Eusebio Di Francesco

ROMA-ATALANTA DI FRANCESCO – Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il pareggio per 3-3 contro l’Atalanta.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Aver segnato subito può aver creato un calo?
Bisogna dare merito all’Atalanta, che ha una condizione fisica strepitosa. Nel primo tempo andavano il doppio di noi e si è visto. Noi ora siamo più diesel, abbiamo perso le distanze e sbagliavamo tutte le pressioni. Ne avrei cambiati 7-8 se avessi potuto, poi ottima reazione. Mi hanno fatto incavolare negli ultimi 10 minuti perché abbiamo perso gli equilibri. Dovevamo essere più bravi a tenere le posizioni e invece ci siamo allungati. Dovevamo cercare la vittoria, ma non regalando tutto quello all’Atalanta. Pur sapendo di poter segnare in ogni momento.

Per un’azione avete dovuto lavorare molto, quella del gol di Florenzi.
Ci abbiamo lavorato molto, ma eravamo in difficoltà. Nel primo tempo abbiamo dato 50 palloni senza senso al nostro portiere, senza cercare la verticalità. Sul gol abbiamo sfruttato anche i movimenti di Edin che ha spostato i loro difensori, dovevamo farlo di più. Nel primo tempo troppo brutti per essere veri.

Ha il polso fasciato per un pugno alla panchina.
Divento matto, perché vorrei più attenzione durante la partita nell’interpretazione di quello che dico. Negli ultimi 10 minuti sembrava scapoli-ammogliati, uno attaccava e l’altro difendeva e se vogliamo essere una squadra importante non possiamo permettercelo. Così compromettiamo le partite, dopo tutto quello che avevamo fatto per riprenderla.

Difendevate male anche accorciando in maniera sbagliata. La partita l’ha fatta sempre l’Atalanta nel primo tempo.
La velocità di pensiero ci è mancata, ci portavamo dietro la palla e questo dimostra che subivamo la partita. Era evidente, quando accorciavamo non sentivamo l’uomo e gli uno-due gli riuscivano sempre. Manolas ha subìto Zapata perché gli dava sempre l’appoggio facendogli fare la giocata, questo ci ha costretto sempre di rincorrere non correre avanti come piace a noi.

La posizione di Pastore: dove ti piace di più?
La scorsa settimana non poteva fare niente perché ha sbagliato tutti i palloni. Gli avevo chiesto più qualità e lui me l’ha data, nel primo tempo è sparito dopo il gol. Non è riuscito a dare una mano anche fisicamente, eravamo molli e quindi la difesa andava in difficoltà perché anche a centrocampo e attacco non accorciavamo con cattiveria. E’ normale che quando viene tra le linee diventa determinante, è quello che voglio. Io non sono fissato sul modulo, voglio mettere i giocatori nella posizione più giusta, da esterno ha fatto quel gol che magari da trequartista non l’avrebbe fatto. Può fare la mezzala, il play. Quando uno sa giocare a calcio l’importante è metterlo in campo per fargli dettare certi ritmi. Sono contento di averlo, ma ci vuole anche cattiveria e intensità che nel primo tempo è venuta meno.


DI FRANCESCO A ROMA TV

Doppio volto: primo tempo disastroso, poi ha ripreso il match.
Non potevamo essere quelli del primo tempo. Abbiamo subito l’impeto dell’Atalanta, che ci ha messo in difficoltà per demeriti nostri. Eravamo sempre in ritardo sulle pressioni, nel leggere le situazioni. Bravi nella ripresa, tranne gli ultimi 7-8 minuti. Abbiamo dimostrato di poter fare gol, invece era diventata una partita scapoli-ammogliati, bisogna avere sempre equilibrio.

Nel primo tempo lanci lunghi, nella ripresa gioco palla a terra.
Nel primo tempo avremmo dovuto farlo di più invece, perché loro conoscevano la giocata ma dovevamo essere più bravi sulle seconde palle. Poi è diventata una cosa mentale, abbiamo scaricato 77 volte la palla al portiere. Dobbiamo cercare più giocate come quella del gol di Florenzi.

Nella ripresa hai tolto Cristante e Pellegrini. Perché?
Se avessi potuto ne avrei cambiati 5-6, non crocifiggo Cristante e Pellegrini che sono due ottimi giocatori. Volevo cambiare tatticamente e mettere più fisicità: Nzonzi ha retto 20-25′, abbiamo trovato anche personalità. Peggio del primo tempo non si poteva fare.

