AS ROMA NEWS MARCO VIOLI – Come qualcuno avrà sicuramente percepito, ho passato un periodo piuttosto complicato e difficile che mi ha tolto la serenità necessaria anche per lavorare su Romagiallorossa.it. Di questo me ne scuso con i lettori e con gli ascoltatori della nostra web radio. Se da una parte è stato divertente, dall’altra è stata una situazione molto stressante. Purtroppo ho perso una grandissima opportunità per la mia vita privata per colpa dei soliti odiatori, degli avvelenatori di pozzi, di speaker dal passato quantomeno discutibile e torbido che si permettono di dileggiare la mia persona e anche altri, che non se lo meritano e non c’entrano nulla. Il tutto senza fare nomi, ma non siamo nati ieri. Da domani eliminerò l’app e installerò Radio Deejay dalle ore 10 alle 14.
Non mi sono sentito una persona “normale”, ma il maledettissimo “direttore”, un appellativo che odio e ho sempre odiato perchè io sono semplicemente Marco. Non sono nessuno, sono un giornalista che dei titoli se ne fotte altamente. Sono una persona spicciola e concreta, capisco immediatamente se c’è qualcosa che va o che non va. E in questi giorni c’erano molte cose che non andavano, anche in me e nei miei comportamenti. Ero frenato, proprio per colpa degli odiatori, di tutto quello che hanno detto a me e alla mia famiglia, di quello che hanno fatto credere alla gente. Spero che qualcosa di me alla controparte possa aver fatto capire.
Anche adesso mi sto trattenendo per non far capire nulla, o perlomeno sto cercando di proteggere la vicenda. Sono entrato in sintonia con quattro personaggi su X, coloro che mi hanno trasmesso qualcosa, che mi avevano dato fiducia, o perlomeno che hanno guardato “oltre”. Ma adesso è arrivato il momento di riprendere in mano tutto, di riportare la scialuppa in porto in questo mare in tempesta, perchè il Capitano è l’ultimo che abbandona la nave, anche se sta calando a picco.
Devo dire che, nemmeno stranamente, le puntate sulla web radio di Romagiallorossa.it sono state le più ascoltate degli ultimi 20 giorni. Io so il motivo: c’era molta curiosità. C’era curiosità sulla scelta delle canzoni di apertura, di quelle durante la diretta e anche dei messaggi subliminali che si potevano dare. Parlando di calcio, dove io potevo essere Mourinho e la controparte Lukaku (sempre per protezione), abbiamo dato dei pareri tecnici e tattici grazie ai nostri opinionisti. Ma chi mi conosce bene lo sa che non ero me stesso. Ed è per questo che alle 22.35 sto scrivendo queste righe.
Romagiallorossa.it domani continua a pieno regime, anche se ho bisogno di recuperare molte ore di sonno perse tra pensieri e mille dubbi. Ma a 40 anni non si può fare il quindicenne, anche se i sentimenti ti fanno tornare bambino. Come quando vediamo la Roma indossare quella maglia rossa con le bande gialle che effettivamente ti fa tornare bambino, ricordando quando andavi allo stadio con tuo padre o con gli amici.
Romagiallorossa.it ha bisogno che abbia una guida e devo essere necessariamente io. In questi giorni una guida non ce l’ha avuta. Io, e di conseguenza gli altri opinionisti della web radio, ci prendiamo una pausa dalle dirette quotidiane perchè ho bisogno di ritrovare me stesso. Ho bisogno di ritrovare la serenità persa che solo un qualcosa di insperato mi potrebbe ridare. Ma è utopia. Scusate ancora: anche io sono umano e non un robot.
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