NOTIZIE AS ROMA EL SHAARAWY – Stephan El Shaarawy, intervistato a Roma Tv, ha parlato del suo momento in giallorosso. Queste le dichiarazioni:
Partiamo dal suo gol contro il Torino. Una rete importantissima che,
di fatto, rilancia definitivamente la Roma in campionato.
“Sì è
stato sicuramente un gol importante perché abbiamo dato un segnale forte al
campionato e alla corsa per la Champions. Abbiamo ridotto il distacco e siamo ad
un punto… sicuramente è stato un gol decisivo per me e per la squadra”.
Un gol importante per la squadra ma, evidentemente, anche per lei che
ha ritrovato il campo dopo diverse settimane di assenza.
“Un gol
importante per me a livello personale, perché dopo quasi due mesi di inattività
era importante ritrovare il campo. Ma ancor più bello è stato ritrovare la via
del gol che ti dà tantissima fiducia. È stato difficile entrare a freddo dopo
pochi minuti, ho iniziato piano e poi con il passare del tempo sono andato più
sciolto, le gambe hanno risposto bene ed è stato più facile. Le cose sono andate
al meglio e di questo sono molto contento”.
La partita contro il Torino, nonostante la vittoria, ha evidenziato
cali di concentrazione della squadra.
“C’è stato qualche calo di
concentrazione, ma eravamo partiti veramente molto bene. Abbiamo fatto un primo
tempo di grande sostanza, con entusiasmo, di qualità e soprattutto concretezza
da parte di tutta la squadra. Nel secondo tempo abbiamo riproposto lo stesso
atteggiamento, ma con il desiderio di andare a far male nella metà campo
avversaria abbiamo perso un po’ di misure. Ci siamo allungati un po’ troppo
dando loro la possibilità di partite in contropiede, perdendo sicuramente
qualche distanza. Poi però abbiamo avuto una grande reazione, non è stata la
prima volta, quindi per me è un segnale positivo. Siamo riusciti a portare a
casa una partita veramente complicata anche perché il Torino non aveva mai perso
fuori casa. Un dato importante”.
La vittoria di sabato, in rimonta dal 2-2, evidenzia che la squadra è
cresciuta… Anche di testa.
“Sì credo che questa squadra sia
cresciuta molto anche dal punto di vista mentale nella gestione della partita.
Anche dopo il 2-2 abbiamo avuto una grande reazione, si percepiva la possibilità
che c’era di andare a fare il terzo gol. È chiaro che durante la gara bisogna
leggere meglio alcune situazioni, anziché attaccare devi temporeggiare e gestire
meglio la palla. È stato sicuramente un segnale molto importante, segno evidente
che stiamo migliorando e dobbiamo proseguire in questa strada. Con questa
vittoria, abbiamo dato un segnale non solo al campionato, ma anche all’ambiente
e soprattutto a noi stessi. Una crescita non solo a livello di squadra, ma anche
individuale”.
In questo periodo sono mancati tanti veterani, per forza di cose sono
cresciuti i giovani…
“La crescita dei giovani è stato un messaggio
importante non solo per la squadra, ma in primis per loro. Avevo già detto in
estate di non dare giudizi affrettati sui giovani al loro primo anno in una
grande squadra; piano piano hanno dimostrato di sapersi caricare la squadra
sulle spalle anche in momenti complicati. Affacciarsi per la prima volta in
campionato in una squadra così importante non è facile per nessuno. Dopo tutto
quello che hanno fatto, ora ci vuole tanto equilibrio perché è facile esaltarsi.
Ora bisogna continuare così, a lavorare con umiltà e proseguendo per la nostra
strada”.
Dopo la gara di Coppa Italia contro l’Entella e il Torino, si è
confermato in un buon momento anche Karsdorp.
“In queste due partite
ha fatto vedere cosa sa fare, è un giocatore di grande corsa, tecnica e lo ha
dimostrato. È qui da più di un anno, però ha giocato poco per via degli
infortuni ed è stato difficile per lui trovare confidenza con il campo e il
campionato italiano, che per lui è tutto nuovo. Si è fatto trovare pronto e per
noi sarà un valore aggiunto”.
