AS ROMA RADIO NEWS – Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Xavier Jacobelli (Radio Radio 104.5): “Ciò che conta per la Roma è stringere i denti. La partita di Rotterdam è stata scandita dalla sfortuna. Dybala va preservato soprattutto se accusa infortuni come quello in Olanda. E’ evidente che la Roma nel prossimo mercato dovrà assicurarsi un attaccante in grado di arrivare in doppia cifra. Il progetto Roma non può prescindere dalla presenza di Mourinho. L’auspicio della Roma è che Belotti possa dare un gande contributo in questo finale di stagione. Udinese avversario scomodo”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “È un problema di singoli, ma anche di scelte di giocatori perché Belotti l’ha preso la Roma. Magari c’era un motivo per cui ad agosto non lo aveva ancora preso nessuno. Ma le responsabilità vanno divise. Nella critica ci sono due partiti: uno pro e uno contro Mourinho. Lui si difende e sbaglia se pensa di non avere responsabilità. Ma al tempo stesso anche i giocatori devono prendersi le loro colpe”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Non so quale turnover farà Mourinho contro l’Udinese, ma io punterei a far giocare i migliori giovedì sera. Il problema è che in attacco hai troppe difficoltà, Abraham non sta bene e Belotti sta deludendo. Quello del centravanti è un problema grosso. Il cambiamento radicale di Abraham è impressionante. Ma vedo anche gli attaccanti della Roma che non si muovono, non fanno movimenti di smarcamento. Belotti è un giocatore arrivato a Roma nel momento sbagliato”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Pellegrini ha ereditato una maglia e una fascia pesante. I confronti si fanno e lui, con tutto il rispetto, non ha la statura di Giannini, Totti e De Rossi. Se noi ci aspettiamo che Pellegrini si metta la squadra sulle spalle, sbagliamo”.
Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “La Roma se la deve giocare su tutte e due i fronti, perché giovedì servirà una grande partita. Ma in campionato hai una partita in casa e devi consolidare il posto tra le prime quattro. Il problema di Dybala fatico a capirlo, ma evidentemente lui conosce meglio di tutti il suo corpo. Pellegrini? Quest’anno non c’è proprio…”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “I trappoloni che fanno alcuni allenatori dobbiamo evitarli. Sembra sempre che abbiano il Real o il Bayern pronti a prenderli, ma non mi pare così. Quanti club avrebbero garantito a Mourinho quello che gli ha dato la Roma? Nel primo anno è stato il quinto club per soldi investiti e ha seguito l’allenatore, il secondo anno non aveva soldi e ha preso ‘soltanto’ Matic, Belotti, Dybala e Wijnaldum. Giocatori di acclarato livello internazionale. Mourinho è vincente, è vero, ma è un grande gestore di grandi calciatori. Io vedo una Roma che costruisce poche occasioni perché ha un modo di giocare che porta a costruire poche occasioni. Tra Abraham e Cabral ci sono delle categorie, ma Cabral segna”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Mourinho è un allenatore davanti a cui bisogna alzarsi e togliersi il cappello. Poi certo, non ci si può aspettare il bel calcio. Non ha mai brillato per l’estetica del suo calcio, ma ha fatto risultati incredibili. Se non puoi comprare grandi campioni prendi Sarri, la Roma dei Friedkin ha investito 100 milioni il primo anno ma poi non l’ha più potuto fare. Probabilmente non è quindi l’allenatore giusto giusto, ma è sempre Mourinho e fa risultati. Il Feyenoord è una squadra scadente, la Roma ha il 60% di passare il turno”.
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