ULTIME NOTIZIE ITALIA SPALLETTI – Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa in vista dei prossimi impegni dell’Italia. Per la Roma sarà presente capitan Pellegrini. Queste le dichiarazioni dell’allenatore:
“Ho trascorso una brutta estate, bruttissima. Il discorso andava sempre lì. Quando si parla di fallimento Europeo bisogna fare un’analisi un po’ più corretta perché secondo me è riferita a quella gara lì con la Svizzera che è stata bruttissima. Anche con la Spagna abbiamo fatto male però poi la loro vittoria dell’Europeo ha ridimensionato un po’ la brutta partita nostra. Comunque non abbiamo onorato la nostra forza e la nostra storia: mi sento responsabile di ciò che è successo. Tutto ciò che mi succede intorno dipende sempre da me al 100%, ora do un 1% anche ai miei collaboratori ma i giocatori sono esentati da questa responsabilità. Probabilmente gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho dato la possibilità di gustarsi la maglia dell’Italia. Io spero che anche altri calciatori abbiano avuto il malessere che ho avuto io durante l’estate, questa estate non ho fatto altro che ripensare al ritorno in Nazionale: sono stato tre giorni a Ponza e poi sempre in campagna a casa mia, non sono andato da nessuna parte“.
Sul nuovo corso: “Ora si apre una nuova pagina. Vado a creare un nuovo gruppo, una nuova squadra trasferendo loro meno pressione addosso.”
Sul modulo: “Giocheremo sempre 3-5-2 o 3-4-2-1. Ora se fate il giochino dei doppi ruoli diventa facile partendo dal 3-5-2 o dal 3-5-1-1 o dal 3-4-2-1. In avanti si è un po’ più liberi di interpretare le qualità che si hanno, ma il sistema è quello. Ho riflettuto, probabilmente devo fare in maniera diversa e questa è una delle cose che cambierò. Ne ho convocati 23 precisi e anche questo è figlio di ciò che ho pensato e visto: chiamandone di più poi gli allenamenti non vengono al meglio, sei lì continuamente a cambiare e loro non sono liberi di allenarsi al meglio. In questo modo poi si sentiranno totalmente dentro il progetto di queste due partite“.
Ci sono delle scelte che qualcuno o qualcosa l’ha obbligata a fare e che non rifarebbe?
“Lei è di Roma, io lì ci sono stato. Oggi mi sono lavato anche i denti per essere più pulito, preciso e profumato. Mi era sembrato di far vedere che non è facile dover accettare delle imposizioni. Poi io delle riflessioni le faccio sempre, e ci sono delle cose che ti mettono lì, al 50 e 50. Succede sempre. Ad esempio Locatelli è forte, dispiace lasciarlo fuori, Cristante è un altro giocatore forte che mi dispiace aver lasciato fuori. Tutti mi dispiace, anche perché non sono i responsabili, io lo sono. Io voglio sentire che quelli che vengono sono dentro questo progetto“.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA