Daniele De Rossi

AS ROMA NEWS JUVENTUS DE ROSSI – Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Juventus. Queste le sue dichiarazioni:

A che punto è la situazione infortunati?
“Oggi dovremo fare altre analisi, ci sono problemini portati dietro dall’ultimo match, è tosta preparare partite dal giovedì alla domenica dal punto di vista tecnico e fisico. La squadra è ormai abituata, sono anni che arriva in fondo in Europa, dovremo fare altre grandi partite, abbiamo sempre poco tempo per preparare le partite ed è il bello è il brutto di arrivare in fondo. Oggi valuteremo tutte queste situazioni, non penso ci siano infortuni veri e propri”.

Allegri fa parte dei risultatisti, è criticato per il gioco, ma i risultati li porta a casa spesso. Come si affronta la Juventus?
“Ho grande rispetto per Allegri, ha fatto la storia del calcio italiano. Provo simpatia per lui, giocava con mio padre, mi racconta di quando era un giovane calciatore. Non esistono risultatisti e giochisti, non commento più, alleno da pochi mesi e so quanto sia difficile. Non potrei mai avere meno del rispetto che ho per Allegri, Mourinho, Ancelotti, che hanno fatto la storia del calcio. Il match con la Juventus si prepara con attenzione, hanno avuto un periodo non fortunatissimo di risultati ma hanno avuto partite molto buone e altre meno buone, dobbiamo essere consapevoli che vorranno mettere il punto sulla qualificazione in Champions. Abbiamo bisogno di punti, siamo convinti di potercela fare, abbiamo bisogno di una prova eccezionale dei nostri giocatori e dei nostri tifosi, dobbiamo arrivare fino in fondo sempre insieme a loro”.

Dybala gioca?
“A volte mi nascondo, ma questa volta non so davvero come stanno i giocatori. Poi parlerò con loro, l’allenamento non sarò pesante, più di preparazione al match. Domattina ci prenderemo un’altra mezz’ora per fare una rifinitura che in genere non facciamo, scenderemo in campo qui a Trigoria e faremo le ultime 2-3 volte. Mi tengo il riserbo anche con loro. Dybala sta bene, a parte che è un ex, è triste per la sconfitta come tutti, ha corso tantissimo, fisicamente sta facendo partite importanti, mi sta stupendo fisicamente, dal punto di vista tecnico lo conosciamo tutti quanti”.

L’Europa League toglie energie e punti: in questo momento si sceglie? Ci sarà una priorità?
“Un po’ compromette vuol dire che nulla è compromesso. È più difficile di prima, non hanno perso per 47 partite, sarà un’impresa tosta, ma possiamo farcela, l’abbiamo vista con la Roma quando giocavo, l’ha fatto Atalanta con il Liverpool. Vedendo la partita d’andata, checché se ne dica, se gli episodi avessero preso un’altra piega, se facciamo un gol nella prima mezz’ora chi sa a cosa andiamo incontro. Siamo in semifinale, non facciamo calcoli, è un sogno per noi e per i nostri tifosi, non possiamo permetterci di fare ragionamenti strani. Il campionato è importante, faremo delle scelte, non possono giocare sempre gli stessi 11, sono scelte che vanno fatte, non molliamo nessuno dei due obiettivi”.

Un ricordo dei suoi Roma-Juventus?
“Ne ho giocate tante, non mi aspettavo questa domanda. Una volta al Delle Alpi stavamo perdendo, abbiamo pareggiato 2-2 e segnò Zebina, ero giovane e in quel momento quei risultati in casa di grandi squadre sembravano una grande cosa, erano un sogno. Ricordo tanti episodi, tante partite perse, ho bei ricordi, forse il più negativo fu dopo una sconfitta quando arrivarono le dimissioni di Spalletti, feci gol ma abbiamo perso, lui si è dimesso, la settimana fu tanto tosta. Non ho una grande memoria, ma è un grande avversario da sfidare, è bello sfidarli all’Olimpico, ci tengono i tifosi ed è una sfida importante”.

Ho letto tanti pezzi di analisi su lezioni del Bayer Leverkusen. Ritieni ci siano alternative valide per fare turn over? 
“Sulla prima parte di domanda, ho letto prima di lezione di calcio mia a Pioli ed era stata una partita equilibratissima, ho letto De Rossi ammazza De Zerbi e io vi ho detto che non c’era quella differenza nonostante la grande partita, ho letto De Rossi ingabbia Tudor ma la partita è stata equilibrata. A me questo lavoro non cambierà, non vengo a tessere le mie lodi, non vengo a gonfiare il petto, so che intorno c’è una gestione delle analisi delle partite molto poco tecniche, non con te perché ogni tanto ci confrontiamo, ma il risultato orienta offusca, dà l’assist al giornalista per dire quello che vorrebbe dire, so che a Milano volevano dare addosso a Pioli, hanno fatto passare uno 0-1 come una lezione di calcio perché ho spostato El Shaarawy a destra, lo scienziato del giorno… Alcuni lo fanno perché hanno voglia di farlo, altri perché non hanno gli strumenti per analizzare il calcio. Senza offesa, ma se io analizzo un film dico che mi piace o meno, mia moglie mi cita dettagli sulla fotografia che non ho visto. Poi il calcio è così, si va a risultato, il vento spinge e orienta, dà la forza a chi per tre mesi non vedeva l’ora di dire che ero stato surclassato da un altro allenatore. Loro sono bravi, a tratti hanno giocato molto bene, nella prima mezz’ora ho visto meglio i miei, poi il gol ci ha dato una mazzata e su questo dobbiamo lavorare. Si può prendere un gol e non perdere le distanze. Sono orgoglioso dei miei, di tutti, anche di chi ha sbagliato. Le alternative in attacco ci sono, io faccio delle scelte, considero alcuni dei nostri giocatori indispensabili per lo stato di forma e per come è stata costruita la rosa, con pochi giocatori che saltano l’uomo e vanno in velocità nell’1 vs 1, cosa che possiamo vedere in diversi elementi del Bayer Leverkusen. Dybala finché sta in piedi lo faccio giocare, non è veloce come Frimpong ma con la sue tecnica crea superiorità, può creare gol in un centimetro quadrato. Ci sono giocatori talmente forti che magari insisto un po’ troppo, a fine anno vedremo se faccio bene o male”.

Il Bayer ricorda il percorso della Roma, Xabi Alonso è arrivato durante la stagione. Ci sono le basi per costruire quel modello?
“Ho parlato con i presidenti ieri, quando parli di modello usi la parola che ho usato io. Il Bayer non ha mai vinto niente in Germania, ha sempre fatto ottime squadre e venduto per alimentarsi, però hanno lavorato in una direzione giusta. Quando parlo di modello parlo delle caratteristiche fisiche e tecniche di individualità, potrebbero essere cose che chiederò a giugno. La squadra che ho io può permetterci di arrivare fino in fondo. Fra prestazione e media punti e disponibilità negli allenamenti e nel minutaggio io devo rispettare questa cosa, poi a fine anno se si cambierà sarà perché ogni allenatore ha bisogno di determinate caratteristiche. Essere abituato a fare sempre l’1 vs 1 sia in attacco sia in difesa è una caratteristica che mi piace molto nei giocatori, non a caso della Primavera mi tengo sempre Joao Costa, perché lui punta tutti, ha una gamba importante. Parlo di caratteristiche, non è che non mi piacciono i miei. I miei mi hanno portato fin qui, non dimentico le cose clamorose che hanno fatto, chiederò uno sforzo incredibile per le ultime partite e poi analizzeremo e cercheremo qualità nella campagna mercato”.



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