Sergio Oliveira

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Discreto il secondo tempo, male nel primo. Serviva questa vittoria e speriamo che basti. Date la pratica per archiviata ma non ne sono così sicuro”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Il primo tempo è stato orrendo, ho visto dei giocatori impresentabili e mi riferisco ai due esterni. Vina è irriconoscibile, lontano dal giocatore che è arrivato. Maitland-Niles invece ha sbagliato tutto. Il centrocampo mi ha preoccupato molto, l’1-0 a fine primo tempo è stato un miracolo sportivo. Nel secondo tempo anche grazie ai cambi la Roma ha giocato meglio e ha avuto 2 o 3 occasioni per raddoppiare. Il livello degli arbitri è molto basso, è lo stesso della categoria della competizione. Nelle coppe europee vincere fuori casa non è mai semplice e la partita di Bodo ce lo ha già dimostrato. Mancini è un buon difensore ma non di classe, è troppo falloso”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “La Roma ha fatto quello che doveva. Inizialmente ha abbassato troppo la guardia poi le cose nel secondo tempo sono cambiate. L’espulsione di Oliveira a mio avviso non c’era, ha ragione il ragazzo a dire che non lo ha toccato. Può giocare ora la partita di ritorno pensando un po’ più al derby. Mancini è deficitario in tutto, ha poco senso della posizione. Nel calcio non mi stupisce Ronaldo che guadagna 35 milioni l’anno ma mi stupisce Mancini che ne prende 3,5″.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Era da tempo che non vedevo la Roma giocare così male per un lungo periodo. Il risultato va tenuto stretto ma questa partita ci ha evidenziato che alcuni giocatori non possono far parte di una squadra di Mourinho. Questa non è la Roma di Mourinho perché così non si va da nessuna parte, tutti giocano un calcio migliore del tuo. Maitland-Niles e Vina sono stati disastrosi, anche Oliveira che però si è salvato con il gol. Bisogna essere realisti. La Roma deve guardare al calcio italiano per il mercato. Dovresti andare dal Sassuolo a prendergli il pacchetto completo: Lopez, Berardi e Frattesi. Per il mercato del prossimo anno bisognerebbe affidarsi alla coppia Sartori-Totti”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Secondo me Maitland-Niles non lo vedremo più fino alla fine della stagione. Ieri sono arrivate delle pesanti bocciature. Credo che l’inglese lo ricorderemo come una di quelle meteore giallorosse passate negli anni. Ieri sembrava non potesse giocare a calcio. Non so chi è peggio tra lui e Reynolds. Con Vina invece bisogna insistere un po visto anche quanto è stato pagato. Il problema è che non ha grinta, caratteristica che invece contraddistingue gli uruguaiani. Non c’è aria di cambiamento per quanto riguarda il direttore sportivo ma andrebbe fatto entro fine marzo”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Il giorno in cui vedrò che Tiago Pinto sarà il responsabile della logistica, allora la Roma avrà fatto un salto di qualità. Al mercato deve starci chi sa fare il mercato: a parte Abraham, l’allenatore ha mandato in panchina o in tribuna tutti gli acquisti fatti. Che altro dobbiamo aspettare?”.

Serse Cosmi (Teleradiostereo 92.7): “Viña? Mi fa pensare che non si sia ambientato, voglio essere bonario, perché raramente uruguaiani o argentini hanno avuto bisogno di troppo tempo. Se dovessi giudicare quello che si è visto in campo, ad oggi credo che lui e Maitland-Niles siano giocatori poco in linea con il valore della squadra”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Era un campo indecente e mi ha molto stupito che in un paese evoluto come l’Olanda ci sia un problema del genere. Il primo tempo non è stato all’altezza della Roma e che sia finito 0-1 è casuale perché il Vitesse aveva avuto almeno tre occasioni. I calci da fermo sono la cosa migliore che succede alla Roma, perché è una squadra che fatica a imbastire azioni manovrate mentre è molto brava a portare forza fisica e cattiveria. Ma non mi scandalizzo se la Roma vince la partite con i calci da fermo. La Roma sa capire le partite, sa soffrire e ha dei riferimenti negli uomini. La prestazione di ieri è un passo indietro rispetto alle due precedenti partite, ma ci sono delle condizioni così particolari che il giudizio va sospeso. Credo che Veretout abbia perso la fiducia, ha toccato l’apice della carriera all’inizio quest’anno ed è come se toccato il vertice si sia accontentato. È passato dall’essere stato convocato tra i 25 della nazionale più forte del mondo a diventare riserva nella Roma. L’ultima volta che ha fatto qualcosa in più è col Verona. Non credo che la Roma sia favorita a vincere la Conference, io vedo favorito il Leicester”

Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “La Roma secondo me ha giocato bene sia contro lo Spezia che contro l’Atalanta. Io sono d’accordo con Mou, anche contro i liguri la Roma ha fatto una bella partita, e ancora meglio contro i bergamaschi. Quella di ieri invece è stata una prestazione meno positiva, ma il risultato è buono. Da qualche parte bisogna sempre trovare una continuità, poi quando si mettono insieme le due cose è ancora meglio. Ieri un passo indietro come approccio alla partita, e c’è da riflettere su alcuni giocatori in campo ieri dall’inizio. Molto positivo invece El Shaarawy, una prova incoraggiante per il futuro”.

