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Di Francesco: “Ho visto capacità di reagire. Dzeko? Abbiamo bisogno dei suoi gol”
NOTIZIE ROMA TORINO DI FRANCESCO – Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria dei giallorossi per 3-2 contro il Torino.
DI FRANCESCO A SKY
Sulla partita.
Ce la siamo complicata. Meritavamo un vantaggio più largo, dovevamo essere più bravi a gestire la palla. C’è grande voglia dei giovani, ma a volte manca l’esperienza e la capacità di addormentarla. Anche sul 2-1 abbiamo avuto l’occasione di chiuderla, ho visto grande capacità di reagire.
Dzeko molle sul tiro che poteva chiudere il match.
E’ troppo importante per noi, ha giocato bene per la squadra ma non ha concretizzato. Lui fa i gol difficili, spero ricominci a segnare, uno come lui non può aver segnato solo due gol. Ne abbiamo bisogno.
Difesa poco attenta…
Ci stiamo lavorando e nell’ultimo periodo stiamo facendo meglio. Abbiamo concesso tiri da fuori area su situazioni non pulite. Karsdorp ha propensione offensiva e sta crescendo, ma non conoscendo ancora bene il campionato è attratto dall’uomo e non lavora con i compagni. Sull’occasione di Iago Falque nel primo tempo invece di accompagnare ha stretto la linea difensiva. Ci sono situazioni che vanno migliorate, ogni errore lo paghiamo caro. Se riusciamo a fare 3 gol con i nostri attaccanti fermi a 2, vuol dire che la squadra sviluppa un’ottima manovra corale.
Sull’occasione di Falque.
Karsdorp non doveva uscire, ha creato un buco enorme aiutando il Torino. Ci stiamo lavorando.
Crescete credendo nel vostro lavoro.
Stiamo crescendo tanto, dobbiamo lavorare di più insieme difensivamente. A volte dobbiamo essere meno aggressivi e leggere meglio le situazioni. Quando vinci 2-0 e prendi un contropiede così ti vorresti suicidare. Dobbiamo avere maggiore equilibrio ma lo troveremo.
Sul gol di Zaniolo.
Caparbietà e forza fisica. Lui parte dalla fase difensiva, rompe il gioco avversario, è molto aggressivo e si allena come gioca, questo è l’aspetto più importante in un giovane.
Avete cambiato molte gerarchie all’interno. Nel girone d’andata il centrocampo era composto da Nzonzi e De Rossi, con Pastore o Pellegrini da trequartisti. Oggi era diverso. Hai cambiato filosofia di gioco?
Cristante faceva il trequarti all’Atalanta… Hanno capacità di intercambiarsi tra di loro e sono sempre in movimento. Pecchiamo tatticamente, ma rimediamo con la generosità. Nzonzi veniva da un infortunio al piede ma è molto importante. Sugli esterni Zaniolo può dare una mano visti gli infortuni.
DI FRANCESCO A ROMA TV
La vittoria del carattere…
Peccato aver rimesso in bilico la gara, avevamo fatto un ottimo primo tempo, poi c’è stata qualche piccola ingenuità, anche perché c’erano molti ragazzi giovani. A livello tattico qualche errore lo possono permettere e dovevamo essere più bravo a gestirla. Mi piaceva però l’idea di una squadra giovane e spigliata che creasse problemi agli avversari.
La squadra ha ritrovato il passo giusto?
Dobbiamo continuare, certe cose vanno migliorate ma mi piace la voglia di voler far calcio. Bisogna sempre migliorare nella fase difensiva, a volte si deve temporeggiare e non si può sempre andare al massimo, ma questo fa parte di un percorso.
Due gol subiti da squadra schierata…
Ci sono momenti in cui si deve rallentare il gioco, spesso ci siamo allungati come volevano loro. Spesso mettevano la palla in verticale sugli attaccanti, noi cercavamo sempre di essere aggressivi. Sul portatore di palle dobbiamo essere più smaliziati, in questo dobbiamo lavorare di squadra. Tante volte abbiamo forzato giocate anche quando non serviva, a volte bisogna rallentare. Poi i pericoli ci sono, perché le squadre sono forti e ti creano difficoltà.
