AS ROMA NEWS UDINESE GEROLIN – Manuel Gerolin, storico ex di Udinese e Roma degli anni 80′ ed ex ds dei friulani, è intervenuto quest’oggi a “Quelli che la Roma” su Centro Suono Sport e ha parlato del recupero di domani e non solo.
Che partita si aspetta domani?
“Sarà una partita anomala, perchè 20 minuti è una mini-partita. Mi aspetto un’aggressione da parte di entrambe le squadre, perchè tutti cercheranno quel gol che potrebbe portare alla vittoria, dato che se uno subisce gol in quei 20 minuti quasi certamente perde. Quindi ci sarà tanto pressing, in questi 20 minuti i giocatori dovranno dar tutto, però dovrà essere un pressing organizzato, perchè se poi ti sbilanci troppo prendi gol e diventa un problema. Sarà una sorpresa un po’ per tutti e vediamo come i due tecnici imposteranno la partita, anche se penso che la imposteranno sull’aggressività e sul ritmo affinchè possano fare questi minuti al 100%.”
Quindi si aspetta un’Udinese propositiva anche se magari 1 punto le possa fare comodo per la classifica?
“Alla fine 1 punto non cambia molto la classifica, 3 punti la cambierebbero per entrambe. Ripeto, è una cosa anomala e anche io sono curioso di vedere come le squadre approcciano a questa gara, però penso che chi sarà più aggressivo potrà portare a casa la vittoria, un’aggressività molto tattica però, vediamo come la imposteranno De Rossi e Cannavaro”
Secondo lei è stato il momento giusto per cambiare Cioffi con Cannavaro?
“Sicuramente una scossa può starci per cambio. La situazione dell’Udinese, dopo tantissimi anni, è tornata ad essere in bilico perchè poi domenica andranno a giocare a Bologna, quindi vedremo a fine stagione se il cambio ha fruttato qualcosa, perchè a volte fa bene ma a volte fa anche male. Parliamo comunque di una società esperta, una squadra che, insieme proprio alla Roma, non è mai retrocessa negli ultimi 30 anni: quindi tanto di cappello all’Udinese che ha saputo gestire situazioni di questo tipo nel corso di tutti questi anni”
Da quale giocatore della Roma si aspetta il guizzo a Udine e quale giocatore la sta sorprendendo di più della rosa di De Rossi?
“Dell’era di De Rossi mi sta convincendo il tecnico perchè ha portato quella semplicità, quella tranquillità che la Roma aveva bisogno: è venuto in un’epoca che non si parlava più di tattica ma di arbitri, di torti subiti ma Daniele, che conosce i giocatori, ha messo tutti nel loro ruolo ed ha puntato sulla semplicità, Ha perso domenica una partita importante, ma so che nelle rincorse di questo tipo puoi cadere con chiunque e non puoi vincere con tutte: tanto di cappello comunque perchè sta facendo un grandissimo lavoro”
Ricordiamo il suo gran lavoro a Udine come dirigente: la Roma cerca un nuovo DS, tornerebbe?
“Che domande, certo che ci tornerei. La Roma è il sogno di tutti, soprattutto di chi come me ci ha giocato pure 6 anni. A prescindere dal discorso personale però, è indispensabile avere una rete tecnica importante perchè in questi anni tante squadre come l’Atalanta, il Napoli, lo stesso Bologna hanno lavorato bene. Lavorare bene significa andare a vedere i giocatori, avere una panoramica molto ampia a livelli mondiale, arrivare un po’ prima sui giocatori e soprattutto bisogna capire di calcio: alla fine puoi anche avere centomila osservatori, ma se non capiscono diventa un problema. Bisogna inoltre essere sulla stessa linea della società: questa è la strada per fare un calcio sostenibile e fare un calcio che piace ai tifosi. Spesso si dà la colpa ai procuratori, ma fanno semplicemente il loro lavoro offrendo i giocatori come merce alle squadre, ma devono essere le squadre ad essere brave e organizzate a utilizzare i procuratori per arrivare ai giocatori e non essere sfruttati dai procuratori stessi. Quello che hanno fatto appunto Atalanta, Napoli e Bologna: spendi bene, dai il giusto valore ai calciatori a livello soprattutto contrattuale, perchè se valuti un giocatore più del suo valore diventa poi difficile darlo via e diventa così un bagno di sangue tutte le volte”
Pronostico per Udinese-Roma?
“Dico pareggio, perchè 20 minuti sono pochi e magari non rischieranno troppo per non rischiare di perdere. Però sono curioso di vedere l’approccio delle due squadre e penso che sarà sprintoso”
Vede la Roma un po’ stanca?
“Impegni difficili uno dopo l’altro, questo lo sapevamo. Ovviamente Daniele non poteva vincerle tutte anche se ha fatto un lavoro stupendo. Adesso vediamo: la rosa è buona ma non è a livelli mostruosi, manca ancora qualcosa e infatti quando mancano giocatori importanti la Roma soffre. Non sarà facile rimanere in quelle posizioni, ma hanno dimostrato di essere un gran gruppo, unito, che porta sempre a casa la pagnotta e spero che continuino così perchè la Roma ha bisogno di tornare presto in Champions come tutti vorremmo”
Riavvolgendo un po’ il nastro: qual è il suo ricordo più bello da calciatore della Roma?
“Quando sono arrivato abbiamo fatto una grande rincorsa che purtroppo poi è finita come tutti sappiamo con quella partita alla penultima giornata contro il Lecce. Resta comunque un bellissimo ricordo perchè facevamo un calcio stupendo, fantastico, talmente moderno che andrebbe bene anche in questo campionato. Avevamo giocatori importanti e in quei 6 anni arrivavamo sempre secondi, terzi, quarti: purtroppo nella Champions di una volta si qualificava solo chi vinceva lo Scudetto e allora non l0ho mai fatta, però abbiamo fatto 2 belle vittorie in Coppa Italia, una finale in Coppa Uefa e sono stati comunque anni nei quali la Roma divertiva”
Incontrammo poi un’Inter davvero molto forte…
“Si, vinse pure lo Scudetto se non ricordo male, ma noi della Roma davamo filo da torcere a tutti e in quella finale giocammo davvero bene e arrivammo quasi al pareggio. Mi ricordo che dopo 3 giorni ci fu l’addio di Bruno Conti all’Olimpico e lo stadio era comunque pieno, questo per far capire che i tifosi avevano capito che avevamo dato tutto seppur ci rimasero male per la finale persa”
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