AS ROMA NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92.7): “Io penso che le idee che ha la Roma su Zaniolo i dirigenti le abbiano già fatto sapere al giocatore e al suo entourage, Lui, però, ora non è nemmeno sicuro di essere un titolare. Zaniolo ha tutte le caratteristiche di un trequartista, ma oggi è uno che interrompe la leggerezza di gioco della Roma. Quì c’è un problema di interruttore, che tiene il ragazzo lontano da un rendimento che gli spetta. Chi togli oggi per far giocare lui? Mourinho glielo ha fatto capire con diversi segnali, ora serve la reazione del giocatore. Cosa lo tiene a testa bassa?”.
Enrico Camelio (Radio Radio 104.5): “Zaniolo non ci è rimasto male delle parole di Mancini, le considera più un modo per spronarlo. Lui ci è rimasto davvero male che non abbia giocato il derby e possiamo dire che il giocatore non vestirà la maglia della Roma il prossimo anno”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Mancini mette un macigno sulla carriera di Zaniolo. Lui lo ha lanciato quando non lo conosceva nessuno, quindi è un suo grande estimatore. In pratica dice che ha grandi potenzialità ma deve imparare a giocare con gli altri. Queste parole sono un campanello d’allarme incredibile. Mi rivolgo a Nicolò e gli dico ‘Zaniolo, stai rischiando molto della tua carriera’, mi auguro che queste parole arrivino anche al giocatore”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Zaniolo? Detto da Mancini ha un peso diverso, ma noi lo stiamo dicendo da tempo. Lui gioca da solo, ha grandi potenzialità, e in questo senso Zaniolo da ragazzo intelligente deve migliorarsi. Se lo vuole la Juventus, e quindi Allegri, credo che vedano margini di miglioramento”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Quello che ha detto Mancini su Zaniolo noi lo diciamo da tempo. Sono sempre più convinto che lui non debba giocare da esterno per poi accentrarsi. Questo conferma che il ragazzo non è in un momento felice”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Zaniolo ha questa caratteristica negativa che lo incarta parecchio. E’ un solista per il momento, ma credo che Mancini non abbia messo una pietra tombale sul giocatore. Tutto questo è aggravato dal fatto che non è in un periodo di forma buono. La partita che salvo di Zaniolo in questa stagione è quella di Bergamo contro l’Atalanta”.
Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Le parole di Mancini ricalcano le stesse parole di Mourinho dopo Empoli, dove tra l’altro Zaniolo ha anche segnato. Non voglio fare l’avvocato difensore di nessuno ma il ragazzo, che viene da due anni da incubo, non mi sembra che stia giocando così male in questa stagione. E’ vero che ha giocato male con l’Udinese perchè aveva paura di saltare il derby, ma mi sembra che ci sia un po’ di accanimento nei suoi confronti. E’ un momento in cui Zaniolo deve esprimersi al massimo, ma dobbiamo avere un po’ di pazienza supplementare con lui”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Quest’anno Guedes ha espresso il suo valore ma nelle stagioni passate ha segnato poco. E’ un giocatore che prenderei ma se prendi lui a 40 ne devi prendere uno a 60. Anche la Roma ha dei dubbi sul prezzo. Zaniolo resta più forte di Raspadori. Quello che ha detto Mancini ieri sera lo hanno espresso tutti gli allenatori di Nicolò. Sono molte le critiche che gli arrivano sul fatto che non passa il pallone e ancora non ha smaltito questo difetto. Ha delle immense qualità però deve imparare ad ascoltare. Cristante è un giocatore che in una rosa ci può stare, è un giocatore di rendimento. E’ stato massacrato l’anno scorso da Fonseca che lo ha fatto giocare da difensore centrale. E’ un buon ricambio per il centrocampista che verrà, così come Oliveira. Ci sono tanti giocatori buoni da prendere a 0 ma la Roma non li sta trattando”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Il nome di Guedes mi lascia perplesso, è un buon giocatore ma se la Roma si trova nella necessità di prendere attaccanti esterni è perché quelli che abbiamo non vanno in gol. Guedes da questo punto di vista non da certezze. Bisogna anche