINO DE ROSSI – Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Torino in campionato. Queste le sue dichiarazioni:

Una partita durissima sotto al profilo fisico e nervoso, come sta la squadra, qualcuno oltre a Llorente non è risulto a recuperare? Come sarà gestito il turnover? 
“La squadra sta bene nel suo spogliatoio, come succede quando vinci una partita con così tanto pathos. Qualche cosa la pagheremo e dovremo cercare di non pagarla. Ieri abbiamo fatto poco e niente, oggi nel pomeriggio vedremo come stanno tutti quanti in allenamento”.

Pensando al Torino, è una squadra che aggredisce la costruzione avversaria, come se l’aspetta?
“Sono squadre difficili da inquadrare, hanno un’identità precisa. Juric è stato uno dei primi che sono andato a curiosare, quando era a Verona. Lo ritengo un allenatore forte e penso che il Torino sia una delle più difficili da affrontare dopo 120 minuti. hanno un rendimento offensivo quasi da Champions League, sarà una bella sfida. Ho un bellissimo rapporto con il suo vice”. 

Teme questo doppio effetto collaterale dopo questa lunga partita con il Feyenoord? Da una parte c’è anche un po di sbornia post vittoria, l’anno scorso dopo ogni passaggio del turno in campionato la Roma non ha mai vinto, come si risolve questa doppia problematica se c’è? 
“Sarà una partita tosta, ma non parlarmi di Sbornia perché se entriamo con la testa sbagliata vorrà dire che io avrò fatto tutto male, a Frosinone ho detto che era un errore delle mie scelte, due volte di seguito no. Voglio vedere una squadra che entra per vincere la partita. Ogni partita è la partita della vita, dobbiamo correre. posso capire se avessimo vinto la Coppa, ma abbiamo passato i sedicesimi di finali , possiamo festeggiare e godercela per 1 ora, o massimo 12. Sicuramente qualcuno v scambiato, non mi piace cambiare 10 giocatori, ma c’è stata una variante importante, mezz’ora di gioco in più. Oggi è uno di quei giorni in cui voglio vedere come stanno i ragazzi, ho parlato con tutti, devo capire se sono in grado di fare una partita dispendiossissima come tutte le volte che si affronta Ivan Juric”.

Parlavi di atteggiamento. Vedo un atteggiamento diverso tra primo e secondo tempo. Con Verona, Cagliari, Inter, Feyenoord: c’è un diverso atteggiamento e diversa gamba, è un fattore di testa o fisico? Hai cambiato qualcosa dal punto di vista fisico, prima la Roma sembrava un diesel e ora invece l’opposto, parte forte e perde qualcosa. 
“Abbiamo fatto sette partite, ne hai citate tre. A Cagliari abbiamo fatto un ottimo secondo tempo, a Frosinone meglio il secondo che il primo. A Salerno forse meglio il secondo, a Rotterdam abbiamo sofferto gli ultimi dieci minuti, questa domanda può essere letta in un’altra maniera: avete giocato bene nel primo tempo, che hai cambiato nella preparazione e nel riscaldamento per partire così forte? Penso che nel calcio ci siano avversari forti come il Feyenoord, non leggo molti i giornali, ma non so se avete analizzato la squadra, il valore dei loro giocatori e le future destinazioni di questi giocatori. Non puoi fare 90 minuti come hai fatto il primo tempo contro l’Inter, ci sono squadre che decidono di giocare ad un certo punto. L’obiettivo mio è di fare tutti i novanta minuti come abbiamo fatto il primo tempo con l’Inter e con il Feyenoord. Ci vuole tempo, ma non sono preoccupato della metodologia di lavoro. Abbiamo i numeri, il numero di accelerazioni, di distanza, c’è poco da essere preoccupati secondo me”. 

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Volevo chiederti le condizioni di Smalling e fare un passo indietro per chiederti del sorteggio della Coppa, contro un allenatore che conosci abbastanza bene. 
“Smalling sta bene, sappiamo che non può fare novanta minuti. Cerchiamo di capire se è meglio farlo partire dalla panchina o titolare. lo vedo più sciolto, è una valutazione nelle prossime ore. Per il sorteggio mi hanno chiesto chi non vuoi e avevo detto il Brighton. Partita difficile da preparare, contro una squadra aperta e forte, fa male a tante squadre nel campionato più difficile del mondo. Un allenatore che con me è sempre stato un libro aperto, mi ha messo a disposizione i suoi dati, gli allenamenti, le conoscenze, mi ha inviato un messaggio di conforto quando sono stato esonerato. in più c’è questa cosa che le nostre figlie si sono incontrate a Londra e sono diventate grandissime amiche, si beccano nei Roma club di Londra per vedere le partite della Roma. Non penso che la figlia di De Zerbi sarà li con la sciarpa della Roma, ma la vedranno insieme. Penso che De Zerbi sia un genio, può piacere più o meno, ma sicuramente ha portato qualcosa di nuovo, lo ritengo uno di quei pochi allenatori che hanno portato qualcosa e che gli altri cercano di imitare”. 

Ha parlato di stress mentale e fisico, ha parlato di Lukaku dopo il rigore e l’occasione avuta al 120′? Lukaku e Azmonun sono uno una soluzione possibile? Lukaku e Abraham? 
“Il giorno che sono arrivato qui e ho visto Lukaku e Abraham vicini ho pensato di volerli far giocare insieme. Non sappiamo come starà Abrhaam, non penso che inizialmente starà al 100%, è un’idea che può piacermi ma non è la certezza di quando rientrerà Tammy. idem ora che abbiamo solo Azmoun come riserva, altrimenti avrei tenuto il Gallo, ma l’idea mia è quella di giocare con una punta. Lukaku era il primo che correva dietro a Mile, il rigore sbagliato non l’abbiamo neanche toccato, i rigori si sbagliano. Abbiamo analizzato che al 120′ è partito, ha dribblato l’avversario e aveva fatto gol, il portiere ha fatto un miracolo. Ci saranno i momenti che ha sempre vissuto in cui tocca la palla e fa gol, ci porterà in trionfo, è molto tranquillo e sereno. Abbiamo passato il turno contro il Feyenoord perché all’andata ha segnato lui pareggiando”. 

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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