Luigi Delneri, ex allenatore di Roma e Porto, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Match Program del club giallorosso. Queste le sue parole:
Cosa ricorda di quell’esperienza portoghese?
“Era una squadra che aveva vinto tutto e che in quel momento doveva trovare nuove motivazioni per continuare a rimanere in alto. Ci sarebbe stato bisogno di tempo, ma nel calcio quasi mai riesce dare tempo per far sì che le situazioni cambino”.
Poco dopo fu contattato dalla Roma e anche nella Capitale non fu facilissimo.
“No, sono arrivato alla quinta giornata di campionato e quando mi sono dimesso eravamo settimi. Ma ci sono alcune annate che nascono in difficoltà, poi possono andare bene o male, ma sono cariche di problematiche”.
Sì è mai pentito della scelta fatta? In entrambi i casi.
“Quando si fanno delle scelte non si sa cosa ci aspetta dal futuro. Io credo nel detto: Nel futur non v’è certezza. Sono state esperienze importanti anche se a Roma ho avuto modo di conoscere meglio l’ambiente”.
E che idea si è fatto dell’ambiente romano?
“Una piazza intensa e passionale. Quando sono arrivato il gruppo avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo per diventare solido e omogeneo. Ma come ho già detto, il tempo nel calcio è sempre poco. La piazza vuole i risultati nel più breve tempo possibile. Vincere è complicato e ha bisogno che tante cose vadano per il verso giusto”.
Alcuni giocatori che trovò a Roma ci sono ancora…
“De Rossi era molto giovane ma si vedeva già che aveva la stoffa del campione. Totti invece era quello di oggi, con qualche anno in meno. E mi diede una grande mano all’interno dello spogliatoio”.
Da doppio ex, come vede il ritorno del preliminare di Champions?
“I giallorossi hanno tutti i mezzi per poter passare il turno e mi auguro che ci riescano. Io devo valutare la parte di gara dell’andata in cui tutt’e due le squadre erano in 11. E la Roma ha sempre avuto il pallino del gioco. Poi è chiaro che quando è stata in inferiorità numerica ha dovuto arginare l’avversario e devo dire che se la è cavata anche bene”.
Che gara si aspetta al ritorno, allo stadio Olimpico?
“Loro dovranno provare a fare la partita, la Roma deve difendere il risultato cercando di imporre il suo gioco. E devo dire che il Porto ha un modo di giocare che può esaltare il gioco la Roma. Ne verrà fuori una bella gara”.
Come giudica la rosa della Roma di quest’anno?
“La Roma ha qualità importanti e gli innesti che sono stati fatti sono buoni. Il ritorno di Strootman è importantissimo. Ho visto Perotti in buona forma, De Rossi sereno e motivato, ormai centro del centrocampo con Nainggolan sempre più dinamico. Davanti, dopo un anno di apprendistato, Dzeko si è ben inserito con i compagni e può solo fare bene. Poi Florenzi… Oramai lo conoscono tutti”.
Un giudizio su Spalletti?
“Conosco bene Luciano, ha le idee molto chiare ed è molto sicuro di sé. La miglior persona che potesse avere la Roma in questo momento. Lui saprà bene come dare sicurezza nei propri mezzi ad un gruppo di buon valore”.
Ultima, come vede il prossimo campionato?
“Io non credo come tutti che la Juventus vincerà facilmente. Quando si vince non è facile continuare a farlo. Ci si abitua a fare risultati positivi e non sempre è facile confermarli. La Roma ha fatto un ottimo esordio contro un Udinese ne ha bisogno di chiarirsi un po’ le idee ma il campionato è lungo e sono certa che la Juve avrà parecchie squadre che le daranno filo da torcere e una sarà la Roma”.
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