AS ROMA NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Ci sarebbe da fare uno studio sociologico: come mai nella stessa città c’è una squadra che porterà allo stadio 60 mila spettatori con il Bodo/Glimt e forse oltre 50 mila con la Salernitana, un’altra realtà che ha portato 3000 spettatori in alcuni partite. Scherzi a parte, ma il Catanzaro in Serie C ne porta di più… Sul prossimo mercato sono molto fiducioso e ottimista, la Roma prenderà giocatori importanti”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Mancini deve fare quello che sente, se fosse per me non chiederei le dimissioni. Non lo manderei via perché abbiamo già visto questa storia in 10 anni e non è mai migliorata. Se c’è uno che ha fatto qualcosa è stato lui con la vittoria dell’Europeo”.
Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Penso che Mancini non debba essere il solo a mettersi da parte, non risolverebbe i problemi. Bisogna fare punto a capo e riguarda il presidente federale e tutta la struttura tecnica di Coverciano. Dall’Under 21 compresa fino alle altre il lavoro dei responsabili tecnici è inutile, non ha fornito nulla di interessante alla prima squadra. Non ci sono maestri ma burocrati”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Ieri ho visto tanta frenesia e tanta confusione: l’Italia è stata anche presuntuosa, bisogna attribuire la sconfitta all’allenatore e non sicuramente ai ragazzi”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “È il punto più basso dell’Italia calcistica, l’Europeo e’ stato qualcosa di irrazionale nella normalita. Zaniolo? Non so se avrebbe cambiato le cose, ma nell’Italia c’è un solo campione e si chiama Verratti. Abraham ha un vincolo per due anni, quindi non capisco cosa scrivono i tabloid inglesi. La Roma non può chiedere 100 milioni perché c’è il vincolo di recompra, se fra un anno il Chelsea decide di non riprenderselo, la Roma può venderlo. Qualche giocatore con Mourinho è cresciuto, tipo Smalling e Kumbulla”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Zaniolo ha passato due settimane complicate. Deve tirare fuori la sua forza e il suo talento. E’ un giocatore molto forte e la Roma ha bisogno di lui. Non è che se ha vinto il derby senza di lui significa che se ne può fare a meno. Mourinho lo sta gestendo a modo suo e sono sicuro che gli farà bene. La Roma punterà su Faticanti e Missori tra qualche anno”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “La Roma è interessata a Maxime Lopez, ma resiste ancora Xhaka dell’Arsenal. Poi si dice che Renato Sanches sia fuori portata della Roma. Abbiamo vinto il derby e siamo strafelici, ma Mancini può giocare ancora nei giallorossi? Anche ieri contro la Macedonia ha fatto un errore enorme. Nessuno parla di cambiarlo con qualcuno più forte. Io mi fido di Mourinho, se ha puntato Maxime Lopez vuol dire che è bravo, ma visto che è in scadenza 2025 ha un costo. Questo tipo di giocatori esplodono in Italia perchè il livello del calcio italiano è quello che abbiamo visto ieri con la Macedonia. Io ho letto nella nostra chat ‘Magari prendiamo Raspadori’: è questo il decadimento del calcio italiano, non c’è più una ‘selezione all’ingresso’ che ti permette di essere competitivo, ormai giocano tutti. Non funziona così”.
Jonathan Calò (Centro Suono Sport 101.5): “Maxime Lopez può assomigliare a Pizarro, ma vagamente, proprio sforzandomi. Non è nemmeno così giovanissimo, è del 1997”.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “L’eliminazione è storica, e ora si partirà coi processi e si dirà che bisogna ripartire dai settori giovanili. Ma non puoi perdere contro la Macedonia. L’Italia ha smesso di giocare da quando s’è fatto male Spinazzola, ma fin dall’Europeo. Io punterei ancora su Mancini, ma bisogna metterlo nelle condizioni di lavorare su un materiale che al momento non c’è. E non è che te lo inventi in due anni”.
Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “La forma scadente di certi giocatori ti ha tolto la lucidità per fare il passaggio giusto, ma la partita l’Italia l’ha giocata. Il gol? Non so se sia colpa di Donnarumma come dice qualcuno, la palla era proprio a fil di palo. A me dispiace, ci siamo affezionati a questa squadra. Oggi è difficile farsi venire un sorriso, mi ha segnato la sconfitta di ieri, ho mal di stomaco questa mattina”.
Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Quello che è successo ieri è una cosa molto particolare, è accaduto l’irreparabile. Ma se non uscivi con la Macedonia, alla quale mancavano i giocatori migliori, saresti uscito col Portogallo. Berardi? Io dopo quel gol sbagliato lo avrei cambiato immediatamente. Nel 2006 non sapevamo se mettere Toni, Gilardino o Inzaghi, ora ci basterebbe la metà di uno di quelli. Restare per la seconda volta consecutiva fuori dai Mondiali è un fatto gravissimo e fa male a tutto il calcio italiano. Da tifoso dell’Italia sono a dir poco basito da quello che ho visto, e mi dispiace che pagherà solo Mancini, che è il meno colpevole di tutti. Anzi a lui andrebbe fatto un monumento, che è riuscito a vincere un Europeo con dei giocatori scarsi”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “E’ stato un disastro. Siamo stato eliminati dalla Sambenedettese, con tutto il rispetto. Abbiamo giocato una partita pessima, anche se prendere quel gol lì è stato incredibile. Ho visto Berardi sbagliare a porta vuota, salvo solo Verratti, Florenzi, Bastoni, ma il resto… Il calcio italiano è in un momento di crisi grande. Siamo sicuri che mandando via Mancini staremmo meglio? Io credo che dovrebbe essere lui l’uomo giusto per ricostruire la squadra, ripartendo dai giovani come Scamacca, Zaniolo, Frattesi e Raspadori”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Il nostro calcio è in crisi da tempo, l’Europeo vinto non era il segnale di una rinascita, ma un’eccezione. Non voglio dire che la vittoria dell’Italia all’Europeo sia stato come quello della Grecia, ma insomma…”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “L’eliminazione dell’Italia è un disastro annunciato. Si confidava solo sulla pochezza dell’avversario, e invece non è bastato nemmeno quello. Ora devi fare una sorta di under 23 e capire se questi ragazzi hanno qualità. Devi fare tabula rasa e nel giro di 6-7 mesi trovare 30 giocatori su cui lavorare”.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA