AS ROMA NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “È chiaro che per la Roma il Vitesse è una rottura di scatole prima del derby. Se arrivi con questo risultato a pochi minuti dalla fine e gli olandesi segnano diventa un problema”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Mourinho con il Vitesse non deve gestire, deve giocarsi la partita. Se i giallorossi faranno un primo tempo decente nel secondo si possono fare delle rotazioni. Arrivare al derby dopo un’eliminazione clamorosa sarebbe deleterio. Secondo qualcuno vincere questa coppa non conta nulla, ma in realtà il successo finale frutterebbe alla Roma 25 milioni”.
Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Qualche cambio con il Vitesse credo sia necessario. Secondo me Mourinho deve valutare le condizioni dei singoli: alcuni, come ad esempio Pellegrini, al momento non credo siano in condizione di giocarne tre in una settimana. La gestione servirebbe a trarre il meglio dai giocatori. Ma non puoi giocare una partita da dentro o fuori con la seconda squadra, soprattutto se l’andata è finita 0-1. In conferenza stampa ho sentito un Mourinho rabbuiato”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “All’andata Mourinho non ha schierato i titolari, non capisco perché al ritorno dovrebbe mandare in campo i migliori a tre giorni dal derby. Per me fa benissimo a fare turnover. Se non ti qualifichi con il Vitesse, anche senza 4 o 5 titolari, è una cosa ridicola. Se la Roma decide di giocare senza sottovalutare l’avversario, anche con i cambi, passa”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Se la Roma perde il derby ha finito il campionato, resta solo da sperare di arrivare fuori dalla Conference per evitare di rifarla il prossimo anno. E’ un altro derby triste, si gioca per un posto in Europa League. Una sconfitta per i giallorossi sarebbe un problema a livello psicologico e non solo dal punto di vista della classifica. Mourinho si eviterebbe molto volentieri queste conferenze. Dopo Udinese Roma l’ho visto finito dal punto di vista delle motivazioni, speriamo non sia così“.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Se pensiamo ai vari Totti e De Rossi nessuno dei giocatori di questa squadra è in grado di rappresentare la Roma. Forse l’unico è Zaniolo, in prospettiva potrebbe diventare un simbolo. Dalot non ti fa fare il salto di qualità. La Lazio è nella sua dimensione, una squadra in zona Europa League. La Roma no, vuole essere un’altra cosa e deve essere un’altra cosa. La classifica della Roma è più deludente. Mourinho ha tenuto in vita l’ambiente quest’anno. Con Fonseca sarebbe già sprofondato nella disperazione più totale”.
Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Dalot mi ricorda Florenzi, se serve un terzino per attaccare va bene ma per difendere no. La Roma si gioca la faccia nel derby. Con l’Udinese ha fatto tanto possesso palla ma ha giocato malissimo. La squadra va a uno all’ora con giocatori come Oliveira e Cristante. La struttura societaria negli anni si è indebolita se no saresti più su in classifica. Se regali stipendi al giocatore che non li vale, non è colpa del calciatore ma del dirigente. La Lazio ha meno giocatori della Roma. Mourinho si concentrerà solo sul Vitesse, sa anche lui che adesso non è il momento di parlare del derby. Avrei voluto vedere Mourinho con l’altra proprietà, che erano terrorizzati dalle parole dei propri tesserati. I Friedkin lasciano tutto in mano a lui. Loro parleranno solo se la Roma dovesse vincere la Conference League a maggio”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Nel calcio internazionale è più importante Abraham di Immobile, ma in ogni caso non va messa pressione all’inglese di dover essere migliore di Immobile. Abraham è davvero uno che sta apprezzando la città, è l’unico che frequenta assiduamente il centro, molto più dei suoi compagni che magari si sentono più protetti andando negli sempre gli stessi posti. Il migliore della stagione è Abraham, per rendimento, mentre il peggiore – per quello che mi aspettavo – purtroppo devo dire Veretout. Ma io non lo venderei, perché sono convinto che sia un giocatore importante, quasi insostituibile per caratteristiche nella Roma. Se fossi Mourinho i miei intoccabili sarebbero Rui Patricio, Abraham e Mkhitaryan. Non ci metterei dentro né Zaniolo, Pellegrini, Cristante, Mancini, Smalling, Ibanez. Sono tutti sostituibili i giocatori della Roma. Mourinho credo invece vorrebbe che restassero Rui Patricio, Mancini, credo Ibanez, Cristante più di Veretout, Oliveira, Spinazzola a seconda di come sta, Abraham e basta. Forse Felix”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Tiago Pinto gira per università a dare lezioni, era alla Bocconi a parlare ai futuri manager. Io avrei chiamato un dirigente del Liverpool, o di altre squadre importanti, e questi invece chiamano Cicco Bello. Ma non vi sembra strana sta cosa? L’ex presidente Pallotta è diventato commendatore, ma voi mi dovete dire cosa ha fatto quell’uomo per prendere una commenda in Italia. E Pinto va a insegnare agli altri quello che devono fare… E’ veramente incredibile. Poi in campionato facciamo ridere, ma quello non conta, e i nostri dirigenti vengono premiati…”.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Se mi prenderei l’anno prossimo Cristiano Ronaldo a 38 anni? Sì, e ci vinco pure. Ve lo scrivo qua: garantisco che con Ronaldo nella Roma il prossimo anno si vince una Coppa Italia, e si lotta per lo scudetto”.
Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Se siamo quelli di Vitesse o di Udine, non siamo in grado di fare gioco contro chiunque, non solo contro la Lazio. La Roma non ha chi sviluppa gioco, l’unico forse è Mkhitaryan e tolto lui contro l’Udinese non c’era nessuno a creare qualcosa in mezzo al campo. Hai comprato una serie di trequartisti e di ali, ma non hai comprato un centrale di centrocampo. Monchi addirittura ha comprato sette trequartisti, ora ci sono i Friedkin e non hanno comprato un centrale di centrocampo. I soldi di Shomurodov dovevi tenerli da parte, e usarli per comprare un regista”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Lo 0-1 col Vitesse è un risultato bugiardo, all’andata la Roma ha sofferto più del dovuto. La Conference League è una competizione poverissima: c’è il Marsiglia, il Leicester e forse il PSV, ma per la Roma vincere questa competizione significherebbe qualcosa. Il percorso per vincere è ancora lungo, ma giocare giovedì condiziona alla lunga, quindi dovrà fare una scelta perchè si giocherà ogni tre giorni. Vincendo la Conference, un posto in Europa League sarebbe assicurato. Se la Roma vincesse la Conference arricchirebbe una bacheca molto povera, i tifosi tra l’altro sono molto partecipi. Credo che avrebbe un peso e un valore. Il problema sarebbe arrivare in finale e perderla, allora cambierebbero i giudizi. Non vincerla peserebbe in senso negativo”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Per me la Conference League è una manifestazione di terza fascia, ma i romanisti l’hanno preso come una grande occasione ed è giusto che la Roma ci provi. Non riesco a capire come non possa vincere questa manifestazione. C’è il Leicester che è dodicesimo in campionato. Ma la partita col Vitesse è un impiccio, se non fa un paio di gol nel primo tempo diventa uno scoglio. Mourinho dopo Udine ha detto che i suoi erano stanchi, quindi dovrebbe fare un minimo di turnover. Chi arriva meglio al derby? Sicuramente la Lazio, ma spesso chi sta bene perde la partita. Vincere la Conference non salverebbe la stagione della Roma. Il Vitesse non credo valga il Venezia o il Cagliari, è una squadra inferiore. Ho il terrore che la Lazio o la Roma possano qualificarsi la prossima stagione in Conference”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “La Roma non può permettersi distrazioni altrimenti rischia di prendere l’imbarcata. Bisogna stare attenti dal 1′ al 90′, occorre la prestazione fatta contro ‘Atalanta. Fare bene e magari vincere la Conference League è comunque importante, dà prestigio. La Roma deve arrivare al derby con la testa giusta e con la voglia di fare, ben venga questa partita contro il Vitesse perchè permette concentrazione in vista della Lazio. Una vittoria della Conference potrebbe permettere alla Roma di togliersi delle soddisfazioni, se poi riesci a vincerla tanto meglio. Certamente gli obiettivi erano altri”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Giovedì e domenica per la Roma sono un primo e secodno tempo di una partita importante. Serve fare bene in tutte e due le gare. All’andata, in Olanda, ho visto una prestazione indecorosa. Ora serve passare il turno, è un obbligo nei confronti dei tifosi”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Per la Roma giovedì è importante perché se passa il turno arriva carica al derby. Mourinho ci tiene perché lui la vuole vincere la Conference League, è nato per vincere qualsiasi trofeo. La Roma in campionato vince all’ultimo ma ancora senza convincere con il gioco. La Lazio sta un pochino meglio”.
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