Katerina Fonseca, Paulo Fonseca

Paulo Fonseca ha vissuto in prima persona gli orrori dei bombardamenti in Ucraina nei primi giorni di guerra. L’ex allenatore della Roma è rimasto bloccato in hotel con la moglie Katerina e poi è riuscito a lasciare il paese e tornare a casa.

Ora ha deciso di muoversi concretamente per sostenere chi invece sta continuando a combattere: “È con grande orgoglio che mia moglie ed io siamo diventati ambasciatori della campagna ‘Cada clube, Uma Familia‘ (‘Ogni club una famiglia‘) creata dalla Federcalcio portoghese per sostenere i rifugiati dall’Ucraina. Ancora una volta la federazione portoghese ha dimostrato che il calcio può e deve essere utilizzato come strumento di cambiamento sociale. Invito tutti i club a partecipare a questa iniziativa di solidarietà e ad aiutare i rifugiati ucraini fino a quando non potranno tornare in patria, alle loro famiglie e ai loro amici”.



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