Meriti dell’Atalanta.
Noi eravamo poco aggressivi, De Rossi è stato bravo in due-tre occasioni andando a chiudere delle occasioni. Arrivavamo dopo, accorciando andavamo oltre alla palla e loro si ritrovavamo in superiorità numerica. Non sentivamo l’uomo, in certe zone di campo l’uomo va sentito.

Cosa di positivo? La reazione? E cosa dirai ai ragazzi?
Voglio dare merito all’Atalanta per la condizione fisica. Eravamo più sulle gambe, devo capire. Quello che mi ha fatto arrabbiare è stata la capacità di non comunicare. In panchina è dura, sono diventato matto per far capire certe situazioni e non perdere equilibrio. Giocavamo con 5 attaccanti, se non rimani compatto diventa dura difendere e puoi subire gol dopo aver recuperato una partita che era diventata complicata.

Nella ripresa si sarebbe potuta vincere.
Abbiamo sbagliato tante occasioni, sia per vincere che per pareggiarla prima. Dobbiamo lavorare meglio sul blocco squadra difensivo, sono rimasto deluso perché abbiamo fatto male in situazioni nelle quali in genere lavoriamo meglio.

Si ripartirà dal modulo del secondo tempo?
Non lo dico per Gattuso, ma ci penserò. Non è comunque un discorso tattico, ma prima fisica e poi psicologica. Il resto va a farsi friggere.


DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Come si riesce a spiegare che la partita per come era stata preparata va così male nel primo tempo e poi cambiando modulo nel secondo tempo è andata così bene?
È difficile da spiegare il primo tempo: loro ci hanno sovrastato a livello fisico e psicologico l’Atalanta stava meglio di noi. Siamo andati in vantaggio ma si vedeva che non c’eravamo fisicamente e il fatto di scaricare sempre la palla al portiere ha portato poca lucidità. Sono stati brava a cambiarla ma mi hanno fatto incavolare sul finale perché non hanno mantenuto un certo equilibrio tattico. Faccio fatica a capire il primo tempo, lo analizzerò con calma più avanti perché adesso non lo sono.

Può aver inciso nella partita l’effetto Strootman? Un giudizio su Nzonzi?
Questo non lo so, ci sta. Questo è un lavoro in cui siamo tutti professionisti. È andato via Kevin un ragazzo eccezionale sotto tanti punti di vista. Nzonzi ha dimostrato un ottimo impatto sulla gara ma gli mancano ancora un po’ di minuti sulle gambe.

Problema di personalità per Cristante e Pellegrini?
Hanno fatto una gara al di sotto delle aspettative, non sono mancati a livello di qualità solo loro due. Dare la croce addosso a loro non serve. Per il bene della Roma e della squadra ho cambiato loro due per avere più fisicità in campo.

La Roma ha prodotto la maggior parte dei propri attacchi partendo da destra. È un dato casuale?
Abbiamo attaccato molto meglio a destra, è la dimostrazione che Kluivert ha grande potenzialità ma che deve crescere. È un calciatore frizzante ma sbaglia ancora qualcosa. Abbiamo avuto maggiore qualità d’attacco sulla destra, anche perché l’Atalanta libera maggiormente il terzino destro e concede qualcosa.

Cristante e Pellegrini sono i centrocampisti ideali per il 4-3-3. Quanto è rimasto deluso da questa partita?
Ho fatto una scelta legata alla squadra, questi due ragazzi torneranno ad essere protagonisti: ho fiducia in loro. Verranno criticati, e dovranno essere bravi ad assorbirle. Sono sereno per loro due, faccio le scelte che servono. Hanno detto che io ho paura di lasciare fuori alcuni giocatori, cosa non vera: io ho sempre fatto certe scelte e continuerò a farle. Se ci fosse stato Strootman il mio centrocampo di stasera non sarebbe cambiato. Avevo già scelto di giocare con Cristante e Pellegrini.

La cessione di due uomini cardine a centrocampo possono pesare?
Mi ricordo di partite l’anno scorso dove abbiamo perso anche con uomini di esperienza. Sono partiti due uomini importanti, ma sono arrivati altri ragazzi di qualità. Contro il Torino è stato tanto criticato Pastore, oggi importante al di là del gol.

Florenzi fa grandi cose quando supera il centrocampo: può avanzare in attacco?
Alleno i giocatori tutti i giorni: partendo da dietro è bravo.



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