Daniele De Rossi

NOTIZIE AS ROMA DE ROSSI – Daniele De Rossi, capitano della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni subito dopo la sconfitta dei giallorossi contro il Bologna per 2-0.

DE ROSSI A MEDIASET

Cosa manca alla Roma?
Analizzeremo insieme a lui cosa manca. Ci stiamo provando. Dal punto di vista degli uomini, a livello umano siamo giù. E’ dura reagire, speravamo di partire in un altro modo. Dobbiamo ritrovare prestazioni accettabili.

Dopo il 2-0 vi siete arresi?
Non ci siamo arresi, dobbiamo analizzare per capire cosa sta andando storto. Quando vai sul 2-0 non è facile, hanno fatto una partita eccezionale. Abbiamo perso spinta.

Credete ancora in Di Francesco?
Non è il momento di scaricare l’allenatore, siamo uniti. Lo scorso anno abbiamo passato un momento analogo e ne siamo usciti fuori. Siamo fiduciosi, dobbiamo esserlo.


DE ROSSI A SKY SPORT

Un saluto per Giorgio Rossi.
Andremo domani al funerale. È stato molto importante per tutta la Roma e me in particolare, mi ha accudito come un nonno quando ero un ragazzino. Spero che adesso stia meglio.

Riusciamo a dare un senso a questo momento?
Un senso illogico di quando le cose vanno molto male e sembrano impossibile da invertire. C’è anche il senso dell’esperienza mia, di momenti così ne abbiamo avuti e ne siamo usciti. C’è l’obbligo morale di fare meglio di così.

Si ferma la comunicazione con l’allenatore, è meglio voltare pagina?
È lo stesso allenatore che ci ha portato in semifinale di Champions, continuiamo a comunicare, non capisco perché dovrebbe essere preso solo lui come colpevole. Per battere Chievo e Bologna non c’è bisogno di Guardiola in panchina, abbiamo le nostre responsabilità. Starà sbagliando anche lui come noi calciatori, non è il momento per dare la colpa all’allenatore.


DE ROSSI A ROMA TV

Giorgio Rossi magari avrebbe voluto vedere la Roma vincere.
Non buttiamola su Giorgio perché non c’entra niente. In questi momenti lui ci sosteneva come nessun altro, se proprio vogliamo entrare nel merito era una figura importantissima per noi in tutti i momenti. Di sicuro non ce lo siamo fatti noi il regalo, abbiamo fatto una partita che non pensavano di fare. Eravamo abbastanza carichi, il primo gol forse ci ha tagliato le gambe.

Questa carica non è emersa sul campo. Perché non ci siamo riusciti?
Siamo a settembre. Per forza di cose dobbiamo analizzare questi errori, mancano troppe partite e non possiamo tirare i remi in barca. La stagione è tutta nelle nostre mani, ma non dobbiamo stare sereni perché qualcosa che non va c’è. Dobbiamo cercare le motivazioni tra di noi, a Trigoria nel quotidiano, analizzando nei video e guardandoci negli occhi.

Tutti questi cambi di formazione sono basati sulla mancanza di feeling e organizzazione tra di voi?
Forse sì. Ma l’allenatore che deve fare? Se le cose non vanno cambia. A me piacerebbe farlo questo lavoro e mi rendo conto che è molto difficile. La prima cosa che si fa è cambiare qualcosa, incaponirsi con la stessa formazione non è intelligente. Non possiamo ridurre tutto a questo, ma dobbiamo uscirne fuori.

Le responsabilità?
Dobbiamo prendercele noi giocatori. Sono stati cambiato moduli ma siamo sempre noi, non ci sottraiamo di un centimetro alle nostre responsabilità. Lui continuerà a fare il suo lavoro, modificare e vedere le cose. Sarebbe assurdo non cambiare, qualcosa che non va c’è.

Anche voi esperti farete qualcosa per tirare su il morale ai ragazzi?
Ne facciamo di tutti colori ma non sta funzionando. Si parla, responsabilizziamo e ci auto-responsabilizziamo. Noi anziani non siamo meno colpevoli degli altri, magari cerchiamo ogni tanto di buttarla sul leggero per riprendere armonia ma ora non sta funzionando niente. Ogni cosa sembra un tuffo nel vuoto, sembra inutile. Ma sono sicuro che ne usciremo, ora abbiamo due partite che non possiamo sbagliare.


DE ROSSI IN ZONA MISTA

Sembra che vi siate dimenticati completamente la scorsa stagione.
Non lo so, non condivido il fatto che abbiamo dimenticato quanto fatto lo scorso anno. Sarei già un grande allenatore se sapessi dare le motivazioni. Facciamo le stesse cose che facevamo l’anno scorso in allenamento, come preparazione, non abbiamo stravolto niente. Qualcosa però è peggiroato, soprattutto il gioco e i risultati con lui.

I tifosi.
Applaudiamo lo sforzo di venire in 2000 dopo che altri 2000 sono venuti a Madrid. In un momento negativo hanno dimostrato la loro presenza e non possiamo che ringraziarli, ci andiamo a prendere qualche insulto come è normale che succeda in questi casi. Puntualmente ne siamo sempre usciti, dal punto vista umano il gruppo sta soffrendo molto. Già da mercoledì vogliamo invertire la rotta.

Avete fiducia in mister Di Francesco?
Sì abbiamo fiducia. La dimostrazione più lampante è che l’anno scorso intorno a gennaio, dove ero infortunato, abbiamo perso tante partite e sembrava che fosse una stagione da buttare. Poi ci siamo ritirati su, qualche serata memorabile e un terzo posto che rappresenta il nostro obiettivo, entrare nelle prime 4. Dobbiamo pensare che possiamo farlo anche quest’anno.

Fazio, Manolas e Cristante sono lontani parenti degli scorsi anni. Calo fisico o psicologico?
Non mi sembra di vedere dei fulmini di guerra, me per primo. Quando le cose vanno così male, 5 punti in 5 partite, diventa riduttivo parlare di un giocatore. Sarebbe giusto se avessero fatto dei danni incalcolabili ma parliamo di un difetto, un vizio di forma in una squadra che non riesce ad esprimersi come l’anno scorso.



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