Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Marco Violi (Roma Giallorossa TV): “C’è tanto rammarico per i punti persi dalla Roma e per quelli che gli arbitri ci hanno sottratto. A questo punto della stagione i giallorossi potevano stare benissimo al quarto posto al posto della Juventus o giù di lì. Ma credo che Mourinho abbia trovato un assetto che difficilmente lascerà e dei giocatori sul quale farà affidamento. Maitland-Niles e Sergio Oliveira sono quasi stati bocciati dal tecnico, vedremo se troveranno spazio in Conference. Il fatto che giochi Zalewski, meritatamente, e non Vina o l’ex Arsenal, fa riflettere sul fatto che Pinto nel mercato estivo e di gennaio non abbia accontentato Mourinho”.
Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92.7): “La Roma ha giocato molto bene sabato e ha sempre tenuto in mano la partita. Abraham è assolutamente decisivo in questa Roma, è un attaccante completo e il giocatore attorno cui la Roma si sta ritrovando”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Ho visto una squadra messa bene in campo e con le idee chiare. La Roma ha giocato molto bene anche in fase difensiva. E’ stata una grande soddisfazione ma è troppo tardi per una svolta. Se la Roma farà tre partite in quel modo potremmo dire che finalmente i giocatori hanno capito come stare in campo. La squadra va migliorata, servono almeno 5 giocatori se il prossimo anno vuoi lottare seriamente per finire tra le prime 4. Altrimenti ricominci sempre dallo stesso punto. Servono almeno 2 calciatori sui livelli di Abraham”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Con lo Spezia ho visto dei miglioramenti di qualche singolo, con l’Atalanta anche nel collettivo. La partita di sabato per certi aspetti è stata meglio di quella dell’andata. Mourinho si è inventato Mkhitaryan come regista e Zalewski sulla fascia sinistra. Ci sono dei miglioramenti tecnici e tattici grazie al lavoro di Mourinho ma questa deve essere la normalità. L’Atalanta veniva da due partite giocate molto bene, il tecnico ha trovato una quadra adesso. Chi non sta capendo il gioco di Mourinho non sta giocando più: Vina, El Shaarawy e Niles per esempio. In queste 10 partite vedremo chi potrà rimanere il prossimo anno. Kumbulla sta migliorando tantissimo. Bisogna essere bravi a spendere bene i soldi, al Milan ci sono delle competenze che a Roma non ci sono. Nell’ultima formazione con l’Atalanta c’erano solo 2 acquisti del mercato: Abraham e Rui Patricio. Abraham è un calciatore indiscutibile, gli mancava solo un po’ di cattiveria sotto porta ma sta migliorando”.
Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Non è stata una casualità la vittoria di sabato. E’ stata una partita diversa da quella dell’andata, è stata più sofferta. Sempre meritata ma con più disponibilità al sacrifio dei giocatori. In queste gare vedi quali sono i giocatori da Roma e quali no. Abraham, Zaniolo e Zalewski hanno fatto una grande partita e c’è un difensore sul quale si può lavorare che è Kumbulla. Per l’anno prossimo serve molto, sei giocatori. Con 15 milioni si trova un terzino buono. La Roma ha dei buchi a sinistra, Spinazzola non si sa quando rientra. Adesso sta giocando la punta della Polonia perché gli altri sono stati acquisti sbagliati. Serve anche un difensore centrale. 120 milioni sono pochi per rifare la squadra. Berardi sarebbe venuto alla Roma per seguire Di Francesco ma gli era stato detto che non si potevano prendere tutti giocatori del Sassuolo. Uno dei regali di Pinto potrebbe diventare campione d’Italia: uno tra Dzeko e Florenzi. Abraham poteva già stare a 30 gol se non avesse preso tutti quei pali. E’ un giocatore molto completo, Mourinho sta iniziando a giocare come il Chelsea con 5 difensori”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Io credo che in alcune partite con il suo atteggiamento, spesso molto concentrato su ogni decisione arbitrale, Mourinho abbia generato un clima per il quale anche i giocatori si sono sentiti in dovere di essere più attivi nelle proteste. Questo secondo me potrebbe togliere energie nel giocare la partita. Gli stessi arbitri se sentono i tecnici lamentarsi ogni secondo, potrebbero essere anche loro meno lucidi e anche fischiarti una cosa in meno. Mi piace la gestione di Mourinho della Roma? Ad oggi più no che si. Non è il mio allenatore preferito, a me interessa la squadra non la sua carriera. Poi quando è bravo lo dico come quando sbaglia, ma è la mia opinione. Mourinho non è il miglior allenatore per questa Roma”.
Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Sabato la Roma secondo me ha fatto una grande partita. Ero molto prudente alla vigilia, e invece la squadra ha messo in campo una grande prestazione, sono entrati in campo come si doveva entrare, sia nel primo che nel secondo tempo. Ora questo entusiasmo va mantenuto sia per l’Udinese che poi nel derby. La cosa che ci aspettiamo ora è la continuità. Non dico che mi aspetto tutte partite così, ma quasi. Così devi entrare in campo, con questo atteggiamento, sempre così”.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Prendere sei punti all’Atalanta è una soddisfazione in una stagione che di soddisfazione non te ne ha date tante. Zalewski ha fatto una signora partita contro una squadra forte come quella bergamasca. Abraham quest’anno ha segnato per otto volte il gol dell’uno a zero, non il gol del quattro a zero che non serve a nulla. I suoi gol molto spesso generano punti. E io mi prendo anche Kumbulla, che secondo me è uno che può crescere ancora. Anche quella è una piccola vittoria di Mourinho. Quando parliamo di quanto ti aggiungo o ti toglie un allenatore come lui: mi hai fatto perdere 4 milioni di Villar, ma me ne hai fatto guadagnare 10 con Zalewski. Qualcosa si comincia a vedere, c’è un atteggiamento differente. Però non capisco, cosa doveva succedere per avere questo cambio di mentalità? Dovevano entrare tre giovani della Primavera per farvi vedere come si lotta e come si corre per vincere le partite? Ok, ce lo prendiamo, ma forse potevate farlo anche prima”.
Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “La prestazione lascia ben sperare per il futuro, ma per quanto mi riguarda ho capito una volta di più che questa squadra necessita del miglior Mikhitaryan. Peccato per quella sua espulsione, soprattutto perchè alcuni giocatori non hanno capito che negli ultimi minuti non si perde tempo tirando in porta da fuori area. La nota positiva è soprattutto Zalewski, un giovane che sembrava perso dopo quella stupidaggine fatta, fra l’altro non da lui. Se può fare il titolare? Secondo me per Mourinho ormai è un titolare, e non sembra una mossa sbagliata, sta dando dei risultati. Ora speriamo di non buttare tutte queste cose positive a Udine. E poi c’è la Lazio, che sembra aver trovato la quadratura del cerchio”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Seconda vittoria della Roma senza Mourinho in panchina. Senza di lui i giocatori sembrano sereni e tranquilli…”
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “La Roma ha fatto la partita che doveva fare, non mi aspettavo che tenesse così tanto. I giallorossi non hanno concesso niente all’Atalanta che è una squadra che crea tanto. La Roma ha tenuto con una difesa e un atteggiamento giusto, è un gruppo che ci tiene e che gioisce insieme ai tifosi dopo tantissimo tempo. Due vittorie senza Mourinho in panchina? Ma non scherziamo… Il tecnico deve tornare in panchina al più presto”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “La Roma ha fatto bene, anche se l’Atalanta era decimata. Gosens è stato venduto, Zapata era fuori, Muriel non era in condizione… Mourinho deve stare in panchina soprattutto per il rapporto con i suoi giocatori. Magari dovrebbe rivedere degli atteggiamenti sul suo direttore di gara”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Mourinho deve tornare in panchina, non so se deve cambiare qualcosa nell’atteggiamento, ma deve sbrigarsi a tornare perchè la Roma ha bisogno del suo apporto. In queste due partite si è vista una Roma diversa, Mou sta facendo delle scelte impopolari mettendo Zalewski e lasciando in panchina Maitland-Niles e Oliveira, ma alla fine sta avendo ragione lui”.
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