Tiago Pinto

AS ROMA RADIO NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “La Roma sta giocando con i resti della sua rosa. Ha giocato con squadre che hanno un organico più attrezzato. Intorno a Mourinho ci sono i contraccolpi del fanatismo. Mourinho visto in questa maniera fa tenerezza. Approfittando dei 40 anni del secondo scudetto rimpiango i tempi di Liedholm”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Da tre mesi non si parla della Roma, ma solo se Mourinho resta. Si parla del non gioco di Allegri e che la classifica del Milan e dell’Inter è deficitaria. Però non sento nessuno parlare della classifica dei giallorossi e di come gioca la sua squadra”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Perché Pinto non parla più? Secondo la mia lettura, è un’idea dei Friekdin perché qualsiasi cosa direbbe andrebbe contro Mourinho. In questo momento la Roma va difesa e di conseguenza anche l’allenatore e questa responsabilità non vogliono prendersela. Il silenzio è dannoso soprattutto per la squadra. La Roma ha inficiato i risultati delle ultime 4 partite con errori individuali che si sono moltiplicati nel momento chiave della stagione in cui la squadra si è trovata in piena emergenza con assenze pesanti”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “La situazione di Mourinho mi mette una certa tristezza. Il silenzio della società e la sparizione di Pinto non fanno onore alla piazza romana. La società deve comportarsi diversamente. Il fatto che Pinto non parli si inserisce nel silenzio tombale della dirigenza e Mourinho si è rotto le scatole. Contro l’Inter ho visto cose buone e cattive. Le prime sono dal punto di vista del collettivo, le seconde provengono dagli errori individuali. Nei momenti topici della partita, non ci possono essere certi errori, a maggior ragione in semifinale”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Negli scontri diretti hai perso a causa di errori individuali non indifferenti e per alcune decisioni arbitrali, oltre che per gli infortuni. Pinto giovedì parlerà, la Roma è in una semifinale europea nonostante lui. La Roma è stanca, ma in questo genere di partite si trova un supplemento di energie che viene dall’atmosfera. Dybala giocherà penso dal primo minuto e in campionato non lo vedrei più, Wjinaldum non ha fatto il rodaggio e penso che entrerà a partita in corso. Gli altri non li recuperi, molti rientrerebbero in caso di finale, non prima”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Tutti dicono che con l’Inter non c’è stata partita, ma io non sono d’accordo. Al momento di massimo sforzo, quando la squadra poteva pareggiare, c’è stato lo sbaglio del solito Ibanez. Spero che il suo futuro sia altrove, ci è costato almeno 12 punti quest’anno. Io spero che sia proprio finita con questo ragazzo. La squadra ce l’ha messa tutta. Mourinho si è affezionato a questo pubblico, quando gli allenatori vanno sotto la curva si vede se sono veri o no, e il suo gesto è stato assolutamente vero”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Voglio ringraziare la Roma e tutta la famiglia. È stato emozionante tornare sul campo sabato per le celebrazioni, la tifoseria è unica. Mourinho è al centro di tutto, è il riferimento per una serie di giocatori che sono contenti di averlo come allenatore e sono con lui in tutto e per tutto. Per quanto riguarda il futuro, non trapela nulla, bisognerà aspettare una quindicina di giorni per avere le idee un po’ più chiare. L’assenza di Smalling è devastante, la Roma senza di lui non è la stessa, anche dal punto di vista degli scontri aerei è fondamentale“.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Ciò che vuole la piazza è chiara, anche quando perde, è con lui. Mourinho è un istrione, ma sul piano della realtà non ti so dire se resterà o andrà via, credo sia tutto legato ai risultati. In campionato non è facile, 3 punti dal Milan non sono pochi, soprattutto se la Juve rimane dentro. Però c’è l’Europa League e credo che qui si focalizzeranno tutte le energie. Ibanez è inaffidabile. Smalling ti dà una sicurezza che lui e Mancini non riescono a garantirti“.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Mourinho è un istrione. Il testo della canzone di Aznavour, che parla di teatralità e genialità, è perfetto. Credo che lui, in quanto grande professionista, sappia esattamente cosa fare il prossimo anno. Contro l’Inter l’unica cosa che poteva fare la Roma era prendere un gol in meno, l’assenza di Smalling è pesantissima, più di quella di Abraham e Dybala, che Mourinho ha deciso di risparmiare in vista di giovedì”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Non so se siamo ai titoli di coda tra Mourinho e la Roma. È un allenatore che, nel pacchetto completo, ha vantaggi e svantaggi. Dal punto di vista del coinvolgimento è unico, ma devi considerare anche gli attacchi alla società e alla proprietà. Se si vuole andare avanti insieme, bisogna farlo con chiarezza. La partita tra Roma e Inter aveva il risultato segnato, viste le condizioni delle due squadre, anche guardando la panchina. La Roma ha preso gol alla prima disattenzione e contro una squadra che, al momento, è più forte e che sta facendo valere il peso del suo organico, tra i più ricchi della Serie A”.



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