Josè Mourinho

AS ROMA NEWS FRIEDKIN MOURINHOVogliono cacciarlo. O meglio, vuole cacciarlo. Stiamo parlando di Dan Friedkin che vuole mandare via (a fine stagione) Josè Mourinho. Secondo quanto appreso da Romagiallorossa.it, il colloquio andato in scena in Portogallo domenica tra lo Special One e il presidente giallorosso avrebbe portato proprio a questo epilogo, ossia la comunicazione da parte di Friedkin a José che non continuerà più ad essere l’allenatore della Roma.

Tutto è deflagrato in pochissime ore: dall’anticipazione di Romagiallorossa di lunedì scorso in cui avevamo scritto che i due si sarebbero incontrati a metà settimana a Londra, poi appuntamento spostato nel week-end ma con cambio di location, nella patria di Mourinho che, con l’occasione è andato a trovare i suoi familiari più stretti. Friedkin, nel frattempo, partiva domenica notte (orario italiano) da Los Angeles per raggiungere la terra lusitana (per la precisione Beja), lontano da Lisbona, lontano da Setubal, per non dare nell’occhio. Ma le cartine che ha pubblicato Romagiallorossa.it domenica alle ore 15.00 hanno inchiodato il presidente della Roma.

Nel frattempo Romagiallorossa.it sabato aveva lanciato la petizione “RinnovoXMou” indirizzata direttamente alla mail del Friedkin Group. Ieri, intorno alle 15.00, ad arte è uscita l’anticipazione dell’intervista che Antonio Conte ha rilasciato a Belve: “Mi piacerebbe allenare Roma e Napoli”. E’ solo l’inizio della bufera perchè poche ore dopo, intorno alle 17.30, la coppia Di Marzio-Assogna a Sky Sport si affrettavano a smentire che Friedkin abbia mai proposto il rinnovo a Mourinho rincarando la dose: “Secondo quanto sappiamo – dicono i due – Mourinho non sarà l’allenatore della Roma l’anno prossimo e probabilmente potrebbe accettare la corte dell’Arabia Saudita”.

Tutto vero, ma attenzione: secondo quanto appreso da Romagiallorossa.it, Mourinho avrebbe accettato il rinnovo se gli fosse stato proposto. Parzialmente si sarebbe aspettato che Friedkin lo affrontasse con tanta durezza comunicandogli ufficialmente che a fine stagione non sarebbe stato lui l’allenatore della Roma. Lo Special One desiderava il rinnovo di contratto perchè ama Roma, il romanismo, l’ambiente, i tifosi, ma le frizioni con Friedkin sono troppo evidenti. Anche qui c’è da fare una precisazione: Mourinho non ha accettato alcuna offerta dall’Arabia Saudita ora, ma è chiaro che il suo entourage e lui stesso, a fine stagione, si muoveranno in tal senso. Ora è concentrato esclusivamente sulla Roma.

Dall’altra parte i Friedkin, che non si sono presi la responsabilità di esonerare Mourinho per una questione meramente economica (due contratti a due allenatori sarebbe stato troppo pesante sulle casse giallorosse), andranno avanti con un allenatore in scadenza a giugno 2024, con tutte le conseguenze che può avere questa decisione. Di una cosa siamo certi: il gruppo sta con Mourinho. D’altronde, però, che ai Friedkin non piacevano alcuni atteggiamenti di Mou si era capito quando dopo la finale di Budapest non hanno speso nemmeno una parola a difesa del proprio allenatore. Eppure erano loro (e di conseguenza tutti i romanisti) ad aver perso una finale europea.

Ora il mostro Mourinho sarà sbattuto in prima pagina tra non molto, magari dopo le dichiarazioni di Conte di questa sera (complete) e non dando in pasto ai media le anticipazioni. Nel frattempo l’area comunicazione della Roma si è già mossa inviando veline con mezze verità e versioni parzialmente smentite e parzialmente veritiere. Insomma, stanno mettendo le mani avanti per non cadere indietro. Non sanno come uscirne: sanno che se si diffondesse la voce che è stato Friedkin ad aver di fatto cacciato Mourinho, i tifosi della Roma non lo perdonerebbero mai. E allora i vari sold out, sarebbero chimera la prossima stagione.

Una cosa è certa: Friedkin soffre terribilmente la popolarità di Mourinho, ci verrebbe da dire come tutti gli one-man-show americani. Mourinho è la Roma in questo momento storico e Friedkin non accetta che lui, che ha salvato la Roma dal fallimento, non venga riconosciuto come l’artefice della vittoria della Conference League, trofeo vinto dopo 14 anni di nulla pallottiano e dopo 61 anni da quella coppa vinta da Losi e compagni, ma solamente Mourinho. Questioni di gelosie, di intrighi, di mosse e contromosse. Ma Mourinho è troppo navigato per non aver capito tutto questo. D’altronde l’aveva detto il 30 settembre scorso prima di Roma-Frosinone: “C’è una sola persona che mi può dire ‘José, è finita’ e questa persona è Dan Friedkin”. E Mr. Dan l’ha fatto davvero domenica. In Portogallo. Nella patria di Mou. “Lo spettacolo è finto di brutto, hanno tutti capito il trucco”.



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