Roberto Mancini

ULTIME NOTIZIE ITALIA MANCINI MONDIALI – Roberto Mancini, Ct dell’Italia, torna a parlare al Corriere della Sera della delusione per la mancata qualificazione degli azzurri al Mondiale in Qatar. Queste le sue dichiarazioni:

E invece il Mondiale per lei resta una maledizione: zero presenze da calciatore e zero da allenatore.
«Non credo alle maledizioni. Prima o poi cambierà. Vogliamo andare al prossimo, tra 4 anni e magari vincerlo».

È l’obiettivo che l’ha convinta a rimanere dopo aver fallito il traguardo?
«Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita, ma adesso non possiamo allungare così tanto lo sguardo. Il Mondiale del 2026 è troppo lontano. Pensiamo alle finali di Nations League che non vanno sottovalutate e alle qualificazioni all’Europeo 2024 in cui vogliamo difendere bene il titolo».

Però sostiene che i campioni d’Europa dovrebbero essere ammessi di diritto.
«Non solo i campioni d’Europa, ma quelli di tutti i Continenti. Lo dico nell’interesse del calcio e dello stesso Mo diale. Così come dovrebbe essere certo di poter partecipare chi ha vinto l’edizione precedente: prima era così, adesso non più. Non sempre il calcio prende decisioni giuste per se stesso».

Come nasce la nuova Italia?
«Ci sono tanti giovani e rispetto allo scorso ciclo servirà più tempo per metterla insieme e farne una squadra. Ma ho buone sensazioni».

Ha chiamato Zaniolo quando non aveva ancora esordito in serie A, ora ha scelto Pafundi che ha solo 16 anni…
«Se uno è bravo a quell’età può giocare in A. L’ho fatto io, lo può fare Pafundi che ha qualità enormi: certo, deve essere serio e non perdersi per strada».

Da Raspadori sino a Scamacca senza dimenticare Pinamonti e Pellegri, i giovani centravanti crescono. C’è luce dietro Immobile…
«I giovani crescono se giocano, ma soprattutto se vanno in squadre di vertice che fanno la Champions. Perché così alzano l’asticella e imparano a non accontentarsi».

52 giorni di sosta. Come ripartirà il campionato?
«Credo che la lunga pausa possa favorire chi insegue. Il Milan sta andando bene, la Juve si è ripresa, ma io considero l’Inter molto forte, la rivale più pericolosa del Napoli. Spalletti ha un grande vantaggio, meritato: la sua squadra gioca un calcio bello e vincente. Penso che il mese di gennaio sarà decisivo per tutte e ci aiuterà a capire molte cose».



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