AS ROMA MOURINHO GARBO – Daniele Garbo, noto giornalista, ha parlato in esclusiva a Romagiallorossa.it analizzando il momento attuale della Roma dopo la vittoria in Europa League per 3-0 contro l’HJK Helsinki.
Daniele, dopo la vittoria della Conference League dello scorso anno e con un mercato importante con l’acquisto di Dybala, Belotti e la non cessione di Zaniolo, pensi che la Roma stia mantenendo le aspettative sul campo o gli inciampi con Udinese e Ludogorets possono essere segnali preoccupanti per la continuità di risultati anche per il futuro?
In questa prima parte di stagione è difficile trovare una squadra perfetta, quasi tutte hanno avuto momenti difficili, basti pensare al Napoli fermato in casa dal Lecce. Certo è che la sconfitta con l’Udinese è difficilmente giustificabile nelle dimensioni, perché non è pensabile che tra la Roma e i friulani ci siano 4 gol di differenza: questo fa immaginare che sia stata una giornata storta collettiva. Entrando maggiormente nei dettagli, la classifica della Serie A è corta e la Roma è in linea con quello che ci si aspettava, anche se il campionato è iniziato da sole 6 giornate ed è difficile trarre delle conclusioni. La mia sensazione è che la squadra sia rimasta un po’ incompleta: io mi sarei aspettato l’acquisto di un difensore centrale forte perché è lì che i giallorossi potrebbero avere dei problemi. Sicuramente l’infortunio di Wijnaldum ha tolto un giocatore fondamentale al potenziale della squadra, ma è sulla linea di difesa che bisognava intervenire. Smalling ha fatto vedere di avere – di tanto in tanto – qualche problema fisico e Mancini non dà garanzie assolute, soprattutto legate alla sua concentrazione durante tutti i 90 minuti di gara. Ad ogni modo questa squadra ha un grande potenziale per puntare ai primi 4 posti: su tutti, Dybala che anche ieri sera in Europa League contro l’HKJ appena entrato ha indirizzato la partita. Se sta bene il giocatore argentino può fare sempre la differenza.
Parlando proprio di Dybala, è un giocatore rinato, si diverte e diverte il pubblico: si può dire che dopo le lacrime allo Juventus Stadium e il mancato accordo con l’Inter, la scelta della Roma si stia rivelando la migliore in questo momento per la sua carriera?
Sicuramente sì. La sua scelta è stata oculata e sta pagando. Roma è la piazza ideale per rinascere: c’è entusiasmo, lo stadio è sempre pieno, la gente lo sostiene perché si infiamma con le sue giocate. Se non avrà problemi fisici, mi aspetto diventi il leader tecnico dei giallorossi: è senza dubbio il giocatore con maggiore qualità della rosa e in ogni gara – anche le più difficili – potrà essere veramente decisivo.
Con il suo ingresso in campo ieri ha acceso una partita che nel primo tempo la Roma ha fatto fatica ad interpretare senza la sua fantasia ed imprevedibilità: può essere un limite avere una dipendenza da Dybala?
Chiaramente Dybala non potrà giocarle tutte, e mi auguro non sia per ragioni fisiche. Io mi aspetto molto da Zaniolo: è rimasto a Roma perché fermamente convinto di voler restare e può essere lui, quando ritornerà in condizione, un altro giocatore in grado di sopperire, in termini di qualità delle giocate, all’eventuale assenza di Dybala. Ieri già ha servito 2 assist e partita dopo partita potrà dare sempre di più. Ha velocità, ha gamba, è forte nell’1 contro 1: quando Dybala dovrà riposare, credo che Mourinho potrà contare su di lui per avere fantasia, inventiva e qualità nell’ultimo passaggio.
Domenica a Roma arriverà l’Atalanta capolista: che partita ti aspetti? Può essere un match cartina di tornasole per le ambizioni dei giallorossi?
È una partita molto interessante, entrambe le squadre hanno giocatori di qualità e quest’anno, senza coppe europee, l’Atalanta è ancora più pericolosa. Potrà contare su forze fisiche e nervose che invece squadre impegnate nelle competizioni continentali – come la Roma – necessariamente devono spendere. Può preparare le gare tranquillamente, settimana dopo settimana, e farsi trovare pronta con tutti i suoi uomini più in forma. La partita di domenica ci darà già importanti indicazioni sul ruolo che entrambe le formazioni avranno in questa stagione.
In generale, quale pensi sia il valore aggiunto di questa Roma?
Senza dubbio la proprietà dei Friedkin: solida, con idee ben chiare, con mentalità americana. Non sono qui di passaggio, ma hanno progetti a lungo termine: il delisting dalla Borsa di questi ultimi giorni è solo una delle tante azioni che intraprenderanno. Il loro obiettivo è fare grande la Roma e sono convinto che ci riusciranno. Poche parole e tanti fatti: attualmente li considero la migliore proprietà in Italia.
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