AS ROMA NEWS DE SISTI – Giancarlo ‘Picchio’ De Sisti, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport a pochi giorni dal suo ottantesimo compleanno. La leggenda del club giallorosso si è soffermato anche sulla sua avventura nella Capitale.
Se la forma per lei è sostanza, probabilmente avrà da ridire sia su Mourinho sia su Italiano.
“Non giudico nessuno. Capita che mi trovi in disaccordo con qualche uscita dialettica o gesto, però entrambi stanno ottenendo risultati. Le loro squadre li seguono, mi sembrano funzionare”.
Ha scelto tra Roma e Fiorentina?
“No, persisto nell’imbarazzo. Essere nella hall of fame di entrambe le squadre per me è qualcosa di straordinario. A Roma ci sono le mie radici, i parenti, i ricordi. All’epoca sognavo di esordire in Serie A con la maglia giallorossa e poi ho versato qualche lacrima quando sono stato ceduto”.
E lei tornò alla Roma.
“Ricevetti la telefonata del braccio destro di Anzalone e non esitai. Lavorare di nuovo con Liedholm per me era il massimo. Devo essere grato a tanti, ma probabilmente nessuno mi ha influenzato quanto lui”.
C’è qualche calciatore che le ricorda De Sisti?
“Il calcio attuale è troppo distante dal mio. L’ultimo forse è stato David Pizarro, anche se lui teneva troppo la palla”.
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