I quarti di finale della Champions League hanno regalato alla Roma una storica qualificazione contro la corazzata del Barcellona. Dopo la partita di andata al Camp Nou, terminata quattro a uno per i padroni di casa, non era affatto scontato per la Roma passare il turno. Era infatti necessario segnare almeno tre reti, ma soprattutto che la porta di Alisson rimanesse inviolata. Così è stato e la Roma ha portato a termine una incredibile rimonta che rimarrà negli annali della squadra e anche del calcio italiano.
L’impresa dei giallorossi all’Olimpico può avere diverse chiavi di lettura, ma una cosa è certa: la qualificazione non è arrivata perché il Barcellona ha giocato male, ma è stata conquistata sul campo dalla Roma. Alla base di tutto c’è sicuramente la condizione psicologica degli uomini di Eusebio di Francesco: gli undici “gladiatori” sono entrati in campo senza complessi di inferiorità e con la precisa intenzione di fare la propria partita. Senza pensare al risultato sfavorevole dell’andata o alla difficoltà dell’incontro contro una delle squadre più forti del mondo. In altre parole, la Roma ha puntato semplicemente a qualificarsi, giocandosi tutte le carte a sua disposizione.
Per i giallorossi la Champions è sempre stata una competizione difficile e sfavorevole. I sette gol rimediati dal Manchester, ormai più di dieci anni fa, rappresentano il punto più basso in assoluto, ma le sconfitte in anni più recenti con il Bayern e lo stesso Barcellona di certo non hanno aiutato. La differenza della Roma del 2018 è la consapevolezza delle proprie forze e possibilità. Una condizione che è stata impostata da Di Francesco e che ha dato i suoi risultati sul campo, facendo perdere la testa agli spagnoli e regalando la prima qualificazione alle semifinali dalla stagione 1983/1984.
Nei novanta minuti di gioco è emerso in modo decisivo il ruolo della coppia d’attacco costituita da Daniele De Rossi e Edin Dzeko. Decisivo è stato in particolare il gran lavoro del bosniaco, che non solo ha segnato il primo gol dopo appena cinque minuti di gioco, ma ha contribuito in modo determinante alla costruzioni delle azioni più pericolose durante tutto il match. Anche De Rossi ha fatto una partita straordinaria, mettendo a segno il rigore del 2-0 con una sicurezza da vero leader. All’82esimo minuto di gioco Konstas Manolas, altro protagonista dell’impresa, chiude definitivamente la partita e ipoteca la qualificazione.
La vittoria della Roma ha unito per una notte tutta l’Italia calcistica, facendo passare in secondo piano per una volta le storiche rivalità. A caldo sono arrivati i complimenti della Juventus, eliminata dalla competizione, e di altre squadre di vertice. Ora la squadra di Di Francesco è l’unica portabandiera italiana rimasta in Champions League. I bookmakers sembrano essersi accorti improvvisamente delle qualità dei giallorossi, tanto da influenzarne i pronostici e prendere in considerazione la squadra per la vittoria finale del trofeo.
Ora lo sguardo dell’allenatore è già proteso verso i prossimi impegni, in primis le due sfide contro il Liverpool, ma anche verso la finale di Kiev. Il duro lavoro è stato premiato dai risultati e nulla impedisce a tutti di sognare in grande. Tenendo però sempre i piedi per terra, anzi sul campo.
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