“Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”. Lo diceva Albert Einstein. E quanto aveva ragione. Il mondo Social uccide. Azzera tutto. Ti mette alla pari, quando alla pari non sei. Permette a tutti di parlare. Anzi, di sparlare. Per carità, ci mancherebbe altro. Ma non tutti esprimono la propria opinione con competenza e con cognizione di causa.
Prendiamo Youtube: un’accozzaglia di gente (o gentaglia) che esprime opinioni, con un italiano discutibile e alle volte “correggiuto”. “Se mi sbaglio mi corrigerete”, diceva Giovanni Paolo II. Un Santo, non proprio uno qualunque. Ma ci vorrebbe un’impresa cercare di far parlare la lingua nostrana ad alcuni “youtubers”. Tutti sanno tutto. Tutti parlano di tutto. “Tuttologi. Internettologi. Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi. L’intelligenza è démodé. Risposte facili. Dilemmi inutili”. Chi la cantava? Sì, sì, quello lì…
Critichi Pallotta? Apriti cielo. Critichi Zaniolo? Per carità: è un campione! Dici che la Roma avrebbe meritato la sconfitta a Napoli? Non sei romanista. Vuoi fare visual. W la sincerità. W chi dice le cose come stanno. “No, ti sbagli. W Pallotta!”. E poco importa se in 8 anni ha incassato quasi 700 milioni di plusvalenze (dati Cies) e di trofei non se ne vedono: zero.
Ci dobbiamo rassegnare alla mediocrità di tifosotti da trasferta sgrammaticati, dall’accanito accento romanesco? No, è evidente. Bisogna essere obiettivi. La Roma uccide. Austini uccide. Angelini uccide. Uccidono le idee. Lobotomizzano il prossimo. Mietono vittime, augurando la morte altrui. Ma di questo nessuno si scandalizza. E’ tutto lecito. E’ tutto buono. Anche per la Polizia.
Rimane tanta amarezza, perchè nel calcio chi “te la incarta” meglio, alla fine esce vincitore. Potrebbero fare i venditori di pentole. O di materassi, alla Mastrota. Intanto la Roma è nona e domani c’è il CSKA. Di Francesco è sulla graticola e Sousa si propone. Che Dio ci salvi dalla mediocrità. Che siano risultati o ignoranza umana. Ci vorrà un miracolo. E intanto i Social uccidono la Roma. E i romanisti. Quelli veri. Quelli che vogliono vincere.
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