NOTIZIE EMPOLI ANDREAZZOLI – Aurelio Andreazzoli, allenatore dell’Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match perso contro la Roma per 2-0.
Grande partita per l’Empoli, è mancato solo il gol?
Mi viene da sorridere. Potremmo vedere anche altre gare e il commento sarebbe il solito. Ci siamo stancati.
Potete giocare bene anche con un altro sistema di gioco, magari con la difesa a 3?
Abbiamo i giocatori per la difesa a 3 ma ci mancano i quinti avendo fuori Antonelli e Pasqual, a sinistra siamo monchi. Lo abbiamo fatto l’anno scorso, quest’anno lo vorremmo inserire nelle nostre possibilità, ma non credo sia problema di modulo ma di interpretazione dei compiti. I ragazzi interpretano alla stessa maniera un copione che abbiamo in testa.
ANDREAZZOLI A SKY
La vivacità dell’Empoli punita dall’esperienza e dai centimetri della Roma.
Sono d’accordo. Cosa puoi fare quando si presentano Nzonzi, Fazio, Dzeko, il più ‘piccolo’ è Manolas o De Rossi? In gara chi ha i centimetri può avvantaggiarsene. Noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Siamo stati un po’ sporchi nel primo tempo, avevamo più opportunità di far male rispetto al primo tempo. Abbiamo raschiato il fondo del barile per rimediare, abbiamo avuto la possibilità di farlo. Non è annata, è l’ottavo palo con Bennacer. Non cito il calcio di rigore… È un periodo un pochino così, ma sono soddisfatto e ho fatto i complimenti ai ragazzi. Giocare contro una squadra con questa qualità e fisicità non era facile, ma l’abbiamo fatto in maniera degna. Potevamo far meglio, ma ci sono anche gli avversari. Mi dispiace per i progetti di soluzione nel primo tempo che non siamo riusciti a cogliere.
Oggi errori individuali precisi a fermare l’Empoli, non il gioco di squadra.
Sapevamo che per ottenere qualcosa dovevamo raddoppiare energie e tutto quello che c’è da fare. Ma non basta.
Tutta Italia vede il progetto Empoli. La squadra domina il gioco, dove lavorerai? La strada è questa, ma come si convincono i ragazzi?
Col gioco, quella è la strada. È la convinzione di tutti, dobbiamo farci sostenere dal gioco. Migliorerà, ma è su questo che dobbiamo poggiare. Non possiamo crearci paure che possano distoglierci dall’obiettivo, che è il gioco
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