Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Complessivamente, e tolto quest’ultimo mese, Sarri e Mourinho hanno fatto meno della sufficienza. Se c’era Zalewski, c’era bisogno di fare tutto quel cinema per prendere Maitland-Niles 20 giorni fa? Mi sembra si vada un po’ a vista, adesso è il momento di Zalewski, prima è stato il momento di Felix. Non mi sembra che si punti su un giovane”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Sarri e Mourinho sono da 5 finora. Per Sarri lo avevo ampiamente previsto, per la Roma pensavo che con Mourinho l’effetto sarebbe stato molto più rapido. Mourinho è bravo con i singoli, non mi sembra geniale nel costruire una squadra. È molto bravo a motivare, a far migliorare i singoli e pensavo che l’impatto sarebbe stato meno complicato e meno lungo”.
Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Da qualche settimana la Roma ha imboccato una strada corretta sia dal punto di vista tattico sia comportamentale, l’allenatore è assolutamente padrone della situazione e le prospettive sembrano buone. Perfino se la Roma riuscisse a conquistare il 4° posto che è un obiettivo molto molto difficile, direi lo stesso che è una squadra da ristrutturare profondamente non nei numeri dell’organico ma nella qualità dei titolari. Servono almeno 3-4 giocatori forti affinché possa ambiare a risultati di prestigio l’anno prossimo”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “La Roma è una delle poche squadre che gioca ancora le coppe europee e questo potrebbe diventare un problema nella corsa Champions. Le due partite di Conference League saranno a cavallo della trasferta di Udine e del derby, speriamo di poter chiudere il discorso già all’andata. Zaniolo e Pellegrini diffidati non li farei giocare ad Udine”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Nonostante la diffida, Mourinho dovrebbe far giocare Pellegrini e Zaniolo contro l’Udinese. La partita che arriva è sempre quella che conta di più. Il Vitesse è una squadra modesta, è una di quelle partite che se vinci non hai fatto nulla ma se perdi sarebbe un fiasco clamoroso”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “La Roma vorrebbe rinnovare il contratto di Zaniolo. Ci proverà a trovare l’accordo. La Juventus deve abbattere i costi, non gli darà 6 milioni a stagione. Per questo non stanno rinnovando il contratto a Dybala. Su Zaniolo decide la Roma, sono curioso se decideranno di tenerlo oppure cambiano idea e lo vendono. La sua cessione potrebbe scatenare diverse critiche. Calma con Oliveira, non è ne un fenomeno ne un giocatore scandaloso. 13 milioni sono tanti per l’età che ha. Non ci credo che l’agente di Abraham non ha preso delle commissioni”.
Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Abraham non mi sembra un giocatore che ha bisogno di riposare, invece Smalling sì. Io sono in ansia per lui, è uno di quelli che ti cambia la squadra se c’è o non c’è, e fargli giocare cinque partite in due settimane mi sembrano troppe- E’ confortante questo ultimo periodo dove hai preso pochi gol, speriamo di continuare. Se ti aggiusti, qualcuna la vinci e quelle che pareggi alla fine sono punti che ti ritrovi. Non perdere è importante, perchè quando ritiri fuori la testa, quel punto qua e là ti fa la differenza in classifica. Io non so con quanto realismo possiamo dirlo, ma classifica alla mano puoi dare ancora un’occhiata ai primi quattro posti”.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Zalewski ormai lo dobbiamo considerare titolare, forse anche più di Felix, perchè se Zaniolo sta bene davanti non c’è concorrenza. A sinistra invece non c’è una gerarchia definita, e il polacco dobbiamo considerarlo come giocatore vero. Corsa Champions? Ti sarebbe bastato vincere quella partita con la Juventus, che era vinta, sarebbe stata tutta un’altra prospettiva adesso”.
Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Mi domando se è la Roma che vedremo nelle prossime dieci partite di campionato? Ora vai a Udine senza Mkhitaryan, e poi ti giochi il derby che è la partita della stagione. Sia Roma che Lazio sembrano ora due squadre diverse, è una partitaccia vera e propria. Se fai un buon risultato a Udine, ma poi perdi il derby, sprofondi. Tenere fuori i diffidati? Sarebbe un’altra Roma senza Mkhitaryan, Pellegrini e Zaniolo. Però è pure vero che sono entrambi giocatori a rischio ammonizione. Non vorrei essere in Mourinho”.
Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Sono contrario all’esaltazione improvvisa di Mourinho: quest’anno lo si ricorda più per quanto fatto a bordocampo che per quanto trasmesso in campo”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “La vittoria contro l’Atalanta ha dato sicurezza, non ha concesso quasi niente ad una squadra forte. Il fatto di non perdere tra andata e ritorno contro i bergamaschi è un segnale importante. Questo mercato che è stato fatto tra giugno e dicembre è da rivedere: a parte Rui Patricio e Abraham, chi è arrivato non ha reso finora. Mourinho non è stupido, se dovesse tornare indietro non ne prende nemmeno uno di quelli acquistati. Queste partite come quella col Vitesse servirà al tecnico per capire su chi fare affidamento. La difesa? La squadra in alcuni momenti era allo sbando, con alcuni terzini che non erano da difesa a cinque. Io cambierei almeno due difensori più forti se si vuole fare un salto di qualità. In questo senso è importante il ritorno di Spinazzola e un altro a destra, perchè Karsdorp non mi convince per niente”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “La Roma in questo momento sta facendo discretamente, ma pensare che possa vincere col Vitesse 3 o 4 a zero mi sembra difficile. La squadra di Mourinhno non è una corazzata che si può permettere di chiudere la gara all’andata, dovrà giocarsela in due partite. La difesa della Roma? E’ ottima, va addestrata e va fatta giocare con meno presunzione. Il fatto che Rui Patricio non abbia preso gol per 14 partite vuol dire che ci sono giocatori di valore come Mancini, Kumbulla, Smalling, Ibanez”.
Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Non ci sono tanti pericoli in Conference League, ma pensare di vincere 3 o 4 a zero contro il Vitesse mi sembra improbabile. La Roma sta dando segnali importanti con Abraham, anche con altri giocatori che Mourinho aveva bocciato troppo presto come Kumbulla, che è un difensore dignitosissimo. La lezione di Bodo/Glimt, andata e ritorno, che serva col Vitesse. Se la squadra è preparata mentalmente può gestire sia la gara di andata che quella di ritorno. La difesa della Roma? Penso che vada a momenti. Mourinho è un grande allenatore, anche se non sta raccogliendo i risultati attesi, la carriera parla per lui, ma lo show che fa di solito in panchina non fa rendere la squadra. I giocatori dal campo hanno bisogno di essere rassicurati, Mourinho non deve giocare una partita a sé. Contro l’Atalanta la Roma non sentiva la pressione del proprio allenatore. Involontariamente Mou è stato un freno per la Roma e lo dimostrano le partite vinte contro Spezia e Atalanta”.
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