Josè Mourinho

AS ROMA NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “La Roma è al punto in cui deve dare conferme. La partita con la Sampdoria in questo senso è importante non solo per la classifica e per la serie di risultati che si allungherebbe, ma sarà una partita diversa e complicata. Se a Genova la Roma inciampa all’inizio di un nuovo ciclo importante e con la coppa alle porte, diventa più difficile pensare che sia finalmente una squadra solida e credibile”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Credo che con la vittoria nel derby sia salita l’autostima della Roma. Mourinho deve risolvere qualche problema a partire da Zaniolo. Mi aspetto una Roma che al termine della stagione arrivi vicina al quarto posto. Non può arrivare lì ma credo che possa chiudere quinta. Non so se per la Juventus sia un azzardo prendere Zaniolo per 50 milioni dopo una stagione negativa”. 

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “La Roma deve trovare delle soluzioni stabili. Oggi non si può ancora dire a che punto è questa squadra perché è troppo altalenante. Se Zaniolo a Genova resta in panchina non significa che è fuori dalla squadra, ma significa che la squadra ha trovato una sua squadra dopo il derby e in questo momento ha bisogno di giocare in quel modo. Tutta la Roma ha reso meno del previsto, arriva a 8 partite dalla fine senza un’identità precisa, e questo non ha aiutato Zaniolo”. 

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “In queste ultime partite Abraham è stato decisivo e si è messo al centro della Roma. Io aspetto prima di dire che è iniziato un nuovo corso della Roma. È vero che ha ottenuto un filotto di risultati buoni ma in mezzo ci sono pareggi mediocri. Zaniolo può essere uno dei due trequartisti alle spalle di Abraham. Pensare che Zaniolo possa diventare una seconda scelta è un errore”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Su Dybala sono d’accordo con Xavi. In Italia osanniamo calciatori che in Europa non fanno la differenza. Il livello del calcio italiano è al ribasso. A 40 milioni Zaniolo la Roma non lo vende ma sicuramente si siede e prova a strappare 10 milioni in più. Di Guedes si è parlato già a gennaio. Quest’anno ha fatto più di dieci gol, è un esterno che vede la porta, però costa molto, intorno ai 40 milioni. La cosa che si intuisce però dalla richiesta di alcuni giocatori è che Mourinho vuole tornare al modulo a 4. La Roma i vari Cristante e Veretout, li venderebbe subito, Zaniolo no. Oggi Zaniolo non ha un valore altissimo: non gioca in Nazionale, ha fatto due gol in campionato e ha due crociati alle spalle”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Il fatto che Mancini ora faccia giocare Zaniolo contro la Turchia mi sembra una presa in giro. Se la Juventus offrisse 40 milioni per Zaniolo, la Roma ci farebbe più di qualche ragionamento. Non vorrei mai però vedere Zaniolo esplodere definitivamente da un’altra parte. Se per il mercato dobbiamo guardare all’estero bisogna prendere uno di sicuro affidamento, altrimenti è meglio prendere Berardi”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “E’ una vergogna che i giocatori stiano lasciando il ritiro della Nazionale dopo la sconfitta peggiore della storia degli azzurri. Se la Juventus offre 40 milioni cash per Zaniolo, la Roma sicuramente ci pensa. La Roma aveva dubbi su Zaniolo ancora prima che arrivassero Mourinho e Pinto. Non hanno dubbi per quanto riguarda l’aspetto fisico ma sul suo entourage, ma questo non lo diranno mai. Purtroppo la corsa a Zaniolo è a ribasso, la Juventus non ti offre molto e ti inserisce contropartite come McKennie quindi credo che difficilmente si farà”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Se la Roma vince la Conference League non la vincerà il club ma Mourinho, ed è giusto che sia così. Zaniolo fuori al derby è una grande mossa, e solo grandi allenatori come Mourinho possono fare. Mi fa venire in mente anche che oggi è l’esordio di Totti. Come quando Capello mise fuori Totti in Juve-Roma. Mourinho è entrato in una fase dove è molto rilassato, perché quello che poteva fare è stato fatto, quello che arriva sarà un più. Questo non vuol dire però assenza di stimoli. Ha già fatto il suo percorso nella Roma, la speranza è che ci sia qualcosa in più. La storia della Roma mi dice che non vincerà la Conference League, mentre la storia di Mourinho sì”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Mancini è il bello che piace a tutti: è il caruccio, il pettinatino, perbenino, quindi piace alla gente che piace ma soprattutto piace alla gente che conta. Per cui rimarrà questo laziale come Ct della Nazionale. Per quanto riguarda la Roma, Mourinho rimarrà anche il prossimo anno. Mou vuole Guedes del Valencia, Kostic dell’Eintracht Francoforte e Mavididi del Montpellier. Io non credo ad una parola di quello che scrivono i giornali. Non credo che con questi giocatori si aprano le porte del Paradiso… Mourinho vuole tornare al 4-2-3-1 o al 4-3-3, quindi gli servono un bel paio di ali. L’importante è finire bene il campionato e vincere questa benedetta/maledetta Conference League. Poi ci sarà il solito bagno di folla all’Olimpico tra Salernitana e Bodo/Glimt. Ai tempi di Pallotta queste due partite avrebbero registrato 10mila spettatori. Intanto è arrivato Svilar, che ha firmato 5 anni di contratto, sarà il sostituto di Rui Patricio. Tutti giocatori che arrivano dal Portogallo: quando i giri sono sempre questi, non mi appassiona molto. Bisognerebbe variare anche i tipi di mercato. Non mi fido assolutamente né di Friedkin, né di Mourinho, né di tutti quelli che sono rimasti alla Roma. Sono 11 anni di Pallotta, 2 anni di Friedkin e non ho visto niente. Poi saremo sempre pronti ad applaudire se vinceranno”.

