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Dovbyk, le difficoltà dell’attaccante della Roma nell’adattarsi alla Serie A: cosa serve per sbloccarlo
AS ROMA NEWS DOVBYK – Artem Dovbyk, arrivato alla Roma come uno dei rinforzi più attesi per l’attacco giallorosso, sta affrontando alcune difficoltà nell’adattarsi alla Serie A. Dopo aver brillato nella Liga con il Girona, l’attaccante ucraino sta scoprendo le complessità di un campionato tecnico e difensivo come quello italiano, che richiede capacità di adattamento e un gioco molto più strutturato.
I numeri della stagione di Dovbyk
Nonostante le difficoltà, i numeri di Dovbyk in questa stagione non sono del tutto negativi:
- Serie A: 15 partite, 5 gol e 2 assist.
- Europa League: 6 partite, 2 gol.
- Coppa Italia: 2 gol nella partita contro la Sampdoria.
Questi dati dimostrano che l’attaccante ha il potenziale per fare la differenza, ma anche che il suo rendimento potrebbe essere migliorato con un’adeguata integrazione tattica e una maggiore sinergia con i compagni.
La differenza tra LaLiga e Serie A: un nuovo mondo per Dovbyk
La Liga spagnola, dove Dovbyk ha brillato con il Girona, è un campionato meno attento alla fase difensiva rispetto alla Serie A. In Spagna, l’attaccante ucraino poteva sfruttare le sue caratteristiche principali: la velocità e il gioco aereo. Al Girona, veniva servito spesso con palle aeree per i suoi colpi di testa e con palloni in profondità per attaccare gli spazi, situazioni che esaltavano le sue qualità fisiche e atletiche.
In Serie A, però, il calcio è diverso. Le squadre sono più attente alla fase difensiva, con difensori tatticamente preparati e capaci di limitare le opportunità per attaccanti come Dovbyk. Inoltre, le difese tendono a schierarsi in modo compatto, lasciando meno spazi per le corse in profondità.
L’adattamento di Dovbyk: cosa serve per sbloccarlo
Per migliorare il rendimento di Dovbyk, sarà fondamentale lavorare su due aspetti:
- L’adattamento al calcio italiano: Dovbyk dovrà imparare a muoversi in spazi più ristretti, sfruttando maggiormente i movimenti senza palla e la sua capacità di proteggere il pallone per favorire l’inserimento dei compagni. Sarà essenziale affinare la sua intesa con i giocatori più tecnici come Dybala, che possono servirlo con passaggi precisi e intelligenti.
- Il supporto della squadra: I centrocampisti della Roma, i laterali e lo stesso Dybala dovranno lavorare per mettere Dovbyk nelle migliori condizioni per esprimere il suo potenziale. Serviranno più cross dal fondo per sfruttare le sue abilità nel gioco aereo e maggiori palloni in verticale per attaccare la profondità.
Il ruolo di Ranieri: affinare l’intesa
Claudio Ranieri ha il compito di integrare meglio Dovbyk nel sistema di gioco della Roma. Dovrà studiare soluzioni tattiche che esaltino le caratteristiche dell’attaccante ucraino, rendendolo un punto di riferimento per l’attacco giallorosso. L’intesa con i compagni è fondamentale, e il tecnico dovrà lavorare per creare un gioco più fluido che coinvolga Dovbyk nei momenti chiave.
Un aspetto positivo è che Dovbyk, nonostante le difficoltà, ha dimostrato di avere un buon senso del gol, come dimostrano i 9 centri complessivi tra campionato, coppe europee e nazionali. Con un supporto adeguato e un gioco più adatto alle sue caratteristiche, l’ucraino potrebbe diventare un elemento determinante per la Roma nella seconda parte della stagione.
Conclusione
L’adattamento di Artem Dovbyk alla Serie A richiederà tempo e lavoro, ma il potenziale per essere un attaccante di spicco c’è. La Roma, con Ranieri in panchina, ha l’occasione di sfruttare al meglio le qualità del suo centravanti, lavorando su schemi e movimenti che possano massimizzarne l’efficacia. Con un calcio più orientato a sfruttare le sue doti, Dovbyk potrebbe presto sbloccarsi definitivamente e diventare il riferimento offensivo che i tifosi giallorossi aspettano.
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