NOTIZIE AS ROMA EL SHAARAWY – Stephan El Shaarawy, esterno d’attacco della Roma, parla del momento che la squadra sta vivendo e della sfida di sabato del Benito Stirpe contro il Frosinone. Queste le sue dichiarazioni a Dazn:
“Ho sempre ritenuto cruciali tutti gli anni della mia carriera, ogni anno ti devi confermare o dare una svolta. Il problema è sempre stata la continuità, quest’anno è molto importante per me, ho l’obiettivo di riprendermi la Nazionale”.
Un girone esatto fa ci vedevi già
lunghissimo.
L’obiettivo era ritrovare questa continuità e l’ho
trovata sia dal punto di vista delle prestazioni che nei gol. Sono molto
contento di questo.
È l’anno della maturità per te?
Non lo dico perché nella
mia carriera ci sono stati sempre molti alti e bassi. Voglio concentrarmi sul
presente. Dico sempre che nel calcio le cose cambiano rapidamente e quindi è
molto importante avere equilibrio e proseguire sempre per la propria
strada.
Ho sempre preteso tanto da me stesso, la pressione me la mettevo da
solo e sono abituato a conviverci. Ho sempre cercato di lavorare in maniera
seria e di dare il massimo nel mio lavoro e per la Roma.
L’esultanza?
L’ho fatta per un mio amico che è andato in
America e che mi ha detto che visto che non sarebbe potuto venire allo stadio
avrei dovuto fare questa cosa. Così gliel’ho promesso.
Un ragazzo che sta vivendo un momento particolare, che tu
probabilmente hai vissuto in maniera anche più esponenziale al Milan, è Nicolò
Zaniolo.
Si è trovato catapultato in una nuova dimensione con gli
occhi del mondo addosso e deve trovare equilibrio tra il non esaltarsi e
lavorare sulla propria testa perché le gambe in questo periodo vanno da sole, ti
senti un animale. Gli ho dato un consiglio extra calcistico perché cambia la
considerazione della gente che si aspetta tanto: devi essere bravo a gestire
queste dinamiche. Bisogna rimanere sempre umili perché le cose nel calcio
cambiano molto velocemente.
Poco fa hai detto a Lorenzo Pellegrini che l’unica cosa che gli
ruberesti sono i 4 anni in meno di carriera, lo faresti per rivivere qualcosa o
per vivere un momento in maniera diversa?
Per rifare qualcosa in
maniera diversa o semplicemente per rivivere il calcio. Il calcio è sempre stata
la mia vita e lo è tuttora. Dico sempre che fino ai 20 anni festeggiavo
volentieri i miei compleanni, anche se adesso ne ho 26 e non sono proprio un
vecchio. Prendo sempre l’esempio di Kolarov, professionista che arriva sempre
primo in palestra. Lui e De Rossi sono due punti di riferimento da cui imparare
tante cose positive per quanto riguarda il lavoro che è la cosa più
importante.
Cosa ne pensi delle polemiche sul vincitore di Sanremo, che è un
ragazzo con le tue stesse origini?
Posso dire, per esperienza
personale, che io non ho mai sofferto questa cosa. Sono sempre stato considerato
un italiano a tutti gli effetti. Sono nato e cresciuto in Italia e ho fatto
tutte le giovanili nella nazionale italiana. Non penso che questo debba essere
un problema per nessuno, sia nel mondo del calcio che in quello della musica,
dovrebbe essere la normalità.
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