vedere il curriculum e i numeri, e dicono che in carriera in doppia cifra non c’è mai andato a parte quest’anno. Difendo sempre Zaniolo però mi rendo conto che se non cambia qualcosa nel suo modo di giocare non riesce ad esplodere. Oliveira non da certezze dal punto di vista fisico”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Cristante sta attraversando un ottimo momento, ieri è stato uno dei migliori in campo con la Nazionale. Zaniolo invece sta vivendo un momento particolare, non riesce ad esprimere il suo potenziale. Nella partita che contava è stato mandato in tribuna e in quella che non contava nulla, è uscito a fine primo tempo, quindi non credo torni rinfrancato da questi giorni con la Nazionale. Sul mercato Cristante non credo valga più di Gagliardini, perché il prezzo lo fa il mercato. La Roma da qualche anno sta vendendo male, prima vendeva molto bene. Under ieri sera l’ho visto molto maturato, la Roma lo ha regalato al Marsiglia: è stato venduto molto male. Dal punto di vista delle cessioni la Roma è peggiorata, anche perché magari è sceso il livello dei calciatori. Inserire Cancellieri nell’operazione Kumbulla, è un disastro. Questo è stato un errore fatto in un momento in cui non avevi un direttore sportivo. Sulla vicenda Veretout mi aspetto una smentita. Non riconosco il calciatore in questa situazione, mi sembra tutto amplificato. Tutto è iniziato con l’arrivo di Abraham e il rinnovo di Pellegrini, da lì in poi molti agenti hanno iniziato a bussare alla porta di Pinto. Fossi nel calciatore avrei fatto già una smentita. È stata raccontata una cosa gravissima e io non ce lo vedo Veretout a fare una cosa del genere”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Non ho capito perchè ieri non ha giocato Pellegrini. Fosse stato il più grande giocatore della nazionale, che aveva trascinato la squadra ai mondiali, magari lo lasciava fuori per farlo riposare, ma lui non ha giocato una partita. Quindi io penso che sia infortunato, che abbia qualche problema fisico. Ieri ha deluso Zaniolo, ma anche Scamacca. Under? Nullo, come al solito. Se Donnarumma si piegava senza impegnarsi troppo, nemmeno segnava quel gol. Tutto fumo e niente arrosto, come al solito”.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Mi viene da star vicino a Zaniolo, da proteggerlo, perchè è ancora un ragazzino. E’ un patrimonio della Roma, è giovane, e sono contento se fa bene, non se va male. Rudiger a parametro zero? Guadagna 10 milioni l’anno, ma di che stiamo parlando? Ma poi un giocatore che lascia il Chelsea, lo farà per andare al Real Madrid, non alla Roma… Poi certo, io glieli darei 9 milioni a Rudiger, avendoceli. Ma se poi lui si rompe i legamenti, è finita. A me non sembra che la Roma abbia questo tipo di filosofia. La Roma segue giocatori più giovani, interessanti, che sono vicini alla scadenza del contratto e che per questo possono essere presi a un prezzo conveniente. Io credo che nelle intenzioni della Roma ci sia di vendere Cristante a 20 milioni e prendere Renato Sanches a 25, e così facendo si sarebbe rinforzata”.
Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Il racconto del Corriere dello Sport su Veretout lascia sconcertati. Non capisco la storia del “se non rinnovo, non gioco“. Ma se non giochi, poi a fine anno chi ti compra? Forse non giochi nel senso che Mourinho non ti fa giocare. Ma se fai così ti svaluti, e poi a fine contratto a 32 anni, ma chi te li dà quei soldi? Sembra una cosa talmente poco intelligente che ti viene il dubbio che non sia vera. Poi però vedi quello che è accaduto la scorsa settimana, e allora ti rendi conto che i parametri non sono quelli che pensiamo noi. Giocatori intoccabili dentro la Roma? Ci sono giocatori che, per quanto siano forti, al giusto prezzo possono essere sacrificati. Chi invece io non cederei mai, nemmeno davanti a cifre grosse, è Pellegrini: per me, oltre a essere forte, è un valore aggiunto il fatto che sia romano e romanista. E lo dico senza retorica, per me questo è un valore: si tramanda una posizione nella Roma, che è un po’ una caratteristica nostra, e non ne abbiamo tante”.
Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Zaniolo? Io ho questa idea: nessuno ha capito dove far giocare questo ragazzo. Lo stesso Mancini lo ha convocato come centrocampista e poi lo ha fatto giocare da attaccante. Lui è un trequartista, è uno che deve giocare dietro le punte, che deve avere spazio e deve guardare la porta. Lo stesso Mancini ha fatto lo stesso errore di Mourinho schierandolo a destra, ma lui non è Chiesa, ha caratteristiche molto diverse. Zaniolo ha bisogno di essere aiutato facendolo giocare dove deve, e sotto questo punto di vista ha sfortuna. Secondo me il ragazzo c’è, ed è un peccato sprecare il suo talento. Se continuiamo a farlo giocare spalle alla porta, il suo bagaglio tecnico e fisico lo butti via”.
Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Zaniolo gioca da solo? Questa considerazione la deve fare il calciatore ma anche chi lo allena. Lui può essere un solitario, ma dipende tutto dall’allenatore che deve insegnare ai migliori, se è capace, a crescere ancora di più. Zaniolo da Mourinho e Mancini deve imparare qualcosa, altrimenti è destinato a rimanere una promessa e niente di più. Bisogna spendere due o tre ore in campo e insegnare calcio ai giocatori. Questo succedeva una volta e con altri allenatori come Trapattoni. Adesso questo non viene fatto più. Zaniolo ha 23 anni? Allora non è un fenomeno come tutti dicono. Il signor Zaniolo, e anche la sua famiglia, deve capire che il calcio non è solo il salario, ma mangiare anche qualche pezzo di pane duro”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Viene rimproverato a Zaniolo di giocare da solo? Se a 23 anni fai ancora questo, non è facile insegnargli certe cose. In questo caso faccio una critica al giocatore, dovrebbe far fare il salto di qualità anche alla Nazionale, ma non so se c’è una soluzione sul fatto che un giocatore possa cambiare la sua mentalità. Zaniolo non dialoga con i compagni, non solo ha segnato pochi gol, ma non ha fatto nemmeno assist”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Mancini ha detto una cosa molto importante, non è stata una critica leggera nei confronti di Zaniolo. La sensazione che ha avuto lui è importante e la dovrebbe ascoltare anche la Roma se ritiene di impostare il futuro sul giocatore. Mi ricordo Vieri che alla Juve cercava di migliorare nei fondamentali. Zaniolo dovrebbe lavorare sull’individuale e sul suo modo di giocare. Bisogna decidere innanzitutto il ruolo definitivo e poi deve migliorare soprattutto nei comportamenti”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Zaniolo va un po’ per conto suo ma mi auguro sia solo questione di tempo, è fuori dal gioco. Le caratteristiche le ha, ma lui ci deve mettere un po’ più del suo. La storia di Veretout è in controtendenza con la professionalità che dovrebbe avere un calciatore. Se esci così allo scoperto, devi avere anche delle carte in mano da giocarti. L’anno scorso ha fatto la differenza, insieme a Mkhitaryan tenevano in piedi la Roma. Non capisco cosa sia successo quest’anno, tra l’altro con un allenatore che all’inizio lo faceva giocare sempre. La Samp è una squadra che ancora deve fare dei punti e quindi ti può sorprendere. In questo momento della stagione non bisogna guardare il nome dell’avversario ma gli obiettivi che ha. Con il Bodo invece la Roma ha tutto da perdere”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Zaniolo mi ha deluso. Ha mostrato tutti i difetti e le lacune che anche a Roma gli vengono imputate. Dovrà fare un esame di coscienza tecnica e rivedere un pochino il suo modo di stare in campo. A Roma ha un allenatore come Mourinho e avrà modo di apprendere meglio come stare in campo e aiutare la squadra. Se Veretout avesse a che fare con presidenti di altri tempi avrebbe già raccolto le sue cose a Trigoria”.
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