CONFERENZA DI FRANCESCO – Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Napoli.

Dopo la Champions come arrivano Roma e Napoli?
Il Napoli ha fatto un’ottima prestazione, meritava la vittoria. E’ in ottime condizioni di forma sotto tutti i punti di vista. Noi ottima gara come abnegazione, cisiamo ritrovati dopo la partita con la Spal.

Lo scorso anno a Napoli reagì dopo un momento complicato. Cosa si aspetta?
Gli stessi atteggiamenti, la stessa prestazione, il desiderio di fare una grande gara. Per venire fuori da Napoli con un risultato importante ci vuole una grande partita. Loro sono forti, si conoscono e hanno messo altri giocatori interessanti come Ruiz. E’ cambiato qualcosa nella loro interpretazione delle gare, Ancelotti ha grande esperienza. Come erano forti lo scorso anno lo sono quest’anno.

Cosa cambia tra Ancelotti e Sarri?
Lo scorso anno c’era maggiore ripetitività nelle cose, quest’anno cambia un po’ la posizione degli attaccanti. Insigne attacca la profondità ma partendo da tutte le zone del campo. C’è meno possesso ma più capacità di andare in verticale e andare in porta.

Sulle condizioni di De Rossi, Florenzi e Kolarov.
Sono migliorati ma non sono al top. Stanno gestendo le loro condizioni, la cosa più importante per Kolarov è che si è allenato ed è la cosa più importante. Non si può giocare solo le partite, poi scema la condizione fisica e atletica. De Rossi, avendo giocato col CSKA; abbiamo cercato di farlo recuperare più che altro. Oggi vedremo. Florenzi credo sarà disponibile, ieri poi era il giorno in cui si è fatto male due anni fa. A volte l’aspetto psicologico incide nello scegliere determinati allenamenti.

La scelta dei centrali difensivi sarà influenzata dalla presenza di Mertens o Milik?
Dovrei chiamarlo Ancelotti per saperlo. Ma non posso fare la formazione in base agli avversari, se lo fai lo fai giorni prima e non all’ultimo. Stabilire la formazione in base agli avversari probabili per me è improbabili. Valuterò in base alle condizioni dei miei calciatori e a quello che è il mio modo di pensare e vedere questa partita.

Sugli atteggiamenti della squadra in settimana.
Mi fa rabbia pensare che abbiamo bisogno di due schiaffi per dare risposte importanti. La capacità di trattare le partite allo stesso modo deve essere il nostro momento di crescita. Siccome ci siamo già ricaduti altre volte non ce lo possiamo più permettere. Le partite sono tante, ma sempre meno. Più non si affrontano bene più c’è il rischio di non rientrare dove vogliamo, cioè in Champions. In questo dobbiamo essere bravi, nella preparazione e nell’approccio alle gare.

Guardando le rose, il Napoli è superiore alla Roma?
Oggi il Napoli dimostra di essere superiore perché ha più punti. Lo scorso anno anche ci erano superiori ma noi abbiamo fatto la semifinale di Champions. E’ ancora presto per dirlo, mi piacerebbe darti una risposta quando ci sarà una crescita più costante dei miei ragazzi ma anche della strutturazione di squadra. Quindi quando ci sarà più continuità. Il Napoli è forte, ad ora la principale antagonista della Juve e l’ha dimostrato. Trasmette più sicurezza e continuità di risultati, insieme all’Inter, rispetto alle altre.

Ancelotti è stato un punto di riferimento per lei in aspetti particolari?
Quando guardo gli allenatori, spesso non ho la fortuna di poterli andare a vedere in allenamento. Credo che questo sia più importante di altro. Mi piace tantissimo Carlo nella gestione del gruppo. Se tutti i calciatori parlano bene di lui significa che ha un qualcosa e esula dal discorso tattico. Per modi di fare e gestione Carlo mi piace tantissimo, mi piace vedere come gestire molti giocatori durante la stagione. Per questo chiedo spesso a chi posso chiedere.

La Roma è stata avanti al Napoli per parecchi anni. Ora vede margini di crescita più nel Napoli o nella Roma in poco tempo? Potete recuperare di nuovo il distacco dal Napoli?
Ci dobbiamo credere. Alle porte c’è una partita importante che può permetterci di fare questo e dare forza al nostro lavoro. Possiamo avere più margini di miglioramento, loro si sono stabilizzati anche a livello tattico. Noi abbiamo cambiato qualcosa e stiamo cercando le soluzioni e gli interpreti migliori per questo tipo di gioco. Dobbiamo crescere per competere e stare lì davanti. Negli anni passati la Juve ha avuto pochissimi antagonisti, chi arrivava secondo o terzo cambiava poco. L’anno scorso qualcosa in più si è visto, mi auguro che anche noi possiamo avvicinarci.

Le altre che cosa si devono aspettare quando trovano la Roma?
Devono avere paura, perché non sanno che squadra di trovano davanti, capace di grandi prestazioni come di perdere la testa in pochi minuti. Siamo una squadra imprevedibile, a volte anche per me. L’imprevedibilità va bene se finalizzata a fare male, non al contrario. Dobbiamo cercare questa continuità che ci sta mancando e abbiamo delle occasioni, che non sono tantissime. Ne abbiamo una domani che dobbiamo essere bravi a sfruttare.

Il loro centrocampo a 4 può darvi fastidio se non riuscirete e trovare le distanze tra i reparti?
Loro giocano con un centrocampista che si apre molto, con due attaccanti sempre in mezzo. Noi abbiamo più un centrocampista, le cose si equilibrano. Ma siamo 11 contro 11 e la capacità è quella di accorciare in base a come si muovono gli avversari. Dipende anche dall’atteggiamento del Napoli e da chi giocherà. Ruiz è più un costruttore e ha qualità, Zielinski è più attaccante e ha più spunto. In Champions hanno giocato con una linea finta a 4, non so che squadra ci aspetterà. Cambia tanto anche sulla loro difesa, con Maksimovic. Per noi cambiano le uscite e le aggressioni, noi stiamo preparando la partita con tutte le situazioni.

Come si ferma Insigne?
Ha fatto più la seconda punta o l’esterno, falso nove l’ha fatto più Mertens. Gioca dietro l’attaccante ed è molto bravo a interpretare le fasi di gioco, dobbiamo assorbirlo il prima possibile. Ma non c’è solo lui, ha grande condizione e ci potrebbe mettere in difficoltà. Ora gioca in un ruolo che sta interpretando benissimo, sicuramente è il giocatore del Napoli da circoletto rosso.

Ha pensato di schierare Jesus? Santon e Florenzi catena di destra?
Se Ancelotti non dice niente non lo faccio neanche io. Tutto è possibile, ci sta questa situazione. Potrei anche riproporre la stessa formazione del CSKA. Oggi allenamento molto importante, anche per le condizioni dei calciatori. Florenzi alto è una possibilità anche in questa gara.



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