Josè Mourinho, Edoardo Bove

AS ROMA NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Mario Sconcerti (Teleradiostereo 92.7): “La Roma è cambiata tanto domenica dopo domenica, si sta affidando ai giocatori di più qualità. È una squadra di qualità, in un campionato come questo avere qualità pesa. Fossi nella Roma insisterei, vedremo come esce la Juventus dopo ieri. Le rimonte finali sono sempre difficili, ma non impossibili”.

Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Mi sembra che la vittoria di ieri, legittima, sia stata una magnifica contraddizione per come è venuta: la partita è stata povera di spunti tecnici e di qualità, ma la Roma ha vinto con l’azione più bella che abbia costruito in tutto il campionato. Se al posto della Sampdoria ci fosse stata una squadra più temibile in attacco, forse la sofferenza sarebbe stata maggiore. La Roma non ha fatto molto di più del gol per vincere, in prospettiva è un rischio”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Della Roma di ieri colpisce il primo tempo, al di là di tutto colpisce la grande capacità di tirare fuori la vittoria quasi dal minimo sindacale. Nel secondo tempo non ha mai tirato in porta, anche questa può essere considerata una qualità in certe partite. Sta crescendo dal punto di vista dell’affidabilità e degli equilibri”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “La Roma mi è piaciuta molto, ho visto ulteriori progressi della squadra, finalmente gioca da squadra. La mossa di Mourinho di mettere due trequartisti nel derby si è rivelata azzeccata, dà equilibrio alla squadra”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “La Roma non è stata straordinaria ma non ha mai rischiato di prendere gol. Non è facile vincere a Genova contro una squadra che deve fare punti. La Roma è tornata con i piedi per terra dopo il derby e ha fatto la partita giusta. Mourinho sta cominciando a trovare degli spunti per costruire qualcosa per il prossimo anno”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “A me fa piacere che la Roma vince, indipendentemente da Zaniolo. Io voglio calciatori con la testa come lo è Zalewski. L’infortunio di Nicolò poteva essere gestito meglio dal suo entourage. Mourinho lo ha seguito per tutta la stagione. Gestita molto bene la gara di ieri, potevi chiuderla prima ma è stata una vittoria alla Mourinho. Nel primo gol si è vista anche un’ottima trama di gioco. Decimo risultato utile consecutivo, c’è un po’ di amarezza per i risultati degli altri mesi. Alla Roma mancano 5/6 punti. Mourinho ha valorizzato alcuni giocatori e altri li ha tirati fuori completamente come Diawara”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Mi auguro che le mosse di Mourinho aiutino Zaniolo. Lui deve essere bravo in allenamento e spero che lo scopo finale sia quello di recuperare il giocatore. Non vorrei che queste esclusioni siano definitive. Se va via ed esplode da un’altra parte, diventa uno smacco per noi tifosi e per la società. Non si possono paragonare Mourinho e Fonseca. Anche nei momenti peggiori di quest’anno non si possono assolutamente mettere a confronto. Uno ha fatto la storia del calcio, l’altro no. In queste 10 partite si è vista una squadra alla Mourinho, sappiamo che mancano alcuni giocatori ma nelle ultime giornate comincia ad esserci una base su cui lavorare. Per fare il salto di qualità servono giocatori forti”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Il problema di Zaniolo è suo che deve lavorare per i compagni. Se gli altri fanno 50 lui deve fare 100. Non è la priorità del mister, Mourinho sta pensando a chi mettere giovedì. In Norvegia può capitare di tutto ma c’è chi sta preparando il “piattino” a Mourinho dicendo che è una partita facile. Mi è piaciuto vincere in quel modo e il gol è stato molto bello. Se gioco a tombola voglio vincere, servono acquisti importanti per lottare con le squadre davanti. Hanno anche detto che Mourinho metteva pressione quando era in panchina. Tutti gli allenatori hanno bisogno di tempo se non hanno una grande squadra. Anche a noi avrebbero potuto far ritirare il rigore a Torino contro la Juventus all’andata. Al momento il quinto posto è il massimo a cui puoi ambire. Il mister sa tutto quello che è successo intorno alla Roma in questi anni. In molte iniziative della società c’è lo zampino di Mourinho, i Friedkin si affidano solo a lui. Mourinho ha portato 10 punti in più, 5 o 6 tolti dagli arbitri”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Dedicherei poco tempo alla vicenda con Mourinho. Lui ha ascoltato il dibattito sulla Conference League, un voto che avremmo dato alla stagione se la Roma fosse arrivata quinta e giocato solo la finale. Io ho detto che i giallorossi non avrebbero affrontato nessuna squadra importante. Il primo obiettivo della Roma ad inizio stagione era tornare in Champions, anche se ora mi sembra impossibile, ma è tutt’ora in corsa per il quarto posto e ci deve provare. Ora il primo obiettivo della Roma è la vittoria della Conference League. Non so a che cosa si riferisse Mourinho. Non ero preparato a questa cosa e ad un suo risentimento. Lui tiene molto alla Conference League e questo gli fa onore, perchè potrebbe essere il primo a snobbarla. Non mi dilungherei troppo a parlare di questa cosa, non mi piace stare al centro dell’attenzione più del dovuto. Ringrazio la radio e il direttore Lomonaco. Faccio l’opinionista e tutte le mie opinioni sono libere. Sono pronto a parlare con tutti con professionalità. Confermo tutto quello che ho detto su Mourinho, nel bene e nel male. Non lesinerò critiche in caso perchè sono onesto intellettualmente. Fa parte del gioco, non è la prima volta che un allenatore ha una reazione del genere. Accetto le conseguenze di quello che si sente risentito delle mie critiche. Magari la Roma vincesse la Conference League, perchè sarà merito di Mourinho che avrà vinto dopo 14 anni. Non sfiderò mai Mourinho, come potrei farlo? Ma se la Roma giocasse da schifo, io lo dirò. Non mi frega niente. Io devo essere oggettivo con tutti. So che è stato dato un mandato da parte della Roma all’agente di Cristante per venderlo: perchè Mourinho dice che lo vuole? Approfondirò anche questo aspetto. Sarà la mia prossima missione”.