I prossimi venti giorni tra Coppa Italia, campionato e Champions
saranno fondamentali per la stagione della Roma.
“Ci aspetta un
periodo impegnativo anche dal punto di vista mentale, visto che giocheremo ogni
tre giorni. Ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti per affrontare questo mese in
forma mentalmente e fisicamente, ma siamo in crescita e dobbiamo avere sempre
più consapevolezza delle nostre forze. Ci vuole molto equilibrio, ma sono
fiducioso”.
Prima si va a Bergamo, contro un’Atalanta in grande forma. Che
partita sarà?
“Sarà una gara molto complicata. Tutte le volte cha
abbiamo giocato a Bergamo abbiamo avuto difficoltà, come le squadre che
l’affrontano in casa. Hanno una grande forza dal punto di vista fisico,
soprattutto davanti stanno attraversando un momento di continuità nei gol.
Sicuramente non sarà un avversario semplice, ma dobbiamo andare lì a fare la
nostra partita sapendo che possiamo accorciare la distanza con le squadre
davanti”.
Possiamo dire che nella corsa Champions si iscrive di diritto anche
l’Atalanta?
“Ha dimostrato di essere una squadra che può lottare per
un posto in Champions, lo dicono i risultati. A maggior ragione sarà uno scontro
diretto, fondamentale per noi, per dare ancora di più un segnale di continuità
nel rendimento, quello che un po’ alla Roma è mancato nell’ultimo periodo. Per
noi potrebbe essere una forma di rivincita per dimostrare che siamo una squadra
solida”.
Hanno il miglior attacco in serie A e il pericolo numero uno è, senza
dubbio, Zapata che da inizio dicembre è sempre andato a segno. Con il Frosinone
ne ha realizzati quattro.
“Fino alle tredicesima giornata aveva
segnato solo un gol, poi ne ha realizzati tantissimi. Sta vivendo un ottimo
momento di forma, dovremmo essere ancora più attenti in fase difensiva.
Giocatori che stanno così bene possono crearti la giocata da un momento
all’altro. Vanno prese le giuste distanze e fare la nostra partita, ma non solo
a livello difensivo”.
Quanto merito ha Gasperini nell’affermazione dei giovani e nel
conseguimento dei risultati?
“È un allenatore che lavora molto con i
giovani e riesce a farti tirare fuori qualcosa in più. A me quando era al Genoa
ha dato tanto, mi ha fatto esordire in A, prepara molto bene le partite
lavorando sull’aspetto tattico, ma anche su quello fisico. E si vede”.
Tornando a parlare di lei, con sei centri in campionato, è il miglior
marcatore della Roma.
“Sono felice di esserlo e l’obiettivo è
arrivare in doppia cifra in campionato. È un traguardo che mi manca da un po’ di
tempo. Però abbiamo bisogno dei gol di tutti per raggiungere gli obiettivi”.
Il suo stop forzato ha interrotto un buon momento di forma. Che
stagione è stata fino a questo momento e che stagione sarà?
“Fino al
momento dell’infortunio, la stagione la reputavo abbastanza positiva soprattutto
dal punto di vista realizzativo. Mi sono fermato capocannoniere della squadra e
sono tornato al gol al mio rientro. Sono ripartito bene e questo è il mio
obiettivo da qui a fine stagione. Migliorare sempre, non solo in fase
realizzativa, ma anche di prestazione. Quello che mi chiede sempre il mister è
di alternare le due fasi, e pian piano sto migliorando la fase difensiva, prima
di quella offensiva”.
A marzo torna la nazionale: non ha mai nascosto che si tratta di un
obiettivo a cui tiene molto.
“Ho sempre detto che è una maglia a cui
tengo tanto, ma la Nazionale è strettamente collegata a quello che fai nel club.
Devo continuare la strada intrapresa nella Roma e l’azzurro arriverà di
conseguenza”.
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