Eusebio Di Francesco

NOTIZIE AS ROMA DI FRANCESCO – Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della sconfitta contro la Juventus per 1-0.

DI FRANCESCO A DAZN

La Roma ha giocato due partite opposte, nel primo e nel secondo tempo. Il primo di cosa è figlio?
Anche la Juve ne ha avute due diverse, ci sta in una partita. La squadra viveva le paure delle partite precedenti e le poche sicurezze, nel secondo tempo si è lasciata andare e ha vinto più duelli. Siamo stati più bravi a gestire la palla. Nel primo tempo abbiamo fatto ottime aggressioni, siamo mancati nella scelta finale. La differenza tra noi e loro era che loro calciavano in porta appena potevano. Hanno più maturità, ci sono differenze nella rosa, ma sono contento della reazione.

Nel primo tempo difesa a tre o vi siete adattati a questa situazione?
Volevo dare più densità centralmente, facendo impostare Kolarov e avvicinando i due attaccanti cercando di essere più pericoloso. Sapevamo di venire da un momento difficile, cercavamo un impatto diverso fisicamente. A volte siamo riusciti a farlo bene, a volte meno.

Tante cose positive rispetto alle ultime partite. Secondo te qual è la cosa più positiva che ti porterai?
L’atteggiamento e la voglia di giocare l’uno contro uno con grandi giocatori e avere un ottimo palleggio nella metà campo offensiva. È mancata la concretizzazione nel finale, tenere la Juve nella propria metà campo allo Stadium non è semplice, ma bisogna concretizzare e ci manca malizia ed esperienza soprattutto con i ragazzi davanti.

Si aspettava di più da Schick? Che aveva un’occasione unica…
Patrik ha giocato perché è stato nella partita 90′, ci aspettiamo che arrivi più spesso alla conclusione. Ha interpretato al meglio quello che ho chiesto, ma ci aspettiamo che vada alla conclusione. In alcuni cross poteva attaccare meglio la porta, ma ha dato un grande contributo alla squadra.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Ha visto un atteggiamento diverso rispetto al Genoa?
Il Genoa non è la squadra peggiore del campionato. Abbiamo alternato cose buone e altre meno. Nel secondo tempo abbiamo avuto personalità mettendo alle corde alla Juve ma non abbiamo creato, mancando nella scelta decisiva. La Juve è sempre concreta quando crea.

E’ la partita che ha preparato?
Abbiamo fatto benino togliendo gli appoggi, con loro che partivano sempre dal basso abbiamo recuperato diversi palloni ma quando si saltava la pressione abbiamo rischiato. Ho voluto dare più solidità con Florenzi che si alzava su De Sciglio. Nel secondo tempo abbiamo cercato di riprendere la partita, ma commettiamo sempre ingenuità come sul gol. Mandzukic fa sempre questo tipo di gol, io avevo messo tanti cerchietti rossi su questa dinamica ma sulla lavagna siamo tutti grandi allenatori. Santon doveva cercare la palla, ma rispetto a Florenzi aveva più fisicità su queste palle.

Nel primo tempo avete lasciato troppo campo.
Anche loro nel secondo tempo non hanno fatto la gara che dovevano fare. Si può concedere un tempo ad una squadra come la Juve, si doveva far meglio successivamente. Volevo situazioni differenti, loro sono stati pericolosi ad ogni situazione.

La Roma fa fatica a tirare in porta, è un episodio quello di oggi?
Quando si gioca a certi livelli la differenza la fa l’uno contro uno e noi ne abbiamo vinti pochi. Noi in difesa non abbiamo ancora trovato gli equilibri. Nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, Manolas ha affrontato tanti duelli individuali e li devi fare se vuoi diventare grande, devi accettare gli uno contro uno.

Schick può andare in prestito?
Di mercato non abbiamo parlato, mi interessa arrivare al 29 con più punti possibili. Non possiamo parlare solo di Schick, ma da lui ci aspettavamo qualche gol in più. Ha caratteristiche importanti, si valuterà.

Sei sotto pressione?
Sono sempre sotto pressione. Non si deve mollare, è la normalità. Quando mancano i risultati il primo a rischio è sempre l’allenatore.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Quali sono gli aspetti positivi e negativi della serata?
Di positivo c’è stata l’ottima presenza in campo e per come abbiamo reagito dopo lo svantaggio. Siamo mancati un po’ nella qualità del palleggio e nel concretizzare. Nel secondo tempo abbiamo fatto altrettanto ma mantenendo il pallino del gioco.