Giuseppe Lomonaco (Teleradiostereo 92.7): “Noi ovviamente ci siamo sentiti in privato con Alessandro Austini. Vorrei ricalibrare alcune cose che sono successe. In questa trasmissione abbiamo una pluralità di voci e di opinioni. Credo che il compito di un giornalista non sia compiacere un interlocutore, ma stimolare un dibattito. Credo che Austini sia il giornalista più letto, più amato e più odiato. Non si sta parlando di una guerra, ma di un confronto tra un giornalista che stimola il dibattito e un allenatore che difende il suo operato. L’equilibrio di forze è molto ampio. In questa conferenza stampa non si è parlato del merito della questione, e questo mi dispiace. Alessandro non è una persona che ha paura di portare avanti le sue tesi. Mourinho ha messo inconsapevolmente alla gogna Austini. Se il mister capisse quello che ha fatto, farebbe un piccolo passo indietro. A me sarebbe piaciuto che si fosse parlato del merito di quello che ha detto Alessandro e non della persona. Quello che mi sento di dire è questo: in una stagione di calcio ci sono infinite stagioni. Questa stagione ha avuto momenti esaltanti come questo, ma anche dei momenti deludenti. Credo ci sia stato da parte della Roma una pretesa ad avere ragione, avendo parlato con alcune persone della dirigenza giallorossa”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Se la Roma dovesse arrivare al quinto posto e vincere la Conference League, avrebbe fatto più del suo con i giocatori che ha a disposizione. Mkhitaryan è stato con la Sampdoria il migliore in campo. Io voto 7 per la stagione glielo darei se continuerà a giocare così, ma credo di sì perchè vedo che sta giocando davvero molto bene. Austini-Mourinho? Sono mesi e mesi che gli dicono a Mourinho che c’è un ‘piccoletto’ che lo attacca. A difesa di Austini dico che ha diritto di dire quello che gli pare. Chi ha attaccato Austini in questi anni? Ha attaccato la famiglia Sensi, Rosella Sensi e la mamma di Rosella. Poi ha attaccato Totti. Chi sono i personaggi più importanti della Roma in questi anni? Li ha attaccati tutti mentre a difeso Pallotta e Baldissoni. Lui odia tutti i personaggi più importanti della storia della Roma. Come mai questo ragazzo odia così la Roma? Non si riesce a capire… Lui disse che era meglio vendere Nainggolan che rinunciare a Baldissoni; ha detto che tra Spalletti e Totti stava con il tecnico toscano. Ha detto anche che tra uno scudetto della Roma e lo stadio sarebbe stato meglio lo stadio. Austini era uno di quelli che non voleva più l’inno di Venditti allo stadio. Lui si è scagliato contro tutto quello che è romanista. Lui potrebbe fare la Lazio, i giornalisti possono fare tutto, non sono tifosi. Lui lavora per Il Tempo, potrebbe scrivere di altre squadre. Non so se ci sono cose personali per Austini con questi personaggi. Non ho mai capito perchè questo piccolo ragazzo ce l’ha a morte con la Roma. Dico a Mourinho: occhio, perchè non vorrei che succedesse qualcosa a questo ragazzo. Bisogna sempre stare un po’ attenti. Mi ha fatto pena Austini. Voi sapete che sono un po’ vendicativo, ma a me ha fatto pena perchè di solito c’è sempre uno scopo dietro, mentre in lui non vedo uno scopo. Capisco l’amicizia con Fonseca, ci può stare. Quando è andato via Zeman ed è arrivato Capello, con tutto il fatto che non mi stava simpaticissimo, ha vinto. Se la Roma dovesse arrivare quinta e vincere la Conference League, ma che figura ci fa Austini? Ad un certo punto bisogna frenare. Anche io ho avuto dubbi su Mourinho, lo ammetto, ma ad un certo punto bisogna capire il contesto della squadra che ha avuto finora. Mi dispiace per Austini, per fortuna Roma non è Napoli né Milano. A Milano ci sono dei quartieri dove sono tosti. A Roma queste cose non alla fine passano. A Mourinho hanno riportato le parole di Austini 30 volte e alla fine è esploso. Non vorrei che succedesse qualcosa. Quindi spero che Mourinho lo lasci stare”.

Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “A me l’ammonizione di Pellegrini non è piaciuta, non mi è piaciuta quella scenetta. Aveva 85 minuti per farsi ammonire in modo intelligente, se proprio lo vuoi fare, e già questa cosa non mi piace. Perchè domenica non ci sarà e nessuno mi assicura che ci sia poi contro il Napoli, perchè magari gli viene un’influenza e così ha saltato sia Salernitana che Napoli. Ci vuole stile per fare certe cose, lo poteva fare in mille modi, non mi è piaciuta fatta in quel modo lì e da capitano. Dobbiamo essere onesti intellettualmente: se diciamo che ci fanno schifo le simulazioni, anche quella è una simulazione. E devo dire anche qualcosa di Quagliarella: Zalewski potrebbe essere tuo figlio, tu hai 40 anni e quello 18, e tu gli dai quella ginocchiata dietro alla nuca? Ma ti dovresti vergognare!”.

Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Di Cristante vi avevo detto che non lo avrei mai venduto e ieri ho un motivo in più per ribadirlo. Non capisco perchè hai rinnovato il contratto di Mancini, che non lo vuole nessuno, e non a lui. Io credo che se il suo contratto non è stato rinnovato adesso, la Roma glielo rinnoverà dopo. Non farlo sarebbe da stupidi. Alla Roma manca il giocatore che sappia giocare davanti alla difesa, la Roma deve comprare un regista, ma Cristante è un calciatore utile e serio, non capisco perchè darlo via. Sono certo che se dovesse andare via, lo prenderà una squadra importante: è il dodicesimo uomo che fa comodo a tutti. La proprietà della Roma di calcio non ci capisce niente essendo americana, Tiago Pinto non mi sembra un ds così strutturato da essere da grande squadra. Quindi o ci appoggiamo mani e piedi a Mourinho, oppure sono dolori”.

Jacopo Aliprandi (Rete Sport 104.2): “Io al quarto posto ci credo e anche Mou secondo me ci crede. Fino a qualche settimana fa sentivo di tutto sul fatto che la Roma di Fonseca aveva più punti di quella di Mourinho, ma ora improvvisamente non si legge più niente di questo dato. Pinto ha portato Abraham, Rui Patricio, Sergio Oliveira, ha preso Svilar, ha rinnovato a Pellegrini: perchè pensare che non sia un ds da grande squadra?”.

Paolo Cosenza (Centro Suono Sport 101.5): “La stagione di Mkhitaryan merita 7 come voto perchè quando Mourinho ha chiesto leader, lui si è dimostrato tale. Zalewski sta giocando molto bene, merita una sottolineatura la sua prestazione. Oliveira? Mourinho l’ha detto subito che non sarebbe stato un regista”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Mourinho è uno screanzato. Perchè? Perchè è uno screanzato. Può attaccare anche il Papa, ma non ha solo attaccato solo qualche giornalista, ma anche qualche suo collega. E’ un maleducato e un cafone. Se quelle cose lì le facesse Sarri che cosa diremmo?”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Mourinho si è costruito questo personaggio ed è così. Ora ha dalla parte anche i risultati quindi si sente più forte. Adesso la Roma arriva quarta? La Juventus che era imbattibile le perde tutte? Oggi ci sarà l’esaltazione della Roma. Ai giallorossi do la sufficienza piena, giocando così e così. A Mourinho una cosa gliela dobbiamo concedere: aver lanciato questo Zalewski che è veramente bravo”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “La Roma alcuni problemi di gioco forse dipendevano da Zaniolo. Da quando non c’è la squadra gioca meglio. Zaniolo giocava per conto suo, solo contro tutti. Ora la Roma mi sembra più armoniosa. La Roma è la favorita per il quinto posto”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Sono 10 partite che la Roma non perde, sono tutti con il fucile puntato sulla squadra aspettando che perda. E’ passata sotto traccia anche la vittoria del derby… La Roma non sbaglia un passaggio, sbaglia pochissimo. La squadra ha avuto il controllo della partita”.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Se si lamenta Mourinho adesso… Ogni volta che apre bocca tutti lo considerano. Qui a Roma è il dio. Non può dire che non si chiamasse Mourinho verrebbe esaltata l’azione del gol… Con la Sampdoria l’ho vista bene la Roma, ma non stiamo parlando di una squadra prima in classifica. La Samp non ha fatto niente in attacco. La Roma ha controllato la partita, ma poteva fare qualcosa in più in fase di ripartenza”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Mourinho si riferisce ad un altro aspetto: mi esaltano per altri fattori e non per la qualità del gioco. Dal momento che la Roma segna un gran gol, vorrebbe avere dei meriti. A volte lo facciamo passare come se preparasse le squadre in maniera improvvisata, ma non è mica uno sprovveduto”.

Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “E’ una sindrome da Mourinho quella di lamentarsi. Però è una Roma che comincia a piacere, ha una sua fisionomia che poggia su una buona difesa e su un centrocampo e attacco positivi. Da tempo non si vedeva una Roma così”.



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