AS ROMA NEWS GEROLIN DE PAUL – Manuel Gerolin, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Centro Suono Sport parlando di Rodrigo De Paul, accostato ai giallorossi, e di molto altro. Queste le sue dichiarazioni:
De Paul accostato alla Roma, che tipo di giocatore è?
“È cresciuto molto, è diventato un centrocampista tuttofare. È un calciatore di carattere, ha buoni piedi ed è bravo a saltare l’uomo, ci può stare all’interno della Roma. Può dare molto, ha un buon margine di crescita. Le rose sono fatti di tanti giocatori, per arrivare a grandi traguardi bisogna avere una rosa molto valida. È un giocatore molto interessante”.
Le prime mosse di mercato della Roma?
“Matic è un calciatore che Mourinho conosce molto bene, lo ha avuto al Chelsea e al Manchester United. Sappiamo il valore di questo giocatore, è un bestione, mi lascia un po’ di perplessità sul passo ma è di grande valore. Su Celik dico che è un calciatore interessante, poi come tifoso mi aspetterei un po’ di più. Mourinho ha inquadrato la squadra, ha vinto una coppa importante come la Conference League, però adesso ci aspettiamo che la Roma arrivi tra le prime quattro”.
I festeggiamenti della Conference League?
“Sono stati anche un traino per gli abbonamenti, essendo una coppa nuova tutti parlano di coppetta, ma in realtà quando vai avanti tutti la vogliono vincere. È una coppa che resta in bacheca, averne di queste coppette che non contano… Adesso ci aspettiamo un passo in avanti perché la Roma deve riprendersi quello che ha perso negli anni precedenti, deve essere una squadra temibile. Mi aspetto possa lottare per la Champions League”.
Che ruolo potrebbe avere Totti alla Roma?
“È un personaggio importante, ha dato tantissimo alla maglia e alla città, è stato uno dei giocatori più forti al mondo. Prima di fare il direttore sportivo, devi fare un percorso da dirigente specifico, per dire io ho fatto il direttore sportivo in squadre minori come inizio. Mi aspetto un Totti che affianchi il direttore sportivo o il direttore generale. Totti dovrebbe fare come Maldini, imparare velocemente perché poi i frutti si vedono, guardate l’asse Maldini-Massara che ha fatto al Milan”.
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