Alessandro Florenzi

NOTIZIE AS ROMA FLORENZI – Alessandro Florenzi, esterno della Roma, ha rilasciato un’intervista al Match Program del club giallorosso in vista della sfida di campionato contro il Chievo.

Ripercorrendo la sua carriera… partiamo da principio: il 16 settembre 2012 Roma-Bologna, primo gol in giallorosso all’Olimpico… cosa ricorda?
“Una data speciale, che ha tanti ricordi… molti episodi felici per me”.

2013: Parma-Roma 1-3. gol di Florenzi nella terza delle dieci vittorie consecutive con Garcia in panchina. Era una Roma che ripartiva dopo un momento complicato.
“Quello con il Parma è stato un gol importante che ha aiutato la squadra, una grande vittoria, dovevamo partire forti e ci siamo riusciti fino ad arrivare al record di vittorie”.

Due anni dopo, 2015… era il 16 settembre il giorno del gol al Barcellona. Cosa ha cambiato in lei quella rete?
“Nel mio percorso generale quel gol mi ha segnato solo in parte, è infatti l’insieme di tutte le partite che segna la propria crescita. Però quella rete ha portato il mio nome in ambito internazionale, sicuramente”.

2017, Roma-Verona: il giorno del suo rientro in campo dal primo minuto dopo l’infortunio. È passato un anno esatto, quanto è cambiato Alessandro Florenzi?
“Sono cambiate tante cose, è cambiato Alessandro come uomo. L’infortunio mi ha toccato, mi ha fatto crescere, pensare e vedere la vita sotto tanti aspetti. Ho sempre avuto la convinzione che ci sia una via di uscita per tutto e che ci sia sempre chi sta peggio di te. Io sono riuscito a tornare a fare quello che amo; ci sono bambini, ragazzi, che non hanno avuto la stessa fortuna, giovani che magari sono stati fermati da problemi al cuore o da altre situazioni”.

2018: domenica arriva il chievo, che gara sarà?
“Sarà una partita difficile, loro tenteranno di racimolare punti. Sono una buona squadra, si conoscono da tempo, verranno agguerriti”.

Nelle prime tre giornate hanno fatto solo un punto…
“Abbiamo già cominciato a studiarlo e abbiamo visto le gare che hanno giocato. Hanno raccolto un punto, ma hanno giocato tre buone partite, sono una squadra che gioca insieme da tanto”.

Riparte il campionato dopo la pausa, è vero che molti giocatori sono stati impegnati con le nazionali, ma forse una sosta può essere anche l’occasione per allontanare le pressioni e ripartire. La pausa è arrivata al momento giusto?
“La pausa è arrivata nel momento migliore, ci siamo riposati quando dovevamo. Poi abbiamo messo lavoro dentro di noi, servirà l’apporto di tutti nel prossimo mese dove abbiamo tante partite ravvicinate”.

E inizierà anche la Champions League, con una grande sfida al Bernabeu tra qualche giorno.
“Il giusto approccio ad una gara così importante è prima pensare al Chievo. Affrontare partita dopo partita. Dobbiamo fare una bella vittoria e poi mettere tutti noi stessi nella sfida con il Real. Non sarà facile ripetere il percorso dello scorso anno, ma dobbiamo fare meglio possibile”.

Come si affrontano tanti impegni ravvicinati?
“Con il gruppo. Siamo tanti giocatori in rosa, un gruppo forte, ognuno di noi potrà dare il suo contributo, vogliamo accumulare vittore”.

Che avvio di stagione è stato a suo parere?
“I risultati non ci hanno dato quello che volevamo, abbiamo capito su cosa lavorare e ora sappiamo dove attaccare le nostre forze. Come dicevo, il nostro punto di forza è il gruppo, sempre insieme quando si vince e quando si perde. Sappiamo dove lavorare per superare una partenza non brillantissima”.

Una stagione importante, iniziata con la firma del rinnovo di contratto…
“Il rinnovo è stato un passo importante della mia carriera; era quello che volevo io, quello che voleva la Roma. Tutti sanno che ho avuto offerte che ho declinato, mi ha fatto piacere riceverle perché significa che ho fatto bene il mio lavoro”.

Ma prima di salutarci, la domanda più importante quella che le farebbero tutti i tifosi. Come sta?
“Sto meglio, stiamo proseguendo le cure del caso, proveremo a essere disponibili il prima possibile, magari già dal Chievo”.

Cosa ha pensato quando ha sentito dolore al ginocchio?
“Ho pensato a tutto il percorso fatto durante la riabilitazione, al post operatorio. Il pensiero è andato anche ai miei cari, alla moglie che inevitabilmente non ho potuto aiutare con i bambini… Sono stati brutti pensieri, sono stato fortunato a non essermi fatto male sul serio”.



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