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Federico Balzaretti: “La Roma ha trovato la giusta alchimia. La linea difensiva è molto forte, guidata da un grande leader come Smalling”
ULTIME NOTIZIE AS ROMA BALZARETTI – Federico Balzaretti, ex giocatore tra le altre di Torino, Palermo e Roma, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport durante la trasmissione “Borderò”. Queste le sue parole:
Che cosa si prova, da bordocampo, ad assistere a partite con lo stadio vuoto?
“C’è un silenzio surreale. Le condizioni sono davvero difficili e l’apporto del pubblico è fondamentale. Bisogna veramente fare un plauso ai calciatori che stanno avendo un atteggiamento da grandi professionisti e che riescono a passare sopra a delle difficoltà fuori dal comune. Il calcio, comunque, la nostra religione, va avanti lo stesso”.
Quanto è diverso il riscaldamento, nel silenzio dei giorni d’oggi?
“È completamente diverso. Il calciatore vive per i propri tifosi, si gioca per loro. Si cerca con un intervento, una giocata, di entrare dritto nel cuore del pubblico. Proprio per questo, sicuramente, giocare in queste condizioni è davvero molto complicato. Manca l’adrenalina”.
Che valore hanno le gare di una Nazionale privata del proprio tecnico, oltre che di metà squadra?
“Il dubbio sorge spontaneo, ma bisogna andare oltre questo tipo di ostacoli. Si deve seguire il protocollo e andare avanti come si può. Ricordo per esempio il Bologna dello scorso anno, privato di Sinisa Mihaijlović, che riuscì lo stesso a disputare una grande stagione. Si devono seguire le regole. Guardiamo il lato positivo: magari giocatori che hanno avuto meno minutaggio potranno mettersi in mostra”.
Le sta piacendo la nuova Italia di Roberto Mancini?
“Sono davvero entusiasta del percorso intrapreso. A dire il vero tutte le selezioni, anche le giovanili, stanno lavorando bene.
Inizia a formarsi un gruppo omogeneo e allo stesso tempo con tante alternative, il che è molto importante anche in ottica Covid”.
La mancanza del pubblico, in qualche modo, può aver favorito l’exploit di alcuni calciatori?
“Certamente, a livello psicologico, la mancanza di pressione può aver favorito l’intraprendenza di alcuni giocatori e in determinati ambienti. In una maniera o nell’altra, come detto, il pubblico è un fattore e incide sulle prestazioni. Un difensore può perdere la concentrazione e il fuoco che ti arriva dagli spalti, al contempo un attaccante può prendere coraggio”.
Che cosa pensa della Roma di Fonseca?
” Fonseca ha un’idea propositiva di calcio, è importante dare continuità al suo progetto che ha bisogno di tempo per girare in campo. I giocatori hanno dovuto abituarsi a un determinato tipo di mentalità ed ora si stanno cogliendo i frutti. Hanno trovato la giusta alchimia. La Roma, inoltre, ha una linea difensiva davvero forte e guidata da un grande leader come Smalling, assieme a dei giovani interessantissimi come Ibanez e Kumbulla. Il brasiliano può diventare uno dei più forti centrali in Europa”.
Perché la gestione Pallotta non ha funzionato?
“Roma vive di passione e di empatia; le assenze prolungate del patron dalla capitale non hanno permesso che scoccasse la scintilla con i tifosi. Non sempre si è riusciti a dare continuità al progetto e sono, spesso, stati venduti i calciatori migliori. La struttura del club è sicuramente cresciuta, ma, il rapporto con la piazza non è mai stato buono”.
Come vede il suo futuro?
“Amo il calcio smisuratamente, ma non mi vedo assolutamente come allenatore. Spero magari di diventare presto un direttore sportivo”.
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