AS ROMA NEWS BRIGHTON DE ROSSI – Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Brighton. Queste le sue dichiarazioni:
La parola gestione è una parolaccia o fa parte di un percorso di crescita?
“Penso che la gestione per un allenatore e un giocatore sia il pane: gestire i momenti, i risultati, il proprio corpo e tutto. Sbagliamo se diamo un’accezione speculativa al termine, non vuol dire che abbiamo segnato 4 gol, chiudersi in area e sperare che non segnino 4 gol. Gestire significa riconoscere le fasi della partita e le condizioni psico-fisiche dell’avversario e le proprie. Se c’è una partita in cui abbiamo gestito le forze è stata l’andata, loro nel secondo tempo hanno avuto il pallino in mano e siamo stati bravi a stare coperti e partire in contropiede. È una qualità, viene dopo un percorso di crescita e conoscenza insieme”.
Le condizioni di Lukaku e Dybala? L’eventuale assenza dei due può dare un messaggio alla squadra che siamo quasi alla fine dell’opera?
“Sarebbe un messaggio sbagliatissimo, siamo a metà squadra. Paulo sta bene ed è qui con noi. Lukaku ha un problema all’anca, se lo porta dietro da mesi e forse anni, quando rispunta fuori deve gestirlo con un po’ di riposo. Non so quanto riposo, ma negli ultimi 2 giorni mi ha detto che non riusciva a venire. Iniziare a cambiare il concetto che senza loro due non si può giocare a pallone, e forse sta già cambiando, ci sono giocatori forti in questa rosa e sono sicuro che possiamo giocare senza di loro, anche senza Paulo ma devo ancora decidere. Sono tranquillo con i giocatori a disposizione oggi”.
Sei stato in campo in partite di clamorose rimonte ma anche clamorose sconfitte. Che lezione si può trarre?
“Tutti in ogni partita rischiano di prendere troppi gol da quelli che si immaginavano. Non bisogna andare troppo lontane per spaventarci, ma basta l’andata. Primo tempo eccezionale, poi hanno colpito anche un palo: un gol dopo 6′ potrebbe cambiare la partita, bisogna stare attenti. Se prendi gol non è un dramma, ma bisogna essere consapevoli che all’andata hanno avuto 4-5-6 occasioni da gol. Noi stiamo segnando parecchio. Dobbiamo pensare che se dovessimo uno o due gol, subirne 6 sarebbe tanta roba per il Brighton. Dobbiamo essere pronti, i numeri dicono che segniamo. Basta preparare una partita così, forse il risultato ti ronza in testa. Sono stato calciatore, un minimo di rilassatezza può esserci ma anche la loro ansia nel guardare il cronometro che scorre”.
Nelle sue migliori previsioni immaginava questo percorso? Da cosa è dipeso?
“Penso che fisiologicamente le grandi squadre come la Roma hanno momenti di calo e si ritirano su, a prescindere dall’allenatore perché fisicamente hanno giocatori più forti di quelli che affrontano. Sono contento del percorso che stiamo facendo insieme, nei miei migliori auspici c’era questo tipo di partenza non solo come risultati ma anche per il feeling umano e calcistico che si è creato. Mi sembra che loro credano in maniera forte a quello che cerco di trasmettere. Partita dopo partita vedo cose che mi piacciono di più, poi chiaramente ci sono gli avversari e gli intoppi. Con un grande risultato domani e domenica, sarebbe forse la migliore della partenza che potessi sognare.
Quando il Brighton vince lo fa anche con punteggi larghi. Nella fase difensiva cosa dovete migliorare? Che squadra ti aspetti?
“Non lo so, hanno tanti giocatori davanti con caratteristiche alcune simili ma anche diverse. Mi aspetto che De Zerbi ci stupisca dal punto di vista delle scelte, come ha sempre fatto. Bisogna anche dire che hanno perso 2-3 giocatori importanti per loro, la squadra che ho visto a Roma è competitiva e può far gol a tante squadre. Ci prepariamo e giocheremo per segnare. Non so quanto cambieranno. Roberto è geniale e sorprendente, ma non mi aspetto che cambi modulo e atteggiamento: prepara le partite sempre per attaccare. Anche a Roma è venuta per fare gol, quando ha questa mentalità, questo allenatore e questo giocatori puoi segnare ma anche prendere gol. Noi siamo stati più bravi a concretizzarle all’andata. Dobbiamo giocare pensando a fare gol, non solo a non prenderle e se lo facciamo rischiamo di abbassarci e non uscire mai”.
Tra le varie valutazioni peseranno anche i diffidati? O vanno in campo sempre i migliori?
“No, vanno in campo i migliori. Faccio tante valutazioni ma non sui diffidati. Non dirò ai giocatori diffidati di stare attenti e non prendere giallo, sarebbe iniziare col piede sbagliato. È chiaro che non devono prendere gialli evitabili, ma se parti pensando di non prendere giallo, prendi il rosso”.
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