AS ROMA NEWS GONALONS – Maxime Gonalons, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com al termine della sfida del suo Clermont Foot contro il Metz.
A cosa pensa per prima quando si parla della Roma?
“Innanzitutto è stato un onore giocare per questo club anche se la mia esperienza giallorossa non è durata molto. Se devo usare una sola parola per descrivere questo club dico Totti. Anche se non abbiamo giocato insieme, quotidianamente lui c’era sempre. Seguo la Roma tutt’ora e ho visto che Mourinho ha ridato entusiasmo all’ambiente. L’Olimpico è sempre pieno e i tifosi della Roma sono caldissimi, sopratutto quando le cose vanno bene come ai miei e tempi in Champions League e in campionato. Guardando indietro sono stati momenti davvero bellissimi”.
Si dice spesso che Totti a Roma sia più importante del Colosseo e Gonalons, che ha conosciuto il Capitano come persona conferma?
“Si e c’è chi dice anche che sia quasi ai livelli del Papa! Totti poi ha svestito la maglia di un solo club, cosa rarissima nel calcio d’oggi. È stato l’emblema della Roma per tantissimi anni, segnando gol incredibili. È stato bello vederlo giocare, basta vedere l’omaggio della gente dopo la sua ultima partita per accorgersene. Io non avevo ancora firmato per la Roma e guardai il suo addio in tv, è stato emozionante”.
Sulla stagione 2017/18?
“Finimmo terzi in serie A e raggiungemmo la semifinale di Champinos League doe uscimmo per un soffio per colpa della partita di andata dove ci è un po’ sfuggita di mano la qualificazione. La Remontada contro il Barcellona nei quarti di finale con gol di Manolas è stato un momento pazzesco. Perdemmo 4-1 in Spagna e vincemmo 3-0 in casa. Quanto ad emozioni quella partita fa parte dei migliori momenti della mia carriera”.
Il Real Madrid vise la finale 3-1 grazia anche a due papere di Loris Karius. La Roma quell’anno in porta aveva Alisson.
“La finale è una partita secca. Nessuno può saperlo ma avevamo la possibilità di vincere la coppa. Al ritorno contro il Liverpool siamo andati vicini all’impresa ma rimangono comunque bei momenti”.
Sulla concorrenza di De Rossi, Nainggolan, Florenzi e Strootman.
“Era complicato ma ero consapevole delle difficoltà prima di venire. Ho comunque imparato tanto a Roma, sopratutto a livello tattico anche se ovviamente speravo di giocare di più. Però giocando con grandi campioni e in un big club con tanta pressione come la Roma ho imparato tanto. È stato tutto molto bello. Daniele (De Rossi ndr) è un “tres grand Monsieur” come diciamo qui, un grandissimo uomo! Giocavamo nella stessa posizione e anche lui fu un capitano emblematico. Trovava sempre le parole giuste quando giocavo al posto suo ma anche quando non ero tra i titolari. De Rossi per me è stato importante.
Meglio la sua Roma allenata da Eusebio Di Francesco o l’attuale di Josè Mourinho, Lukaku e Dybala?
“E’ sempre difficile fare paragoni, poi son quadre diverse. Questa Roma ha giocatori giovani con un grande potenziale e mi piacerebbe rivederli in Champions League dopo un’assenza di qualche anno. Se è normale essere già a 19 punti dall’Inter dopo solo 19 giornate? L’Inter è come il Napoli lo scorso anno. Penso che i nerazzurri vinceranno lo scudetto quest’anno anche la Juve di Rabiot c’è. La Roma è un club che lavora bene e le auguro solo il meglio. Penso che possano tornare in Champions, ora sono continui. Hanno la squadra e le qualità per entrare tra le prime quattro. José Mourinho poi lo conosciamo tutti. È un grande nome nel calcio, ha vinto tutto ed è una grandissima persona. Essere allenati da uno come lui dev’essere fantastico”.
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