Campionato
Di Francesco: “Creiamo tanto ma dobbiamo concretizzare. Non si può soffrire così”
Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha commentato subito dopo la partita la vittoria dei giallorossi per 1-0 contro il Verona.
DI FRANCESCO A MEDIASET PREMIUM
Pure voi festeggiate con la Scoobydoopapa?
A Roma ci vuole solo equilibrio.
Avete sofferto fino all’ultimo.
Siamo rimasti in dieci, e non abbiamo subito tiri in porta. Creiamo tanto e dobbiamo concretizzare. Dico sempre le stesse cose. Anche quando perdiamo è sempre di misura, segno che ci sta equilibrio.
Il modulo?
Dobbiamo vedere tante cose, con due mediani spesso prendi ripartenze. Io non improvviso nulla, ci stiamo lavorando ma non dimentichiamo che con il 4-3-3 abbiamo avuto risposte importanti. Abbiamo vinto meritatamente ma non si può soffrire così fino alla fine. La squadra mi ha dato però sensazione di compattezza, anche quando siamo rimasti in 10.
Sembra vi siate abbassati.
Assolutamente no. Il Verona cerca di più la palla lunga e se si calcia lungo ci dobbiamo abbassare per forza. Dipende da chi incontri, anche con la Samp è successo che non ci hanno permesso di essere aggressivi. Con noi che abbiamo il baricentro alto giocano quasi tutti così, con il Napoli che palleggia possiamo anche essere più alti.
Ottimo atteggiamento della squadra. La nota negativa gli errori superficiali che danno possibilità di mettervi in difficoltà.
L’errore fa parte dell’idea di gioco. Quando mancano sicurezze sbagli qualche pallone in più. Spesso volevamo forzare le giocate dentro. Io voglio sempre due giocate dentro e una fuori. Questo ha permesso agli avversari di prenderci più facilmente. Nel primo tempo le statistiche però hanno detto che gli altri l’hanno vista poco.
DI FRANCESCO A SKY SPORT
Quaranta secondi da urlo, poi vi siete complicati la vita con il rosso.
Ero convinto che Under venisse fuori prima o poi perché ha qualità importanti, mi viene da sorridere perché due partite fa si diceva che era meglio far giocare uno della Primavera. Bisogna avere la capacità di saperli aspettare e capire che ha determinate qualità. Lui è un ragazzo che comincia a capire l’italiano, anche se non lo parla ancora bene, mi capisce meglio rispetto a prima che faceva più fatica. Sono contento per lui e per la squadra, magari sono meno contento per come siamo capaci ogni volta di complicarci la vita e di creare tante situazioni e occasioni da gol. Non è la prima volta.
Nainggolan: 10 metri più avanti possono permettergli di essere più vivo nel gioco.
Abbiamo prodotto anche in altre occasioni, quella posizione lì è importante perché lui si sa muovere, ma lo faceva e volevo lo facesse anche da mezzala. Poi quando ti abbassi a difendere non hai la stessa libertà di azione. Però non abbiamo vinto per il sistema di gioco, ma per l’atteggiamento. Aver cambiato sistema e non i principi è quello che voglio, il desiderio è ridare questa mentalità, dopo che finito il mercato c’è stata la compattezza di squadra e la sofferenza in 10. Non abbiamo concesso forse neanche un tiro in porta, questo significa che abbiamo ritrovato equilibri difensivi importanti.
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