Sul modulo
Non era un 3-5-2 pulito, cercavo di tenere la parità numerica. Sono gli atteggiamenti che fanno la differenza. Io non voglio la paura negli 1vs1. Volevo avvicinare un giocatore a Schick e nel primo tempo ne abbiamo avute di più di situazioni pericolose, ma dovevamo essere più incisivi.

Su Florenzi.
Scelta tattica. Ha giocato tante partite e volevo mettere un attaccante veloce con caratteristiche differenti.

Errore individuale sul gol.
Già prima potevamo mettere in sicurezza la palla mandandola lontana. Poi si Santon doveva frapporsi fra palla e avversario. Avevamo preparato la partita e visto che Mandzukic era molto bravo in questo, ma purtroppo abbiamo preso gol su una cosa su cui avevamo lavorato.

Sull’attenzione di squadra.
Al di là di alcuni errori individuali, volevamo fare la partita. C’era la voglia di andare a prendere gli avversari dall’altra parte. Per competere dobbiamo migliorare certe situazioni. Quando giochi con la Juve e hai delle occasioni devi concludere. Abbiamo fatto delle pressioni molto buone, ma sono mancate le situazioni finali.

Si aspettava di più dall’inserimento di Kluivert?
Quando hai attaccanti con determinate caratteristiche è chiaro che devi fare l’uno contro uno. La differenza è questa e loro devono sicuramente migliorare, ma di fronte avevano anche giocatori che sanno difendere e che sono compatti. Certo mi aspettavo maggior brillantezza nei duelli.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Elementi positivi di questa partita al di là del risultato?
In classifica in questo momento non ci vuole niente a passare dal quinto al decimo posto, è cortissima, che per noi è un vantaggio, perché la zona Champions rimane vicinissima. Abbiamo giocato contro una squadra forte, che ci ha messo in difficoltà nel primo tempo, siamo entrati in campo bravi a recuperare palla nella zona avversaria, ma meno bravi a concretizzare, come nel secondo tempo, poco incisivi sotto porta. Nel primo tempo si è visto il nostro momento contro il loro gran momento, abbiamo alternato cose buone a cose meno buone.

Temi che la squadra possa soffrire psicologicamente se non si vince con Sassuolo e Parma? 
Questo è un lavoro psicologico, chi non sopperisce a queste situazioni fa fatica a giocare in questa squadra. La nostra forza deve essere saper reagire dalle cose positive, che devono essere d’aiuto, specialmente nel secondo tempo. Non abbiamo avuto paura nell’affrontare grandi giocatori nell’uno contro uno e magari rubare qualcosa dagli avversarsi. Se vedo Manduzkic che fa il centrale e poi fa gol, credo sia un esempio positivo per i miei calciatori. Una sconfitta che brucia, che dà fastidio ma deve essere l’inizio di una nuova interpretazione nel mio modo di vedere calcio. Nel secondo tempo ho visto tante cose buone. Siamo un po’ mancati nell’attaccare la porta nel secondo tempo.

Come ti spieghi il gol con Santon che guarda la palla? 
Inizio dagli errori iniziali, sia quelli di Florenzi e Zaniolo, potevano gestire meglio quel pallone. A volte tirare addosso agli avversari non è sempre un vantaggio con i rimpalli. Avevamo preparato bene la partita, se vedete i gol di Mandzukic li ha fatti tutti sul secondo palo attaccando il terzino e il centrale, l’errore di Santon è stato quello di non andare in contro al pallone o sentire di più l’avversario. Non abbiamo perso per l’errore di Davide, in passato abbiamo commesso tanti errori individuali Serviva una partita in cui essere perfetti, e non lo siamo stati pur facendo cose positive. Loro giocavano con 3 attaccanti stretti, il loro 4-3-3 è finto, su 3 attaccanti che giocano dentro, svariano tantissimo e non ti danno punti di riferimento. Volevo avvicinare qualcuno a Schick, in qualche occasione ci siamo riusciti. Schick ha calciato ma poteva farlo meglio, dovevamo concedere meno alla Juve.

Dzeko come sta? 
Non so se lo metterò dall’inizio mercoledì. Ha fatto una buona gara, era molto che non vedeva il campo. Abbiamo affrontato senza timore, con una buona personalità. El Shaarawy e Pellegrini possono essere convocabili alla prossima.

Perché ha cambiato Florenzi? 
Non era nella miglior giornata, ma volevo un giocatore con altre caratteristiche.



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