Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, ha parlato in un’intervista a Il Fatto Quotidiano dell’ex capitano e ora dirigente giallorosso. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

La vostra vita è quasi il reality…
Spero di no. La nostra quotidianità a volte è più banale di quanto uno possa pensare, tra ruoli e doveri, obblighi famigliari e desideri di fuga per una vacanza; quindi le gioie di una famiglia che sta bene insieme. Restano i riflettori perennemente accesi. E magari ormai siamo diventati scontati, sui giornali in questi anni è apparso un po’ di tutto, compresa la discussione su un quarto figlio: sì o no?

Lei ha già dato il niet.
Ma tre non sono mica pochi. Uno può sfruttare le facilitazioni sul piano economico, ma poi vanno cresciuti e a noi non piace delegare; possiamo cedere quando siamo costretti dalla situazione, altrimenti non si discute, a ciascuno il suo del portare il giusto contributo alla famiglia. E questo discorso valeva anche prima del suo addio al calcio.

Quel giorno qualcuno l’ha accusata di freddezza.
Ero concentrata. Sapevo quanto gli sarebbe costato, forse ne ero cosciente più di lui; e poi conosco la sua emotività, non fragilità, ma la capacità e il coraggio di esprimere le proprie emozioni; così il mio ruolo era quello di stare lì per sostenerlo.

Per anni è stata la moglie di Totti. Ora può scattare il percorso contrario…
Ma tra di noi non c’è alcuna gara, non c’è mai stato l’atteggiamento del vediamo “chi supera chi”, altrimenti non saremmo ancora qui e insieme. Da sempre le nostre carriere viaggiano su binari differenti, che a volte noi siamo stati bravi a rendere paralleli.

Però lei non è più quella del 2003.
È normale. Il nostro lavoro è inversamente proporzionale: i calciatori a 40 anni sono già dei pensionati, mentre noi verso i 35-40 iniziamo a offrire la summa dell’esperienza acquisita. Non è sempre e per tutti così, però accade, eccome se accade, e ora mi sento bene.

Quindi stare vicina al Totti-star non le è mai pesato…
Forse non mi crede, ma la nostra vita è abbastanza normale, devo tenere qualche accorgimento, ma nulla di più. Certo cambia se esco con Francesco o no: se c’è lui si fermano le folle, è lui il catalizzatore, altrimenti il ristorante o il cinema non li vieta nessuno…

Sarete circondati da persone amiche solo per interesse…
Ci può stare, credo sia quasi fisiologico, magari per noi il pacchetto è amplificato dalla visibilità; però non mi ci soffermo, altrimenti condizionerei troppo la nostra vita. Diciamo che mi fido del mio fiuto nel giudicare il prossimo.

Alcune sue dichiarazioni pubbliche hanno causato qualche polemica: si pente mai?
Cosa avrei detto?

Quando ha definito Spalletti “un piccolo uomo” per gli atteggiamenti verso Totti.
Allora no, non mi pento. Per fortuna sono sempre lucida quando parlo, e consapevole di quello che dico. Prima penso…

Magari una gaffe, capita anche ai politici.
Ecco, capita a loro, non a me.

Come ha passato la sera prima dell’ultima partita di suo marito?
E chi lo dimentica… Era impossibile restare in casa, lui nevrastenico, tra il cupo e il molto cupo, così siamo usciti in motorino, caschi ben allacciati, e abbiamo raggiunto gli amici per bere un caffé insieme.

Totti è geloso?
Sono anni che me lo chiedono, battute su battute, eppure la realtà è decisamente differente: quando usciamo insieme, gli uomini guardano lui, non me. Una tristezza.

Nel 2010 lei ha dichiarato: “Mio marito è un po’ fissato per il sesso, per fortuna ci sono ritiri e allenamenti”. Ora ha smesso…
Infatti ho iniziato a lavorare tanto io.



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