Josè Mourinho

AS ROMA NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92.7): “Vedendo i numeri dei falli fatti e dei pochi tiri in porta, c’è da chiedersi se Zaniolo faccia davvero l’attaccante o continui a comportarsi più da centrocampista. Su Tiago Pinto non ho cambiato idea, nel tempo si dovrebbe migliorare ma su di lui non si riesce a dare un giudizio. Bisogna vedere quanto si fidino i Friedkin ma non mi sembra abbia fatto cose straordinarie”.

Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “La Roma contro il Vitesse dovrà gestire il vantaggio e soprattutto le energie. Non credo però che snobberà la partita in vista del derby”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Mi sembra eccessivo pensare già al derby come se non ci fosse la partita di giovedì. Immaginatevi come ci arriverebbe la Roma se venisse eliminata dalla Conference League. La Roma deve evitare l’atteggiamento che ha avuto nelle ultime partite”. 

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Mourinho ha una sola possibilità di poter dire a quasi tutta la serie A di avere un titulo anche quest’anno. Quindi non vorrà correre rischi contro il Vitesse, mi aspetto qualche cambio ma l’obiettivo ormai credo sia la Conference. Questo derby è triste, le due squadre nei pregi e difetti si somigliano. A parte Abraham non c’è un giocatore preso da Pinto che si sia valorizzato minimamente in questo anno e passa. Il Milan di Maldini ha speso 100 milioni per Tomori, Maignan, Leao, Tonali e Hernandez. E ora valgono il doppio. Ci vogliono competenze, e la Roma le avrebbe con Conti o Totti. Se Pinto fa male se ne torna a Lisbona e non dovrà fare i conti con la città, come successo a Monchi. Non capisco il progetto dei Friedkin”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Non mi sembra una stagione con le caratteristiche per costruire qualcosa per il futuro. Non vedo quei mattoncini in più rispetto all’anno scorso che mi fanno pensare positivo per il prossimo anno. Non vedo questi giocatori che si apprestano ad esplodere in maniera decisiva nel prossimo futuro anzi vedo un mercato estivo nel quale si devono fare investimenti pesanti. Se la proprietà fosse convinta di far tornare Totti nella Roma, ci vorrebbero 5 minuti a convincerlo. Sono stato un grandissimo ammiratore dello Spalletti tecnico ma sulla questione Totti non c’era nulla da fare. Gli feci una domanda fuori dall’intervista proprio su quell’argomento ed evidentemente lo misi in difficoltà. L’idea che mi sono fatto era che su quella cosa di Totti sarebbe arrivato fino in fondo ed era diventata un’ossessione. Perdeva lucidità e serenità, era diventato il suo fantasma”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “C’è tanta gente che è fiduciosa mentre altra è scontenta. Mourinho può essere parte del problema non il problema principale. La dimensione della Roma è quella di dove sta. Qualsiasi allenatore che con questa rosa arriverebbe quarto farebbe un miracolo. La stagione può essere salvata solo dalla Conference League. Ho il terrore di come possa finire questa campionato. Non è Mourinho da solo che fa perdere la Roma ma neanche viceversa. Io non penso che sia una squadra di giocatori scarsi ma neanche che sia attrezzata per arrivare quarta. Quello che mi preoccupa è che non si fanno passi in avanti. In Olanda è arrivata una vittoria casuale. Ti illude con l’Atalanta e poi torna a fare quello che è la costanza. Non vedo quale sarebbe l’idea di gioco e non è una squadra che ha identità. Sono poche le partite giocate bene da Zaniolo. Abraham domenica non ha giocato, non è mai entrato in partita”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Siamo provvisoriamente settimi. Ho visto la partita ieri, la Roma non sarà fortissima, ma anche Lazio-Venezia è stata brutta come le partite nostre. Sulla Roma c’è poco da dire, forza Roma per il derby e basta. Questi ragazzi non si possono guardare, ma speriamo in un momento di grande verve nel derby. Non è che giochiamo contro il Real Madrid di Ancelotti. La Lazio ha due o tre cose che non gli funzionano sempre che sono Lui Alberto, Milinkovic-Savic e la punta. Quando funzionano quelle due o tre cose, la Lazio gioca bene. Per quanto riguarda noi, il problema è che non sappiamo mai che Roma troveremo. C’è prima il Vitesse? Ma dai, se perdiamo pure col Vitesse allora lasciamo stare tutto, pure il derby, sarebbe inutile continuare”.

Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “La Roma è una squadra impronosticabile. Non mi aspettavo queste due prestazioni orribili contro Vitesse e Udinese, e non so che squadra vedremo al derby. La partita di domenica mi ha molto preoccupato, e voglio restare alla squadra vista contro l’Atalanta. La Roma contro le grandi non ha giocato male, ha tirato fuori anche qualche bella prestazione anche perdendo, e se trovi la brillantezza giusta può essere un vantaggio”.

Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “La Roma non ha argomenti, viviamo in un limbo così triste che non siamo in grado di dire qualcosa di nuovo. O parliamo del futuro, oppure del presente c’è poco da dire. Siamo sempre al punto di partenza. Ci portiamo appresso i soliti problemi, ed è difficile parlare continuamente di qualcosa di cui non c’è nulla di cui parlare. Chi lascerei fuori contro il Vitesse? Tutti…”.

Valentina Catoni (Teleradiostereo 92.7): “Lascerei a Mkhitaryan la possibilità di fare quello che sa fare meglio: secondo me il bottino di gol che sta mancando dipende anche dalla posizione in cui sta giocando l’armeno. Poi capisco anche le necessità di un tecnico che deve trovare la quadra”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “La Roma non è ancora qualificata ai quarti di finale di Conference League, perchè la partita col Vitesse non è chiusa. E questo può essere un problema per i giallorossi in vista del derby”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Se la Roma e la Lazio fossero in lotta per lo scudetto non si guarderebbe a questa gara come la partita dell’anno. I giallorossi hanno anche il Vitesse. Il derby è fondamentale, non è una partita come tutte le altre. Per la Roma sarebbe un segnale di presenza e di attaccamento. Ci arriva meglio la Lazio. Secondo me se la Roma non perde il derby è un risultato positivo e, probabilmente, lo è anche per la Lazio. E’ una gara fastidiosa, la soffro da quando sono arrivato a Roma, ti toglie la tranquillità per un mese. Non so se il derby di Roma è ai livelli di quello di Genova, ma poco ci manca. Zaniolo e Pellegrini uomini derby? Hanno fatto veramente poco a Udine. Spero che l’aspetto psicologico non freghi Nicolò, dovrà sfruttare gli spazi che la Lazio gli concederà”.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Solo chi non vive a Roma non sa cosa vuol dire il derby, dico addirittura chi vive a Fiano non lo capisce. I derby non si giocano, si vincono. Mi fanno ridere queste dichiarazioni come quella di Sarri che afferma che è una partita come un’altra. C’è una città intera che guarda questa partita, e non solo. Uomini derby? Immobile sicuro, l’altro potrebbe essere Milinkovic-Savic che lì in mezzo al campo è diventato una certezza”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “La frase di Sarri è un po’ ipocrita. Ho vissuto e lavorato a Firenze e il derby per loro è Fiorentina-Juventus e vale una stagione. A Torino e Milano è uguale. Solo a Roma c’è questa voglia di non far passare il derby come un evento provinciale, ma tutti i derby sono importanti. Il calcio è questo. Uomini derby? Per la Roma mi aspetto un grande Zaniolo, ha bisogno di consacrarsi con questa partita. Per la Lazio viene facile dire Immobile, ma se devo scegliere un altro dico Felipe Anderson”.

Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “I derby negli anni ’90 erano molto sentiti, ci furono otto derby consecutivi che finivano 1-1 o 0-0. C’era il terrore perchè non si poteva circolare per Roma. Ora parlare di pressione quando si parlerà del derby due giorni prima, mi sorprende per un professionista come Sarri. Uomini derby? Dico Luis Alberto per la Lazio e Zaniolo per la Roma”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Intossica sempre una partita vera di giovedì. Il calendario non agevola la Roma, la Lazio prepara la partita tutta la settimana ma la preparano anche i giallorossi. Da non sottovalutare che il derby arriva a tre giorni dall’appuntamento tra Italia e Macedonia, speriamo che gli attaccanti delle due squadre non abbiano problemi. Questo turno di campionato ci deve far capire come stiamo in vista di Palermo”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Per la Roma è un intoppo la gara contro il Vitesse in vista del derby. La Lazio ha tutta la settimana per prepararlo, mentre Mourinho ha questo impegno in Conference League. Non è un dettaglio da poco”.



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