L’attaccante della Roma Edin Dzeko ha commentato la corsa allo scudetto nel corso di un’intervista concessa a Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni:
“La Juve è forte, ma tutto è possibile. Nulla è finito. I bianconeri sono fortissimi e noi dobbiamo ancora migliorare, ma credo nello scudetto. Nel 2017, dal punto di vista sportivo, quello che vorrei è proprio vincere qualcosa. Dopo una stagione complicata come quella passata sono tornato su ottimi livelli e ho ricominciato a fare le cose che ho sempre fatto nella mia carriera: per questo vorrei continuare così e aiutare la Roma a vincere qualcosa”.
“A Cagliari eravamo in vantaggio 2-0 dopo 47 minuti e alla fine abbiamo pareggiato. Non è accettabile una cosa del genere per una squadra come la nostra. Anche a Bergamo contro l’Atalanta la stessa cosa: eravamo in vantaggio 1-0, abbiamo sprecato tantissime occasioni nel primo tempo e alla fine abbiamo perso. Dobbiamo ancora migliorare molto su questo aspetto”.
“In questi mesi ho studiato a lungo il calcio italiano e ora penso di aver capito quasi tutto. In italia ci sono tante squadre che giocano compatte dietro la linea della palla e io mi sono trovato in difficoltà. Dovevo modificare il mio modo di attaccare, capire come giocare e ora l’ho capito. Spero solo di continuare così. E’ vero mi manca un po’ di cattiveria e Spalletti ha ragione a farmelo notare, ma sono nato così quindi non posso far altro che lavorare su questo aspetto per migliorare ancora di più. Io voglio crescere ancora, voglio fare di più e soprattutto sfruttare tutte le occasioni che avrò”.
“Noi giochiamo a calcio per i tifiosi e devo dire che è un peccato vedere uno stadio mezzo vuoto, anche perché i tifosi ci mancano e senza di loro inevitabilmente facciamo più fatica. Quando siamo andati a Torino abbiamo trovato uno stadio pieno che ha spinto tantissimo i bianconeri. Spero vivamente che i tifosi tornino numerosi a incitarci: abbiamo bisogno di loro”.
“Se potessi realmente cambiare qualcosa, nel 2017 vorrei un mondo senza guerre: ce ne sono troppe e troppe persone muoiono per nulla. Io so cosa vuol dire, in Bosnia ho convissuto per 4 anni con la guerra ed è stata molto dura. Speriamo che in futuro si riesca a cambiare qualcosa”.
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