Il sistema tattico finale può essere riproposto?
Si, vedendo anche come sta Schick. È entrato con una veemenza unica, per giocare con due attaccanti bisogna essere bravi a non farsi mai trovare piatti e si devono aiutare i centrocampisti. Avendo anche Zaniolo sull’esterno si può avere anche più equilibrio, può ricoprire questo ruolo.
Perché la squadra non riesce mai a gestire?
L’anno scorso avevamo un centrocampo con maggiore esperienza, con cui riuscivamo a rallentare i ritmi e spesso vincere anche 1-0. Ma è un percorso che si deve fare, abbiamo preso gol con squadra schierata. Sulle seconde palle dovevamo lavorare meglio, ma non è mai facile allenare questa situazione quando prediligi la costruzione.
Un motivo di vanto avere i centrocampisti giovani, forti e italiani…
Hanno giocato tutti trequartisti, era un centrocampo spinto. Ce lo possiamo permettere ma non sempre, ma a me piace vedere una squadra che vuole sempre proporre.
Sarà contento Roberto Mancini..
Me lo auguro
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
L’infortunio di Under le complica la vita. L’esperimento di spostare a destra Zaniolo può essere una soluzione?
Sicuramente sono queste le soluzioni, ho solo due esterni di ruolo, ma anche Schick. Se entra col piglio Patrik può fare tutti i ruoli. Ha avuto voglia di giocare con i compagni. Zaniolo può essere una soluzione, con caratteristiche differenti.
Quando parla con la squadra, il fatto di andare sempre all’attacco è una cosa che chiede lei o cerca anche la gestione?
Quando un centrocampo di giovani vogliono sempre attaccare. Chiedi ai giocatori se è più facile o difendere, vogliono tutti attaccare. La ricerca del terzo gol è sempre importante, però con equilibri. Abbiamo fatto alcuni errori, ma i giocatori dimostrano di avere grande voglia. Mi tento la spensieratezza della gioventù ma dobbiamo anche migliorare.
Nzonzi non poteva entrare?
Col quarto cambio lo avrei potuto fare entrare. Ma avevo voglia di vincere la partita e ho inserito Schick, anche perché Kluivert ha perso di lucidità. Karsdorp era arrivato e ho optato al suo cambio.
Zaniolo?
Deve continuare a lavorare. Come si allena gioca, deve continuare a stare zitto e a lavorare come sta facendo.
Serve un difensore dal mercato?
Se dobbiamo far numero non mi serve, preferisco Kolarov. Se invece dobbiamo prendere un giocatore bravo in prospettiva o pronto sì. Deve essere un’opportunità, ma valida.
Qualche errore nella giocata?
Quando cerchi di giocare sempre anche dal basso e sviluppare la giocata c’è il rischio di qualche errore e lo abbiamo visto dal palo di Falque. Gli errori esistono, vince sempre chi sbaglia meno. Il Torino è una squadra che gioca in verticale e calcia lungo, ma se vuoi vincere le partite qualcosa in più bisogna rischiare.
La Roma è momentaneamente quarta, poi Coppa Italia e Champions. C’è la consapevolezza di poter dare una grande sterzata alla stagione?
La consapevolezza è una cosa positiva e i risultati aiutano. Però bisogna migliorare la gestione della partita. Siamo ancora un po’ malaticci, oggi abbiamo preso un raffreddore: dobbiamo essere più continui. Dobbiamo riuscire ad abbassare i ritmi e non giocare sempre a 300 all’ora.
Quale indicazione ha avuto della coesistenza tra Dzeko e Schick? A centrocampo bene Pellegrini, ci sarà un piacevole imbarazzo quando torneranno De Rossi e Nzonzi.
Ci lamentavamo quando non li avevamo, adesso è un’opportunità. Adesso che li ho tutti sono contentissimi di averli tutti. Peccato aver perso giocatori importanti nell’uno contro uno come Perotti e Under. Lorenzo è un giocatore di una duttilità unica, e noi siamo felici di averli. Dzeko-Schick insieme, perché no. A Edin è mancato solo il gol: ha fatto il regista avanzato, è chiaro che da lui servono anche più gol: oggi ne ha sbagliato facili, magari segnerà quelli difficili.
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