Tiziano Moroni (Rete Sport 104.2): “Io intravedo dei passi avanti. La Roma di Mourinho di questo fine stagione è quella vista nel secondo tempo di ieri, con un uomo a sinistra di qualità, che sia El Shaarawy o Zalewski, che faccia da raccordo col centrocampo… Questa è l’identità della Roma, più di questo ora non si può fare”.

Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Non riconosco più Veretout, non so cosa abbia. Mou ha il dovere di recuperarlo, è un giocatore importante e non può essere svanito nel nulla. Il campo ha influito, ma la Roma non è una squadra dalla quale aspettarsi un certo tipo di partita: una volta ne fa una, e la volta dopo un’altra. Il fatto di non avere un’identità precisa la dice lunga. Questa cosa è figlia di un mercato fatto da Pinto, che non ha portato il regista che prende per mano la squadra. Pinto ha fatto degli errori gravi sul mercato, e ho paura che ne faccia ancora. Lo trovo impreparato nella posizione che ha, non è un ds adatto, a meno che le scelte definitive non gliele imponga Mourinho”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Il risultato è positivo, la Roma va verso i quarti di finale ma il primo tempo è stato brutto e poteva finire in maniera diversa. Il Vitesse non meritava quel punteggio nella prima frazione di gioco. I giallorossi sono stati graziati dagli avversari. Se guardiamo il risultato c’è da essere soddisfatti visto che ha in mano il passaggio del turno, ma se guardiamo il gioco ha fatto male. Grandi progressi non ne vedo, cambia modulo e giocatori, cambiando anche certezze. Kumbulla sembrava un emarginato e ora è un protagonista, si sono fatti errori sul mercato. Tra l’altro quello che sta accadendo al Chelsea potrebbe togliere alla Roma il problema della recompra di Abraham. La Roma non ha una fisionomia precisa, ma ci sono anche degli acuti importanti come la partita contro l’Atalanta. I valori però ci sono, i giocatori ci sono e sono importanti, al contrario di quello che dice Mourinho”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Ha vinto la squadra più forte delle due nonostante un campo brutto e un arbitro scarso. La Roma passerà il turno in una competizione comunque importante per la stagione. Il bilancio stagionale della Roma è ancora sospeso. La squadra è ancora in difficoltà, l’etichetta Mourinho deve aggiungere un certo valore ma ancora non si vede”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio 104.5): “La Roma ha inanellato la terza vittoria consecutiva su un campo di patate. Il terreno di gioco ha condizionato la partita. Questo successo conferisce maggiore consapevolezza alla Roma per proseguire il cammino europeo. E’ una Roma che sta proseguendo il suo processo di crescita che, ricordiamo, è un progetto triennale. E’ in piena corsa per il quarto posto e in Conference League può andare avanti”.

Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “Una partita di una bruttezza come non si ricordava da tempo, con un campo pessimo per entrambe le squadre. La prestazione della Roma ha lasciato a desiderare, il Vitesse è una squadra scarsa e ha sprecato un’occasione con Openda incredibile. Un approccio sbagliato da parte della Roma come è accaduto altre volte contro l’Inter e il Milan, oppure a Venezia. Ieri il Vitesse è partito con il piede spinto sull’acceleratore, ma è una squadra scarsa, eppure i giallorossi sono andati in difficoltà. Vina e Maitland-Niles sono stati terrificanti, infatti Mourinho ha inserito Karsdorp ed El Shaarawy nel secondo tempo e le cose sono migliorate. Kumbulla? Ho sempre pensato che fosse un buon giocatore e mi stupivo quando lo si considerava l’ultima ruota del carro. Ieri non ha giocato nemmeno una grandissima partita, meglio contro l’Atalanta. Per me Kumbulla è il classico marcatore, che è bravo nell’anticipo, forte di testa, mi è sempre piaciuto. Mancini? Come rendimento è sempre sotto la sufficienza, è un giocatore molto sopravvalutato”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “La partenza di ieri della Roma è stata complicata. Veretout è in una situazione di grande difficoltà, insieme ad Oliveira non riusciva a tenere il centrocampo. La squadra dopo il gol ha tenuto botta, Mourinho ha messo le mani nei posti giusti, ma questo ti deve aprire gli occhi ancora una volta. La Roma non può fare nemmeno un mini-turnover. Bisogna fare un ragionamento sul valore effettivo di questi giocatori. E’ una rosa di giocatori limitati e se mancano i titolari si può perdere con chiunque. Chi mi è piaciuto? Kumbulla si è applicato, è anche fin troppo umile. Mancini si crede di essere non so chi invece viene sempre ammonito. In attacco Zaniolo è stato sempre fuori dalla partita, non è riuscito mai a mettere in campo la sua progressione. Quando viene meno un giocatore come lui c’è una mancanza, e si vede”.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Il primo tempo della Roma è stato orrido. Il Vitesse non segnava nemmeno con le mani. I giallorossi trovano questo gol fortunoso con Oliveira e gli olandesi hanno perso l’ardore, però bisogna riflettere sul fatto che questa squadra ha dei limiti e poi va in difficoltà quasi sempre. El Shaarawy? Lo conosciamo, è uno che se entra in partita ti aiuta anche in fase difensiva e lì davanti è sempre utile. Io lo vedrei come terzino sinistro alla Zambrotta. La Roma, giocando a te, è un ottimo quinto”.

Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “La Roma sta portando avanti questo campionato edonistico, massimo risultato con il minimo sforzo, ma la partita di ieri è poco logica. Il primo tempo è stato inguardabile, non degno della maglia che indossano. E’ un problema che Mourinho deve accuratamente guardare, deve cambiare l’approccio alle partite”.



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