Gianluca Scamacca, Alvaro Morata

CALCIOMERCATO AS ROMA SCAMACCA MORATA – Partiamo dall’inizio. Esattamente dal 13 giugno scorso: l’idea di Mourinho era quella di portare Morata alla Roma, maturata a fine aprile; quella di Pinto di puntare su Scamacca che, per rapporto costi/età, per la società era la soluzione migliore. Alla fine l’intenzione sarebbe convogliata a portare entrambi alla Roma. Sì, ma in che modo? Per Scamacca secondo quanto apprendeva Romagiallorossa.it il 12 luglio – l’operazione prevedeva (e prevede ancora) un prestito con obbligo di riscatto condizionato a presenze, gol e ingresso in Champions. Il West Ham aveva aperto da tempo a questa ipotesi ma ha chiesto tempo per due motivi: 1) trovare il sostituto; 2) incassare la prima tranche della cessione di Rice all’Arsenal. Ora, raggiunti questi obiettivi, può trattare con la Roma. L’accordo con il giocatore già c’è (circa 3 milioni più bonus), si tratta di trovare la quadra con gli Hammers per la cifra dell’obbligo di riscatto (almeno 20-25 milioni).

Passiamo al capitolo Morata. La Roma già sapeva da tempo i costi dell’operazione: 12 milioni di euro la clausola valevole per l’estero (21 per la Spagna) e il giocatore chiedeva 5 milioni più bonus a stagione. Dopo una prima offerta allo spagnolo di 4,5 milioni più bonus, si è raggiunto lo scorso weekend l’accordo di 5 milioni più bonus, esattamente quanto richiesto dal giocatore. Ma a tentare di far saltare il banco (per il momento non riuscendoci) è stato l’Atletico Madrid che pretende 21 milioni della clausola rescissoria spagnola (e non quella di 12 valida per l’estero). Quando gli agenti di Morata hanno comunicato questo aspetto, Pinto ha preso tempo e ha contattato Friedkin. Che a sua volta guarda l’evolversi della situazione. Tutto questo a lunedì.

Arriviamo così a ieri dove gli agenti incontrano sia la Juventus che l’Inter ma nessuna delle due trova l’accordo con l’Atletico Madrid. Anche qui per motivi diversi. I bianconeri devono prima cedere Vlahovic o Chiesa; i nerazzurri offrono 15 milioni che, però, non bastano ai Colchoneros. A questo punto nelle prossime ore può rientrare in scena la Roma, pareggiando l’offerta dell’Inter a 12 milioni più 3 di bonus arrivano a 15 totali.

E’ chiaro che la decisione, ora, spetta all’Atletico che ha capito che, almeno in Italia, non troverà le offerte desiderate. Ma Morata vuole tornare in Serie A e qui gioca un fattore fondamentale Mourinho: lo spagnolo ha promesso allo Special One e soprattutto all’amico Dybala di aspettare ancora qualche giorno, ma tutto dovrà essere formalizzato prima della partenza dell’Atletico per la Corea del Sud. Tradotto, entro questo fine settimana. Per questo sono ore decisive in un senso o nell’altro, anche perchè la Roma potrebbe ritirarsi dalla corsa se l’Atletico continuerà questa asta che non conviene a nessuno. Il discorso della Roma è semplice: se esiste una clausola come sostengono gli agenti di Morata, gli spagnoli devono rispettarla e non giocare al rialzo.

In tutto questo non è mai tramontata la pista Scamacca, anche perchè l’idea – lo ripetiamo – sarebbe stata portare in giallorosso l’ex Sassuolo insieme a Morata. Ipotesi non ancora del tutto tramontata, almeno finchè non ci sarà un rilancio di Inter o Juventus per lo spagnolo che faccia saltare il banco. Insomma, sarà Friedkin ad avere l’ultima parola, ancor di più, su questa operazione.

Intanto per il centrocampo i nomi sono due (o tre): Sabitzer (ma c’è da convincere il Bayern Monaco a cederlo in prestito con diritto di riscatto) e Renato Sanches (che nell’idea della Roma vorrebbe chiederlo al Psg in prestito con diritto di riscatto e il pagamento dell’ingaggio di 6 milioni in compartecipazione con i francesi). L’alternativa è Kamada, che si può prendere a parametro zero e non si è ancora accordato con nessun club. Almeno per il momento.



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