Jonathan Calò (Centro Suono Sport 101.5): “Guedes ha segnato 11 gol in stagione, è più una seconda punta che un esterno. Lui mi piace, non cambia le sorti della Roma ma sicuramente è più forte di Shomurodov. Per Guedes 35 milioni di euro mi sembrano molti. A livello realizzativo è la sua miglior stagione perchè si è avvicinato di più alla porta. Inoltre Guedes è di Mendes. Kostic? Gioca largo ma è un attaccante, non fa il terzino. Xeka? E’ il centrocampista del Lille, portoghese, che dovrebbe partire da regista. Viene cercato da diverse squadre. Dal Lille si pesca bene anche perchè sono campioni di Francia. Non cambia nemmeno lui la storia della Roma, ma almeno lo prendi a parametro zero. Il Lille ha fatto un gran bel calcio, ma purtroppo ha molti problemi economici. Ha cambiato proprietà, è entrato Barnaba e il socio di riferimento è Elliot”.

Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “La Roma con i circa 40 milioni che potrebbe ricavare dalle cessioni di Cristante e Veretout ci deve comprare uno stra-titolare a centrocampo, e un’ottima riserva. Io mi aspetto una rivoluzione in estate. Ora devi lavorare più sulla qualità: se levi Cristante e Veretout, che sono stati dei titolari, devi mettere due titolari. Sarà di sicuro un mercato divertente. La qualità dei nomi che leggiamo è buona: Paredes, Sanches, Xhaka, Guedes sono giocatori di una qualità importante. Non è il prestito di Maitland-Niles, che è un giocatore che non fa impazzire. Ma se vendi Veretout e Cristante, e mi prendi Xhaka, o ancora di più Paredes, e Sanches, la Roma si sarebbe rinforzata”.

Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Se cominciano ad andare via Cristante e Veretout, se andrà via un difensore centrale, se va via Shomurodov, quella del prossimo anno sarà una Roma profondamente diversa. Ipotizziamo la conferma di Oliveira e il rinnovo di Mkhitaryan, allora ti serve un regista e poi altri due centrocampisti. Se vanno via Perez e Shomurodov, ti serviranno anche due rinforzi in attacco. Speriamo che il lavoro lo stiano già impostando e che la Roma concluda il campionato in una posizione dignitosa”.

Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Ci sono giocatori su cui la Roma e Mourinho possono cambiare idea in base a come finirà la stagione. Vincere la Conference potrebbe cambiare le carte in tavola e alcuni giocatori rimarrebbero. Mandare via Cristante e Veretout? Una grande squadra due giocatori così li tiene per fare la panchina. I giocatori che sento non mi cambiano la storia della Roma, leggo di Musonda che negli ultimi due anni non ha giocato una partita. Oltre all’undici titolari, è molto importante la panchina specie ora che ci sono cinque sostituzioni. La Roma, a parte quei 3-4 giocatori intoccabili, è completamente modificabile. Io ad esempio Mancini lo darei via domani mattina, per me non è un giocatore che può stare in una squadra importante. Cedere Cristante invece mi sembra una stupidaggine: è un dodicesimo che vorrebbero tutte le squadre al mondo, è un calciatore duttile e serio, e nella rosa di una squadra importante ci sta benissimo”.

Claudio Moroni (Rete Sport 104.2): “Io dico che uno come Cristante non si vende mai. Ma se Mourinho decidesse che è giusto vendere Cristante, io mi fido di lui. Perchè il derby ha legittimato Mou anche di fronte ai Friedkin per chiedere le trasformazioni che vuole. Se lui vuole due giocatori che non conosco, e manda via due giocatori che conosco, io sto con Mourinho. A parte che nella sua carriera ha dimostrato di essere 300 volte più bravo di me, ma poi con quella partita mi ha fatto capire quello che può essere la Roma più avanti. Il derby è servito a convincere noi scettici che Mourinho è degno di fiducia, ma anche che i giocatori della Roma non sono una massa di pippe al sugo”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Il mercato della Roma va impostato in base alle idee di Mourinho, si sta cercando anche di lavorare sugli esterni di attacco perché l’idea di José è quella di tornare al modulo di inizio stagione. In quest’ottica sono molto importanti le scelte su alcuni giocatori fondamentali come Zaniolo o Mkhitaryan, però è chiaro che devi partire da un modulo. La priorità rimane un regista”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Mi dicono che Svilar sia un portiere fortissimo e che possa accompagnare alla grande Rui Patricio. Sul mercato si torna a parlare anche di Xhaka, non c’è dubbio che la Roma voglia cambiare il centrocampo”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “La Roma ha vinto il derby nel momento peggiore. Non so quanto la Lazio ci abbia messo del suo, si è molto ridimensionata in quella partita. Il recupero di Spinazzola è fondamentale non solo per la Roma ma anche per la nazionale”.

Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Storicamente mi interessa chi arriverà meglio a fine stagione tra le due squadre della capitale. La Roma ha superato diversi momenti difficili. La guida di Mourinho si sta facendo sentire, ha rafforzato molto l’ego di alcuni giocatori, ed è lui che ci mette sempre la faccia”.



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