Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Vitesse? Per la Roma l’obiettivo deve essere soltanto quello di chiuderla rapidamente per poi dedicarsi all’Udinese, al ritorno col Vitesse e al derby. Non mi sembra un ostacolo. La cosa peggiore che possa capitare alla Roma è che renda la partita di ritorno una gara da affrontare con una certa attenzione e convinzione. L’ostacolo eventualmente è l’Udinese”.
Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Penso che chi dice meglio arrivare quarti in campionato che vincere la Conference League non conosca bene come ragionano i romanisti, che vogliono vincere”.
Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Il mercato della Roma negli anni non ha avuto un senso logico. L’unico acquisto buono di quest’anno è stato Abraham che non è nemmeno stato fatto da Tiago Pinto”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Mai avuto dubbi sull’onestà di Pinto, ma mi sembrava strano non ci fosse traccia di commissione per Abraham. So di un errore di battitura tra il bilancio pubblicato sulla Consob e il bilancio sul sito della Roma. Risulterebbero 400 mila euro di commissione per Abraham. Non per un intermediario ma per il procuratore. Tengo tantissimo alla partita di domani sera, non sopporto la mentalità di alcuni allenatori che snobbano le coppe europee per il campionato. Quest’anno la Roma deve sfruttare la Conference League, dove è una favorita. Mourinho ci si dovrà concentrare al massimo. Roma titolare con il Vitesse, poi penseremo all’Udinese. Mi dicono che Mourinho stia traendo beneficio nel non parlare“.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Non mi aspetto un Mourinho particolarmente spumeggiante oggi, mi aspetto una classica conferenza prepartita. Il vecchio stemma? A me è una questione che non mi ha appassionato tanto. Mi piace il richiamo al passato, ma il tema dello stemma non mi ha mai appassionato più di tanto. Il cambio del logo ci sta, lo hanno fatto in tanti, anche il PSG lo ha fatto, la differenza è che lì la maglia poi la indossa Neymar. I Friedkin, a differenza di chi li ha preceduti, hanno dimostrato di avere un attenzione particolare verso una fetta importante della tifoseria. El Shaarawy? Se analizziamo il discorso fisico è un conto, ma da un punto di vista tecnico io in rosa me lo tengo”.
Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Il vecchio stemma, per una questione estetica, è più bello di quello nuovo. Detto questo, se io mi chiamo Roma, io il nome Roma sullo stemma ce lo metto. Magari lo faccio più carino di come lo hanno fatto, perchè sembra quello taroccato delle bancarelle, però “Roma” io ce lo metto sempre”.
Jacopo Aliprandi (Rete Sport 104.2): “Non penso proprio che Mourinho ascolti le radio oppure che Pellegrini si faccia influenzare in campo dalle pagelle che legge su giornali e siti. Se sei forte, se hai una grande squadra e una grande società alle spalle, vinci. L’ambiente non conta niente”.
Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “Sono due partite che gioca Zalewski, ha un problemino alla caviglia ora. Partirà con la squadra, non so se giocherà. È una sorta di mercato fai da te. Il mercato invernale è stato bocciato da Mourinho, che si è inventato Mkhitaryan regista e Zalewski a tutta fascia. Sono intuizioni giuste, soprattutto Mkhitaryan. Vediamo che accade. Il Vitesse è una squadra scarsa. Però sappiamo che spesso la Roma si complica la vita, quindi serve attenzione. Mi aspetto poco turnover, che a Udine sarà obbligato”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Zalewski è positivo, ha personalità per tenere il confronto con la Serie A, si adatta anche a giocare a sinistra. L’intuizione di Mourinho è quella giusta. Il mercato della Roma è stato positivo per l’attacco, ma per il resto è tutto discutibile. Mkhitaryan è quel calciatore in grado di farti la differenza in quel settore del campo”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “La Roma vuole chiudere la pratica subito, anche se abbiamo visto cose non troppo positive in serie A. Il Vitesse non è così tanto peggio del Genoa. Se il primo luglio noi credevamo che il 9 di marzo era importante recuperare Zalewski hanno sbagliato qualcosa. La Roma avrà una partita apparentemente semplice anche se in Conference ha sofferto tanto”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Io credo che il Vitesse è una squadra di gran lunga inferiore alla Roma. Zalewski mi ha entusiasmato, ha preso alcune belle botte ma si è rialzato. Il fatto di vedere Mkhitaryan dietro è una bella soddisfazione e intuizione per la squadra e Mourinho, sono curioso di vederli in queste nuove vesti”.
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