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Iorio: “Mourinho è il numero uno, sa tirare fuori sempre il meglio dai calciatori”

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AS ROMA NEWS FEYENOORD IORIO – Maurizio Iorio, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera parlando della sfida di questa sera contro il Feyenoord. Queste le sue dichiarazioni:

I tempi sono cambiati ma il pubblico romanista è sempre lo stesso e anche Mourinho chiede spesso l’aiuto dei tifosi.
«La Roma è rimasta nel mio cuore, la seguo sempre e l’importanza dei tifosi non è una novità, non mi sorprende. Come ha fatto in tante circostanze, anche ultimamente col Salisburgo, lo stadio trascinerà la squadra al passaggio del turno. Ne sono convintissimo, ormai si è creata un’empatia con la squadra e l’allenatore che non c’e da altre parti. Il Feyenoord, poi, non mi sembra uno squadrone, quindi la Roma ha buone possibilità di passare il turno».

Contro il Feyenoord la Roma dovrà vincere con due gol di scarto. La sorprendono le difficoltà realizzative dei giallorossi?
«Molto. Ci sono annate così: a volte ti riesce tutto, altre hai difficoltà a fare gol. Guardando i numeri, Abraham e Belotti potevano fare meglio, però sono due attaccanti che si sacrificano tantissimo e lavorano per la squadra. Anche contro l’Udinese, Belotti ha fatto un lavoro spaventoso: ha procurato un rigore, fornito un assist a Pellegrini. Bisogna guardare un po’ tutto, non fermarsi ai numeri».

Che idea si è fatto di Mourinho?
«È il numero uno. Sa tirare fuori il massimo dai suoi calciatori, e lo fa in tanti modi. Sa quando è il momento di utilizzare un metodo per avere il massimo dai suoi calciatori: mi ricorda Trapattoni, che era straordinario in questo».

La rosa è adeguata per vincere?
«Sicuramente, ci sono dei top player come Dybala, Spinazzola, Smalling, Wijnaldum, Cristante, Pellegrini: non scherziamo».

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La sorprendono le critiche a Pellegrini?
«Roma è una città che non ha un grande equilibrio, si fa presto a passare dalle stelle alla stalle. Criticarlo è inopportuno, i momenti di appannamento ci sono per tutti i calciatori e le motivazioni possono essere tante, ma non si può discutere un calciatore come lui, che ha già dato tante volte dimostrazione del suo valore. Lo stadio però, ancora una volta, lo ha ripagato».

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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